La Serie A 23/24 da zero a dieci-Quattordicesima giornata

I voti alla quattordicesima giornata di Serie A.

Iniziamo con la Juventus (7), che dopo un primo tempo “gestito” senza affanni, ha il torto di chiudersi a riccio contro un Monza volitivo, che trova il goal dell’illusorio (per lui) pareggio. Ma le partite finiscono quando l’arbitro emette i tre fischi finali e così Rabiot confeziona un assist prezioso a Gatti, che con una buona dose fortuna (il primo tiro l’aveva clamorosamente “ciccato” la butta dentro, consentendo ai bianconeri di….. 9 a Rabiot (un goal, un assist e tanto prezioso lavoro in mezzo al campo), 10 a Di Gregorio per il secondo intervento sul rigore di Vlahovic, 4 a Vlahovic per come ha tirato il rigore, zero a Gagliardini per l’esultanza da uomo goffo in faccia a Rabiot (che alla fine gli  si è ritorta contro e che gli vale del “buraciun” da parte nostra).

E’ pareggio fra Genoa ed Empoli, con due squadre che si dividono equamente la posta in una partita in cui il pareggio ci è parso giusto. 9 al goal di Malinovski, 9 all’assist di Kovalenko per Cancellieri (oro!).

Una Lazio bella nella prima mezz’ora ma che poi soffre nel finale (6 ai biancocelesti), ha ragione di un Cagliari che dopo un avvio difficile si riprende e sfiora il pareggio (9 alla parata di Provedel su Pavoletti). 4 alla dormita di Hatzidiakos, che si fa “uccellare” da Lazzari sul goal-partita laziale.

Il Milan (7) “regola” il Frosinone con un 3-1 che non ammette discussioni e che fa ottenere ai rossoneri un interessante terzo posto in classifica. I ciociari (5) falliscono il vantaggio (9 a Maignan per come ipnotizza Cuni) e poi vengono ridotti a sparring-partner dai rossoneri. 9 al goal di Pulisic (in particolare al controllo sontuoso con cui si porta avanti il pallone.

Un tempo per uno (il primo di marca leccese e il secondo di marca felsinea) tra Lecce e Bologna (6 a tutte e due), con i rossoblu che falliscono due match-point con Lykogiannis e Ferguson (errori da 3), con Lykogiannis che merita però 10 per la pennellata su punizione che porta in vantaggio la sua squadra.

Tutto facile per la Fiorentina (8), che liquida la Salernitana (5) con un perentorio 3-0. I campani sono stati ridotti a sparring-partner dai convincenti viola. 10 al goal di Sottil.

Partita emozionante ad Udine tra Udinese e Verona (7 a tutte e due le compagini), tra goal spettacolari (10 alla rovesciata di Ngonge, 9 allo stacco di Lucca) ed errori difensivi (3 all’uscita “Ad Minchiam” di Silvestri sul goal del 3-3 finale scaligero.

La Roma (7) espugna Reggio Emilia e guadagna tre punti pesanti contro un Sassuolo (7) che si è comunque giocato il suo match e la cui prova è stata condizionata dalla sacrosanta espulsione di Boloca (intervento da 2). 9 alla parata di Consigli su Dybala nel primo tempo, 8 alla giocata di Dybala che libera Kristensen al tiro sul goal del 2-1.

L’Inter (8) da una tremenda prova di forza andando a prendersi i tre punti a Napoli, contro un avversario (6) che forse è stato punito con un passivo troppo pesante. I nerazzurri vincono meritatamente, anche se i campani possono recriminare per un rigore non concesso loro sullo 0-1 (quello su Osimhen è fallo, 1 a Massa e ai suoi collaboratori perché col VAR Certi errori sono ormai intollerabili). 8 a Calhanoglu per il goal, 9 a Politano per il gesto tecnico che compie nell’occasione in cui colpisce sfortunatamente la traversa.

Concludiamo con un Torino coriaceo, organizzato e pratico (8 ai granata) che batte un’Atalanta (5) non brutta, ma poco efficace in zona goal e soprattutto un po’ “svampita” in difesa, reparto in cui soffre la bella giornata dell’ex Zapata (8).

La Serie A 23/24 da meno dieci a dieci-Seconda giornata

I nostri voti alla seconda giornata di campionato.

Iniziamo con il Monza (8), che vince disputando una buona partita e dimostra che anche quest’anno può fare cose buone. L’Empoli (6) ci prova, ma come già col Verona, non la butta dentro (che piaccia o no, nel calcio è quello che conta…). 10 a Colpani per il goal. 9 a Gagliardini per il gesto tecnico con cui sfiora un goal incredibile (solo la traversa glielo ha impedito). 9 a Di Gregorio per la provvidenziale deviazione sul tiro (da 9) di Marin.

Un Frosinone cinico e attento (prime due palle goal tramutate subito in rete) batte un’Atalanta (5) che ci è parsa volitiva ma poco concreta. 8 all’azione personale di Harroui sul primo goal del Frosinone, 2 alla dormita difensiva dell’Atalanta sul goal di Monterisi, 9 a Zapata per il suo goal da “Bomber di razza”.

Vince nuovamente il Verona (7) di Marco Baroni, che ottimizza al meglio le palle goal create, contro una Roma sfortunata, che avrebbe decisamente meritato di più per quanto creato, ma Montipò (9 per la parata sul colpo di testa di Smalling), la traversa (8 comunque a Pellegrini per il gesto tecnico) e alcuni errori di imprecisione hanno impedito ai giallorossi di ottenere almeno un punto.

Un Milan in salute (8) mette K.O. un Torino (5) volenteroso ma ridotto a sparring-partner dai rossoneri, che dimostrano di poter competere per il campionato. 10 all’azione (e alla finalizzazione) del 3-1 confezionata da Leao (8: è tornato inarrestabile) e Theo Hernandez.

Dopo la buona prova di Udine, la Juventus (5) stecca e ritorna sugli standard degli ultimi anni, contro un Bologna (7) non trascendentale, ma organizzato tatticamente. 8 a Vlahovic per il colpo di testa imperioso (se al serbo vengono forniti palloni i goal li fa), 2 a Di Bello e ai suoi collaboratori per non aver concesso due rigori evidenti: quello per fallo di mano di Lucumì su cross di Weah e quello relativo al fallo di Iling jr. su Ndoye. Allora che ci sta a fare il VAR? Infine 1 ad Allegri per il paragone di Cambiaso con un cavallo: mavattelapianterculo!

Una Fiorentina (6) ottima nel primo tempo, cala nella ripresa, consentendo al Lecce (6) di pervenire al pareggio. Dopo un gran primo tempo infatti i toscani calano alla distanza e i salentini ringraziano. 8 all’azione del secondo goal viola, 10 al goal di Rafia: un gioiello.

Tutto sotto controllo per il Napoli (8), che si sbarazza di un Sassuolo (4) che non ha praticamente tirato in porta. 9 al passaggio filtrante di Kvaratskhelia per Di Lorenzo sul secondo goal, 4 a Raspadori per come ha calciato il rigore, -10 a Lopez, che invece dell’espulsione avrebbe bisogno di una ciabattata delle nonne di una volta, affinché impari l’educazione.

Il Genoa (7) espugna l’Olimpico, mettendo in cascina tre punti d’oro, contro una Lazio (6) che dopo un avvio imbarazzante ha cercato in tutti i modi la via del goal, non trovandola per sfortuna (il palo di Immobile) e per la bravura di Martinez (9 per la parata su Luis Alberto).

Pareggio tutto sommato giusto fra Salernitana e Udinese (6 a tutte e due), che muovono la loro classifica dimostrando di poter fare bene pure quest’anno. 9 ai friulani (che pare abbiano recuperato dopo l’inizio-shock di domenica scorsa con la Juve) per l’azione che porta al goal di Samardzic, 8 all’assist di Candreva per Dia.

L’Inter (8) vince a Cagliari e dimostra ancora una volta di fare sul serio, contro un avversario volitivo (6), ma domato nella prima mezz’ora dai nerazzurri, che in seguito si sono limitati a controllare il match. 8 a Lautaro (autentico trascinatore della sua squadra), 3 ad Azzi per il goal mangiato “alla Bilssett”.

La Serie A 22/23 da uno a dieci-Trentaseiesima giornata

I voti alla giornata numero trentasei di Serie A.

Iniziamo dal Monza (8) che espugna il campo di un Sassuolo (6), la cui prestazione è stata senza dubbio condizionata dall’espulsione di Tressoldi (ingenuità da 3). 9 a Pessina per l’incursione con cui va in rete.

E’ un Bologna spettacolare (10 ai felsinei) quello che strapazza una Cremonese che ritorna in Serie B. I lombardi (3) sono sembrati, a dispetto delle ultime prestazioni, rassegnati al loro destino. Bentornato al goal ad Arnautovic (goal da 8 con un assist di Barrow da 9), mentre l’unica nota stonata è l’ingenuità (da 2) con cui Orsolini si fa espellere (ce n’era bisogno di un fallo del genere sul 4-0?).

Una buona Atalanta (8) vince su un Verona (6) che ha comunque provato a dire la sua. Dopo un avvio incerto i bergamaschi hanno sciorinato gioco, pervenendo al goal con Zappacosta (rete da 10) e impadronendosi del match. Grave l’errore di Montipò (da 1) che consente a Pasalic di segnare, mentre diamo 9 a Hojlund per il suo goal. 9 a Sulemana per il gesto tecnico che solo la traversa gli impedisce di trasformare in goal e 3 a Scalvini per lo sconsiderato retropassaggio che solo il fato fa sì che non scaturisca in goal.

Il Milan (9) supera agevolmente una Sampdoria (4) che ormai non ha più nulla da dire. Supremazia netta dei rossoneri, che trovano cinque goal (ma sarebbero potuti essere di più) e rimangono in lizza per un posto Champions. 9 a Giroud per la tripletta, 9 alla parata di Ravaglia su Thiaw, 10 all’azione corale rossonera che porta al goal di Brahim Diaz.

Uno Spezia propositivo (7 ai liguri) avrebbe meritato di ottenere di più contro un Lecce (5) che ci è parso remissivo e quasi mai pericoloso. 5 a NZola perché in merito alla palla goal che gli è capitata sulla testa nel secondo tempo poteva decisamente fare meglio.

Bella gara tra Torino e Fiorentina (7 a tutte e due le squadre), con i granata più propositivi, ma con i viola che non hanno rinunciato ad essere pericolosi. 8 al cross di Kouamé per Jovic, 9 asl goal di Sanabria: da bomber di razza.

Il Napoli (7) vince contro l’Inter (6), la cui prestazione è stata indubbiamente condizionata dall’espulsione di Gagliardini (ingenuità da 2), con un uomo in meno i nerazzurri hanno logicamente dovuto fare una gara di contenimento, che gli era quasi riuscita bene, non fosse stata per la prodezza di Di Lorenzo (che goal! Da 10). 9 ad Anguissa per il suo goal e 8 a Lukaku per la “zampata” con cui regala il pareggio momentaneo alla sua squadra.

8 alla Lazio che domina ad Udine, anche se passa grazie ad un calcio di rigore. I biancocelesti però sono stati superiori ad un Udinese (5) che non si è praticamente mai resa pericolosa. 8 a Maurizio Sarri, che grazie all’ennesima prova convincente della sua squadra, può portarla a giocare la Champions.

Un Salernitana coriacea (7) costringe la Roma al pareggio. I giallorossi (5) forse hanno risentito delle fatiche di Coppa, ma non sono stati comunque brillanti, raggiungendo il pari solo nel finale. 10 a Candreva per il suo super-goal, 9 a Dia per il suo goal di tacco.

Chiudiamo con la sorpresina della giornata. Un Empoli da applausi (10!) travolge una Juventus che, dopo buoni dieci minuti iniziali, crolla e subisce i toscani, che avrebbero addirittura potuto segnare di più. Abulici, smarriti, senza né capo né coda, i bianconeri sono sembrati tutto fuorché una squadra di calcio. Dare colpa di tutto ciò alla nuova penalizzazione è riduttivo ed ingiusto, giacché la rosa della Juventus non è una rosa che deve perdere 4-1 ad Empoli, con tutto il rispetto. Menzione per l’azione del 2-0 toscano (da 8, anche se la fase difensiva bianconera nell’occasione è stata da “Belle Statuine” e da 3), per “Ciccio” Caputo e la sua doppietta (8), mentre a tutta la Juve diamo 4, eccezion fatta per l’unico che ha cercato di creare qualcosa (Chiesa, cui diamo 7 per l’impegno).

La Serie A da zero a dieci-Quindicesima giornata

I nostri voti alla quindicesima giornata di campionato.

Dominio dell’Atalanta (9), contro un Venezia (5) che più di un avversario sembra uno sparring-partner. Pasalic segna una tripletta, dunque 10!

Calcio-spettacolo anche a Firenze, contro una Fiorentina che dopo aver incassato il goal diventa padrona della partita. Soffre un po’ nel finale, ma i giochi erano fatti ormai. 9 ai viola e nove all’azione del goal di Callejon, un marchio di fabbrica del Napoli di Sarri, quando Callejon ci giocava. Sampdoria (6) che cede all’impeto viola, ma non sfigura.

Al Verona diamo 8, per la prestazione. Ai veneti è mancato solo il goal ed è pure mancato quello che di solito li fa: Simeone (5), che sbaglia due goal che di solito non sbaglia, evidentemente non era giornata. Il Cagliari esce con un punto, occorre però dire immeritato perché non ha tirato in porta (dunque gli diamo 5).

Respira la Juve (6), che a Salerno vince, ma non entusiasma. E’ pur vero che per i bianconeri era fondamentale vincere e hanno vinto. 6 anche alla Salernitana, che si è difesa come ha potuto. Dybala sbaglia un rigore, ininfluente, ha però il merito di sbloccare il match con una bella giocata (decisamente più importante degli schemi di Allegri, su cui ci soffermeremo dopo, per l’andamento del match). Ranieri (5) ha sulla coscienza un goal sbagliato alla Calloni, che avrebbe forse cambiato il corso della partita.

L’Inter vince contro lo Spezia, dimostrando ancora solidità (e merita 7). Lo Spezia si difende come può e cerca di rendersi pericoloso, riuscendoci con Kovalenko (9 ad Handanovic per la paratona e per una parata successiva, alla faccia di chi lo vorrebbe pensionato!), dunque diamo 6 ai liguri.

9 al goal di Gagliardini, non tanto per la rete, ma per l’azione che l’ha generata, da manuale.

Un Bologna tenace e ben messo in campo vince contro la Roma. 8 ai felsinei, 7 alla Roma perché le occasioni le ha create e forse non meritava la sconfitta. 8 a Svandberg per il goal (un colpo da biliardo) e 9 al decisivo Skorupski.

Il Napoli fa 70 minuti da 8, poi vanifica tutto con venti minuti da quattro, media 6. Bravo il Sassuolo (7) a giocarsi la partita e a non perdersi d’animo. 9 a Scamacca per il suo goal.

Il Milan vince sul Genoa dominando (e meritando 9). I liguri (5) ha creato qualcosa, ma come nel caso del Venezia contro l’Atalanta, più che un avversario è sembrato uno sparring-partner. 9 ad Ibra per la punizione e 9 a Messias per la doppietta. 9 a Maignan per essersi trovato pronto con delle parate provvidenziali.

Il Toro fa un gran primo tempo contro l’Empoli, ma poi si perde (e prende 5) e alla fine non porta a casa la vittoria, giustamente diremmo, in quanto l’Empoli (6) il pareggio l’ha meritato. Menzione per i goal di Pjaca e La Mantia (8), mentre assolviamo Singo per l’espulsione, non poteva fare altrimenti.

Girandola di emozioni all’Olimpico, con Lazio e Udinese che solo per la partita regalata meriterebbero 9, ma in realtà la Lazio ha dimostrato di avere problemi e prende 5 (altri 4 goal presi, difesa che balla e incapacità di gestire il match, dov’è finito il Sarri di Empoli e Napoli che segnava, ma fare goal alle sue squadre era difficile?). 6 all’Udinese perché alla fine è vero che si fa rimontare, ma non demorde e raggiunge un pareggio meritato. Menzione per il goal di Milinkovic-Savic (9).

Inoltre

Due a Massimiliano Allegri. L’ingresso di Soulè al ’93, prima che Dybala calci il rigore e l’arbitro fischi la fine, è da “Oggi le comiche”. E fallo entrare 5 minuti prima sto ragazzo! Fagli fare un esordio come si deve! L’avessero fatta Sarri o Pirlo una sostituzione del genere, sai quante critiche!

Zero ai calciatori di Lazio e Udinese per la gazzarra finale. Il campo da calcio non è un saloon del Far West.

LaSerie A da zero a dieci-29°giornata

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Puntuali come sempre, arrivano i nostri voti al campionato.

10

PAULO DYBALA, CRISTIANO RONALDO, DOUGLAS COSTA Danno vita ad una spettacolare sfida a chi fa il goal più bello.

9

SERGIO FLOCCARI Il suo goal non è certo inferiore ai tre sopra citati per bellezza. L’unica differenza è che nella sua prodezza ci vediamo anche un minimo di colpa del portiere superfenomenogalatticopompato (Sirigu gli è superiore), mentre nei tre goal degli attaccanti bianconeri, l’incolpevolezza di Perin è fuori discussione.

F.C. INTERNAZIONALE Il Brescia non sarà il Barcellona, ma la prova nerazzurra è stata decisamente convincente.

SASSUOLO Il contropiede (non ripartenza, si dice contropiede!!) del 2-0 è da manuale del calcio.

ATALANTA BERGAMASCA Ennesima prestazione da grande squadra.

8

MAURIZIO SARRI Col Genoa si è vista la “sua” squadra. La Juventus vista a Marassi infatti ci è sembrata molto “sarriana” per il tipo di calcio proposto.

MUSA BARROW Un bel goal, figlio di una sua azione personale, che ne dimostra le ottime qualità.

GIOVANNI SIMEONE Da quando è ricominciato il campionato segna sempre.

IVAN JURIC  La sua squadra continua a convincere. Complimenti.

7

S.S. LAZIO Tre punti meritati. La fortuna l’aiuta sul goal del 2-1, ma la fortuna aiuta gli audaci e oggettivamente  la squadra romana ieri lo è stata.

ADRIEN RABIOT L’abbiamo criticato fino a ieri. Allo stesso modo, quando gioca bene, riconosciamolo.

U.S. SAMPDORIA Tre punti d’oro.

DEJAN KULUSEVSKI La Juve sembra abbia acquistato bene.

LUCA GOTTI Ritrova la vittoria in un momento in cui gli serviva come il pane, in una partita che sulla carta era proibitiva.

6

GENOA 1893 Cerca di contenere al meglio una delle più belle Juventus della stagione, ma di fronte ai tre capolavori di Dybala, CR7 e Douglas Costa, non può far altro che inchinarsi.

ROBERTO GAGLIARDINI Fa un goal e francamente siamo contenti per lui, perché dopo l’errore col Sassuolo (destinato a rimanere nella storia) rischiava di diventare ingiustamente una macchietta.

FABIO LIVERANI Perde per ingenuità dei singoli, ma la sua è una squadra che non rinuncia a giocare.

PAULO FONSECA La sua squadra gioca bene e crea occasioni, se non entrano non è colpa sua, come non lo è se Perotti fa un fallaccio senza senso.

5

ANTONIO CONTE Hai vinto 6-0, ancora rompi i coglioni con la rosa ristretta? Quasi tutti i tuoi colleghi  la campagna acquisti da 100 e passa milioni di euro che ti hanno fatto se la sognano, piantala lì…

A.C. MILAN Pareggio raggiunto col culo, con Lazio e Juve servirà fare di più.

F.C. TORINO Passa subito in vantaggio, ma poi resta in balìa della Lazio.

FASE DIFENSIVA DEL NAPOLI Pasalic sul goal chi lo marcava?

4

A.C. FIORENTINA Tre punti persi malamente (e meritatamente).

3

GAETANO  CASTROVILLI  Dormi tranquillo e asciutto, Muldur (avessi detto Pelé) intanto va a fare goal.

2

ANTONIO MIRANTE La scusa del portiere della Roma “Giochiamo ogni tre giorni” (e gli altri no?) va bene insieme a quelle che John Belushi tira fuori di fronte a Carrie Fisher nel film “I Blues Brothers”.

1

BRESCIA CALCIO La partita è iniziata e finita, ma loro non se ne sono accorti.

0

MARCO D’ALESSANDRO Vinci 2-0 e ti fai sbattere fuori, rovinando la partita della tua squadra. Asino!

DIEGO PEROTTI Stesso discorso fatto per D’Alessandro, vai a rovinare la partita della tua squadra con un fallaccio clamoroso. Asino pure tu!

 

PREMIO SPECIALE

PREMIO URI GELLER  Assegnato a Gaston Ramirez. Sbaglia il rigore, ma la palla entra ugualmente in rete con una traiettoria al limite del paranormale. Uri Geller (ricordate il famoso illusionista?) piegava le forchette col pensiero, lui sembra che segni i rigori allo stesso modo.

La Serie A da zero a dieci-27°giornata

Torna il campionato e tornano i nostri voti, cambierà solo la forma  in cui li esprimeremo, ci auguriamo che i nostri pochi lettori la apprezzino.

Vi preannunciamo, visto alcuni goal decisamente spettacolari, che  ci sono vari 10 legati ad essi.

Cominciamo con Lunedì 22.

Bella prova del Milan (8), che a Lecce esprime un bel gioco, merito anche di Pioli (9, media tra 8 per la partita e 10 per la pazienza e la signorilità: non è facile allenare quando la tua società fa quasi finta di non conoscerti).

Fiorentina-Brescia è partita da 6 politico ad entrambe le squadre, ha fatto piacere rivedere Ribery  (7) e alcuni lampi della sua classe. Caceres (3) non rinuncia a lampi di tamarreide che già alla Juve (fuori dal campo) lo avevano reso famoso.

Buona Juventus (da 7)  a Bologna. Sarri (7 pure a lui) ha il pregio di azzeccare le mosse, alla faccia dei gufi che lo volevano già via da Torino. Bernardeschi  (8, solo la sfortuna gli impedisce di realizzare un eurogoal che avrebbe meritato, per la buonissima prestazione) dal primo minuto e un Rabiot (6) non straordinario, ma finalmente  determinato, si rivelano mosse efficaci. Avevamo lasciato il campionato con Dybala autore di una perla, lo ritroviamo con la “Joya” autore di una nuova perla (da 10). Dopo l’annata scorsa, disputata al di sotto delle sue capacità, Paolino è ritornato determinante per la Juve, in alcune partite (ieri sera una di queste) addirittura più di Sua Maestà CR7 (6, non è ancora lui, ma qualcosa in più si è visto). Diamo 2 a Danilo invece, perché entrare in una partita che ha quasi più nulla da dire e farsi sbattere fuori, è roba da tamarri in discoteca. 1 al dirigente Fabbris, perché, lo scrivemmo anche di Padelli in occasione di Juve-Inter, farsi espellere dalla panchina è inconcepibile. A maggior ragione, protestare con lo stadio vuoto, in cui se protesti lo sentono subito. Il Bologna (6) fa quel che può, mettendoci impegno, ma contro il muro bianconero di ieri sera non era certo facile.

Martedì 23

La cura-Gattuso  continua a funzionare per il Napoli (7), che vince anche a Verona (6, sconfitto, ma non certo  autore di una prova incolore), mentre la Spal (5) continua a gettare al vento le poche occasioni che ha ancora di salvare il salvabile. Era tutta colpa di Semplici? Naturalmente no, lo dicono i fatti. Il Cagliari riagguanta la vittoria, ma Zenga non è che abbia fatto l’uovo con due rossi, ha avuto semplicemente un po’ di fortuna, contro un avversario non irresistibile che con Cerri e Petagna (4 a tutti e due) ha fallito un’occasione che Egidio Calloni levati, perciò è 6. Bene Simeone (7), due goal in due partite e vai col tango.

Rialza la testa il Toro (6) grazie al ritorno al goal di Belotti (7), la cui lucidità in zona-goal serve come il pane a questa squadra, ma i problemi non sono finiti giacché ieri il migliore in campo è stato Sirigu (9), autore dell’ennesima grande prestazione, con la quale  dimostra ancora una volta di non essere inferiore  a Donnarumma.  L’Udinese perde ma merita 7 per la partita disputata. Benissimo il Parma di D’Aversa (9), allenatore sottovalutato, ma che sta facendo un ottimo lavoro, se si fosse chiamato D’Aversinho o D’Aversola  sarebbe certamente più considerato. Cornelius (9) realizza una tripletta (e che tripletta!) e inoltre Kulusevski (7)  si dimostra pronto per la Juventus.

Enrico Preziosi (2) (lo abbiamo già scritto anche in altre occasioni)  con la sua mania di esonerare continuamente allenatori, dovrebbe farsi delle domande.

Mercoledì 24

L’Inter (6) perde due punti importanti. Le occasioni le crea, certo se ne fallisci una come quella di Gagliardini (1 perché un goal così non si può sbagliare in Serie A, punto e basta. Eto’o ne sbagliò uno simile, è vero, ma non fa niente, avremmo dato 1 anche a lui) e insieme ci unisci  ingenuità difensive (di cui Conte, 6 pure a lui, non è certo responsabile), questi sono i risultati.

Una menzione per Skriniar (Zero). Si fa espellere, bestemmia, insulta l’arbitro, già che c’era poteva anche regalarci un bel rutto…

Nel Sassuolo (7) segna ancora il sottovalutato “Sergio” Caputo (8), che se si chiamasse Caputovic a quest’ora godrebbe di più considerazione.

Atalanta-Lazio è uno spot per il calcio. Diamo 9 ai bergamaschi  (che continuano a farci vedere grande calcio) e 8 ai laziali che forse, nel secondo tempo, sono stati colti dalla celebre “paura di vincere”.

10 a Milinkovic-Savic e Malinowskyi per i due goal.

Infine 6 alla Roma, la vittoria con la Sampdoria è un brodino. Il passaggio di Diawara a Gabbiadini è illuminante (4), peccato che Manolo indossasse una maglia diversa. 9 invece a Dzeko per i goal (specie il primo).

PREMIO SPECIALE

PREMIO O’ZAPPATORE Ad Antonio Conte perché contro il Sassuolo, con il suo atteggiamento, ci ha ricordato Mario Merola nella famosa sceneggiata.