La Serie A 22/23 da due a dieci-Quinta giornata

I nostri voti alla quinta giornata di Serie A.

Iniziamo con Fiorentina-Juventus. I toscani (7) raccolgono meno di quanto seminato, dopo una gara dominata in lungo e in largo.  I bianconeri (5) segnano subito, ma poi arretrano e si lasciano sopraffare dai viola, dimostrando parecchi limiti a livello di gioco e dovendo ringraziare un super-Perin (9) se alla fine raccolgono un punto. La scorsa settimana abbiamo dato 10 a Mourinho perché, nella gara con la Juve, ha ammesso di aver pareggiato con culo, dimostrando parecchia onestà. Per lo stesso motivo diamo 2 ad Allegri perché invece di ammettere di aver avuto culo, spara una serie di stronzate da fertilizzare il Sinai.

Il Milan vince (e convince) nel derby contro l’Inter (5, si è svegliata troppo tardi), I rossoneri (7) dominano per gran parte il match, con un Leao (10, due goal e un assist, what else?) inarrestabile e un Giroud (8) che segna poco, ma quando lo fa sceglie sempre un momento decisivo. 9 a Maignan per le parate su Lautaro e Calhanoglu.

Vince con merito il Napoli (8), al termine di una bella gara contro una buona Lazio (7), che non esce certo ridimensionata dalla sconfitta. I partenopei per lunghi tratti sono stati superiori, lo prova anche il fatto che Provedel (8) si è dovuto superare. Kvaratskhelia ancora una volta determinante (8), 8 anche al goal di Zaccagni. 3 all’arbitro Sozza e ai suoi collaboratori (quello su Lazzari è rigore), 3 a Sarri perché l’anno scorso, quando Acerbi a La Spezia segnò due metri in fuorigioco, non fece la sparata che ha fatto ieri.

Un Sassuolo che crea, ma non concretizza (7 agli emiliani) pareggia a Cremona, contro una Cremonese (6) che non è stata a guardare (anche se ha subito parecchio). Tra le occasioni avute dal Sassuolo, spicca la ciofeca di Lopez davanti a Radu (4 al francese).

Bella gara a La Spezia tra Spezia e Bologna (7 a tutte e due le compagini), con due squadre che si sono date battaglia fino all’ultimo. Menzioni per l’implacabile Arnautovic (8) e il gran goal dell’1-1 di Bastoni (9).

Bella gara anche a Verona, dove i padroni di casa (8) ci sono sembrati nuovamente quelli dello scorso anno. La Sampdoria (5) subisce i gialloblù, anche se alla fine per poco non pareggia. Menzioni per Caputo (9, dal nulla inventa un bellissimo goal) e Lazovic perché solo Audero (con una parata da 9) gli impedisce un goal capolavoro (9 comunque per il gesto tecnico).

Un Udinese da 10 strapazza la Roma (4). I friulani dilagano e sono devastanti, mentre i giallorossi dopo un avvio non brutto, si perdono e si lasciano sopraffare. 3 a Karsdorp per la tavanata sul goal di Udogie, 8 a Pereyra per il goal. Come abbiamo già ricordato all’inizio del post, la scorsa settimana, dopo Juve-Roma, abbiamo dato 10 a Mourinho per l’onestà, in quanto aveva riconosciuto di non meritare il punto preso. Oggi gli diamo due dunque, perché dopo aver perso in quel modo, tirare fuori discorsi sull’arbitro è semplicemente patetico.

Una buona Atalanta (7) ha ragione di un Monza (6) che parte bene, ma poi viene sopraffatto dai bergamaschi. 8 a Musso, autore di due belle parate. Menzione anche per il talentino Hojlund (7), bravo a farsi trovare subito pronto.

Bella gara tra Salernitana ed Empoli, con due squadre che meritano 8 per quanto mostrato in campo. 8 anche a Mazzocchi per il goal, sul quale ha anche un po’ di fortuna, ma si sa: la fortuna aiuta gli audaci.

Il Torino (7) vince e si mantiene nelle zone alte della classifica, contro un Lecce (6) che ha comunque cercato di giocare, creando anche delle occasioni. 8 alla combinazione Vojvoda-Vlasic sul goal granata.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Terza giornata

I voti alla terza giornata di campionato.

Iniziamo con Monza-Udinese, con i brianzoli che hanno comunque creato occasioni, ma un po’ per colpa loro, un po’ per merito di Silvestri (8), non hanno concretizzato. L’Udinese (6) porta a casa tre punti d’oro e realizza due goal figlie di azioni interessanti. Lo spettacolo però l’ha dato Silvio (3) nel fine partita, contestando l’arbitraggio di Di Bello, quando a noi (e non solo a noi) non sembra però che abbia fatto tutti questi casini.

Un’ottima Lazio (9) porta a casa tre meritati punti dopo una prestazione convincente, contro un’Inter (5), che invece convincente non lo è stata. I biancocelesti patiscono dieci minuti di black-out dopo il goal preso, ma riescono a reagire bene e trovano in seguito una perla di Luis Alberto (10) e un bel goal di Pedro (9). Da applausi anche l’assist di Milinkovic-Savic (9) a Felipe Anderson.

La Juve (7) domina per sessanta minuti la Roma (5, come ha ammesso lo stesso Mourinho, la cui onestà premiamo con un 10, punto ottenuto per culo), ha avuto solo il torto di non concretizzare il lungo tempo passato nella metà campo giallorossa, ma se si pensa alla partita contro la Sampdoria, è sembrata tutta un’altra squadra. 10 a Vlahovic per il goal.

Un Torino “pratico” (7) conquista la vetta della classifica contro una Cremonese che non è certo stata a guardare (6 ai lombardi). 9 a Radonjic (per come ha iniziato e concluso l’azione del suo goal) e a Sernicola per il goal.

Vince e convince il Milan (8), contro un Bologna (5) ridotto a sparring-partner. Bentornato a Leao (8) e da segnalare la buona prova di De Katelaere (7).

Bella gara fra Spezia e Sassuolo (7 a tutte e due le compagini). Entrambe le formazioni cercano di proporre calcio (riuscendoci anche). Da “Oggi le Comiche” (e da 2) l’errore della difesa ligure sul pareggio emiliano.

Una buona Atalanta (8), che pare stia imparando ad essere cinica, perde contro un Verona (7) che tutto sommato ha giocato la sua partita, rendendosi pericoloso in più di un’occasione. 9 a Koopmeiners per il goal, 9 anche a Lazovic per il gesto tecnico (se fa goal viene giù lo stadio).

Salernitana-show (10 ai campani), contro una Sampdoria (3) ridotta a sparring-partner. Gara perfetta dei ragazzi di Nicola, che dopo la sconfitta iniziale contro la Roma sembrano aver ritrovato il ritmo del girone di ritorno dello scorso anno. Bravi!

Un punto per uno non fa male a nessuno al “Via del Mare” tra Lecce ed Empoli (6 a tutte e due le squadre). Decidono 2 bei goal di Parisi e Strefezza (9 a tutte e due le marcature). 9 anche alla paratona di Vicario sul tiro di Banda.

Un punto per uno non fa male a nessuno pure a Firenze, dove una buona Fiorentina (7) ha tenuto testa ad un Napoli (7 pure agli azzurri) che non ha creato molto, ma quando l’ha fatto è stato puntualmente pericoloso. 4 a Lozano per il goal mangiato “alla Calloni”.

La Serie A da due a dieci-Trentunesima giornata

Ecco i nostri voti alla trentunesima giornata. Prima però, fateci esclamare un grosso “Bentornato!” a Giacomo Ferri. Rivederlo su 7Gold ci ha fatto piacere.

10

JOAO PEDRO Invece di festeggiare si precipita a consolare l’avversario in lacrime (Kurtic). Chapeau.

9

DARKO LAZOVIC e MARCO SAU Grandi goal. Peccato si siano rivelati inutili.

DAVIDE NICOLA Il suo Toro sta funzionando, ce l’avrà pure lui un po’ di merito o no?

CHRISTIAN ERIKSEN Da mal sopportato a cardine del centrocampo. Stasera in più, autore di un goal pregevole.

8

DOMENICO BERARDI E’ lui il “Man of the match” di Sassuolo-Fiorentina.

ANTE REBIC Gran goal.

BOLOGNA CALCIO Ottima partita.

7

CAGLIARI CALCIO Ha il merito di crederci fino alla fine.

CIRO IMMOBILE Sfata la maledizione del 150° goal.

NAPOLI CALCIO Gioca bene e porta a casa un pareggio tutto sommato meritato.

DAVIDE BALLARDINI Perde, ma la sua squadra tiene bene il campo e alla fine avrebbe pure potuto agguantare un pareggio che non avrebbe demeritato.

6

ATALANTA-JUVENTUS Noi la definiamo partita da 6 politico. Poche occasioni, con squadre che hanno concesso poco. A risolverla un colpo di fortuna per l’Atalanta (e di sfiga per la Juventus), quel tiro di Malinovskyi infatti, senza la deviazione di Alex Sandro, non sarebbe andato da nessuna parte. La partita sarebbe finita 0-0 e tutti i discorsi che da dopo la partita si sentono su Pirlo, sull’assenza di Ronaldo e via dicendo, sarebbero stati diversi.

5

RODRIGO DE PAUL 8 per i goal, 2 per l’espulsione. Media 5.

PARMA CALCIO  Ennesimo vantaggio non gestito. Questo però può essere veramente fatale.

4

GIANLUCA SCAMACCA La combina grossa.

AS ROMA Calo atletico evidente dovuto forse alle fatiche di Coppa.

SPEZIA CALCIO Partita da dimenticare, ma è pur vero che ogni tanto ci sta.

3

KOSTAS MANOLAS Gioca una buona partita, ma alla fine si rivela il solito giargianese e cerca una lite con Hakimi. Perché?

2

SAMIR HANDANOVIC Se lo stesso goal lo avesse preso un qualsiasi portiere  italiano, a quest’ora sarebbe stato lapidato.

La Serie A da inclassificabile a dieci-31°giornata

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Ecco i nostri voti all’ultima giornata di campionato. Questa volta c’è chi è riuscito ad andare sotto lo zero con il suo comportamento.

10

STEFANO PIOLI Questo è essere professionisti! La sua dirigenza annuncia ai quattro venti che lo ha già silurato, lui va in panchina e in due partite mette in campo una squadra capace di rifilare 7 goal alle prime due in classifica.

SINISA MIHAJLOVIC Nella polemica con Caressa ha ragione e basta. Juve, Inter, Milan e le romane hanno più tifosi, non per questo bisogna trattare le squadre piccole come infiltrate.

9

GIGIO DONNARUMMA Sia ben chiaro: non abbiamo mai criticato lui, ma chi lo pompava. Ieri con la parata sul colpo di testa di Rugani è stato decisivo.

ADRIEN RABIOT Come Andrea Margheritoni in “Mezzo destro Mezzo sinistro” quando viene insultato dal tifoso tedesco ubriaco, prende il pallone e va a segnare un goal eccezionale, dimostrando che non è un pippone.

LUIS MURIEL  Ennesima perla.

JORDAN VERETOUT Perla che regala tre punti.

8

FABIO LUCIONI Dopo la clamorosa ingenuità con cui inguaiò la sua squadra nella partita contro la Juve, si riscatta diventando match-winner contro la Lazio.

GABRIEL Si riscatta da un errore grossolano con parate prodigiose che salvano la sua squadra.

FRANCK KESSIE’ Da oggetto (quasi) misterioso ad anima del centrocampo rossonero.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Chapeau. Da quando è arrivato  la media punti è tutta un’altra per il Milan. Siamo sinceri, eravamo dubbiosi, arrivava da un campionato non certo paragonabile al nostro, ma Zlatan è un grande professionista e ci sta smentendo. Un vero totem.

ROBERTO DE ZERBI Continua a farci vedere bel calcio insieme ai suoi ragazzi.

UDINESE CALCIO Tre punti importanti conquistati senza problemi.

DARKO LAZOVIC Sul goal dell’1-0 si beve Skriniar come un crodino.

7

NAPOLI CALCIO Continua il momento positivo.

HENRIKH MKHITARYAN Ha un vizio tutt’altro che brutto: quello del goal.

IVAN JURIC Altra esibizione di bel calcio della sua squadra e il merito è senza dubbio anche suo. Bravo anche nel rispondere all’arroganza di Conte.

6

F.C. JUVENTUS Media fra 8 dei primi sessanta minuti e 4 degli ultimi trenta.  Sessanta minuti di ottimo calcio buttati nel cesso per dieci minuti di follia. Naturalmente tutti a dare addosso a Rugani, è tipico prendersela coi più deboli, ma dopo il rigore c’è stato un calo che ha coinvolto tutta la squadra, compreso Bonucci di cui parliamo tra poco.

U.S. SAMPDORIA Perde, è vero, ma tiene testa all’Atalanta impensierendola. Giocando così la salvezza arriverà.

F.C. TORINO Tre punti d’oro. Giocar bene è altra cosa, ma col Brescia era fondamentale vincere e così è stato fatto.

5

S.S. LAZIO Un po’ meglio rispetto alla gara col Milan, ma i problemi rimangono e comunque è lontana parente della squadra ammirata prima del lockdown.

LEONARDO BONUCCI Quando non ha di fianco Chiellini o l’ultimo De Ligt, mostra i suoi limiti.

GENOA 1893 Altra sconfitta, la questione si fa sempre più dura.

F.C. INTERNAZIONALE Per poco non vince una partita in cui la vittoria sarebbe stata immeritata. Altra occasione persa, l’Atalanta che effettua un momentaneo sorpasso, insomma alla vigilia della stagione le attese non erano queste. Urge guardarsi in faccia, protestare sui falli non serve a nulla.

4

DANIELE RUGANI Gioca poco, contro il Milan se n’è visto il motivo.

3

SPAL Semplicemente una nave che sta affondando.

2

ALEX SANDRO L’assist al Milan sul quarto goal è poesia. L’avesse fatto De Sciglio a quest’ora sai gli insulti, ma siccome vige l’esterofilia, va bene così (o meglio non va bene, ma accettiamo giacché non c’è altro da fare)

1

GONZALO HIGUAIN Già lo scrivemmo una volta, lo rifacciamo. Hai toccato si e no 5 palloni in 70 minuti, cosa hai da fare il tamarro se Sarri ti sostituisce?

0

ANTONIO CONTE “Stai muto e non rompere il c….o” lo dici al tuo cane.

INCLASSIFICABILE

PATRICK  della Lazio. Vai a giocare coi cannibali. Qualcuno dirà che ciò che ha fatto  lo fece pure Suarez, ma pure Suarez allora doveva andare a giocare coi cannibali.

La Serie A da zero a dieci- 28°giornata

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Ecco a voi i nostri voti (siamo tornati al “formato” originale) alla giornata di campionato appena conclusa. Da segnalare numerosi goal, tra i quali alcuni di notevole fattura.

10

FRANCK RIBERY La classe non è acqua.

LUIS MURIEL Doppietta realizzata con due goal uno più bello dell’altro, chapeau.

9

PAULO DYBALA Ennesima perla. Immaginiamo se quest’estate avesse lasciato la Juve, come si mormorava?

NAHITAN NANDEZ Che goal!

ROGERIO, JEREMIE BOGA E DARKO LAZOVIC Impreziosiscono la girandola di goal di Sassuolo-Verona con tre goal uno più bello dell’altro.

8

DOUGLAS COSTA Quando è in serata è calcio-bailado! Peccato che sia discontinuo.

CAGLIARI CALCIO  Vittoria convincente.

ANDREA BELOTTI E RADJA NAINGGOLAN Due bei goal.

STEFANO PIOLI Come già espresso solo pochi giorni fa: tutta l’ammirazione possibile per quello che sta facendo, in una situazione non certo simpatica (allena sapendo che stanno cercando altri al suo posto).

F.C BOLOGNA Tre punti d’oro, che allontanano i felsinei dalle acque torbide, grazie soprattutto alle giocate di MUSA BARROW (8 pure a lui).

JUAN MUSSO Se l’Udinese non fa la fine del Milan e del Torino quando hanno incontrato l’Atalanta, il merito è soprattutto suo. Sfoggia parate straordinarie, se le avesse fatte Donnarumma a quest’ora i giornali erano pieni di titoli.

7

FABIO LIVERANI A Torino presenta una squadra ben messa in campo. Certo, se Lucioni si addormenta lui che colpa ne ha?

LUIS ALBERTO Risolve un match problematico.

A.C. FIORENTINA Sconfitta immeritata.

ANTE REBIC “El segna semper lù”.

NAPOLI CALCIO Continua il momento positivo (anche se la SPAL, va detto, non è il Barcellona).

KEVIN LASAGNA Lui due goal li fa, se la squadra ne prende tre (e senza un grande Musso forse ne prendeva di più), non è colpa sua.

6

GENOA 1893 Pareggio che sa di brodino.

F.C. INTERNAZIONALE Vittoria agguantata nel finale, al termine di una prestazione non certo entusiasmante.

5

BRESCIA CALCIO  Butta nel cesso una possibilità per cercare di risollevarsi un pochino.

A.S. ROMA Brutta partita, la Champions si allontana.

4

F.C. TORINO  È ancora colpa di Mazzarri?

U.S. SAMPDORIA Perde tre punti di importanza fondamentale, così non va.

3

FABIO LUCIONI Imperdonabile leggerezza che cambia il volto di una partita fino a quel momento ben giocata dalla sua squadra.

2

MICHAEL FABBRI E I SUOI ASSISTENTI IN LAZIO-FIORENTINA Quello su Caicedo  è rigore come Luca Giurato è Enzo Biagi. Col VAR certi errori non sono più scusabili.

1

TOMMASO BERNI Concetto già espresso in altre occasioni: quanta goffagine devi avere in corpo per farti espellere dalla panchina?

JURAJ KUCKA  Si fa espellere comportandosi da tamarro, ma soprattutto compromettendo una partita che la sua squadra stava giocando bene. Fossimo la sua società gli appiopperemmo una multa coi fiocchi.

 

0

DUSAN VLAHOVIC  Fallo senza senso.

 

PREMIO SPECIALE

PREMIO “CHE PARTITA HAI VISTO?” A CRISTIAN STELLINI  Dire una buona volta: “Non meritavamo di vincere, ma ci teniamo stretti i tre punti, oppure “Ci sono stati momenti in cui meritavamo di vincere e non ci siamo riusciti, oggi è successo il contrario”, fa così schifo? Evidentemente al secondo di Conte sì, giacché si presenta in conferenza stampa asserendo che l’Inter ha meritato di vincere, quando chiunque ha visto la partita sa che non è così. D’Aversa infatti ha commentato opportunamente che forse Stellini ha visto un’altra partita.

La Serie A da zero a dieci-18°giornata

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Riprende il campionato e con esso la nostra rubrica in cui esprimiamo i nostri voti.

Prima però, un doveroso pensiero ad Antonio Cassano. I nostri post passati fanno ampiamente capire la nostra opinione sul personaggio. Però c’è un però. Cassano è stato allontanato da Tiki Taka, pare per una lite con Giorgia Venturini. Ora, noi non sapendone il motivo, ci asteniamo sul dare ragione o torto a chicchessia. Diciamo solo che quando a Tiki Taka hanno invitato Cassano sapevano perfettamente chi fosse, perciò stupirsi dopo del suo carattere è come invitare Sgarbi e poi sorprendersi se dà della capra a chiunque, ovvero ipocrisia pura. Del resto a Tiki Taka ci sono Wanda Nara e Giorgia Venturini, che hanno come unica preoccupazione  far ballare le tette in trasmissione, perciò tutto questo finto moralismo intorno a Cassano fa ridere i polli.

E ora i voti.

10

ATALANTA BERGAMASCA This is football.

9

CIRO IMMOBILE Di questo passo rischia veramente di raggiungere il record di Higuain.

CRISTIANO RONALDO Prima tripletta in campionato, alla faccia di chi due mesi fa lo dava già all’epilogo della sua fantastica carriera.

SALVATORE SIRIGU E ANDREA BELOTTI Il primo con parate da campione (che confermano ciò che sosteniamo da sempre, ovvero che non è per nulla inferiore a Donnarumma) e il secondo con una prestazione favolosa (se Ibra a detta di qualcuno ieri “Ha dato la scossa”, allora lui cos’ha fatto) hanno regalato tre punti d’oro al Torino.

8

DARKO LAZOVIC La sua prestazione maiuscola spacca la partita del Verona contro la SPAL.

ROMELU LUKAKU Se per Ganz (avessi detto Van Basten) fu coniato dai tifosi interisti lo striscione “El segna semper lù”, per lui cosa devono scrivere?

MEDIASET Finalmente sui canali del biscione una trasmissione di calcio all’onore del mondo!! Passare da Tiki Taka a Pressing Serie A è come passare dai fermenti lattici ad un buon bicchiere di Barolo.  Basta culi, tette, “El mi Maurito”, il verbo Essere svilito nel suo significato da Vieri e Cassano.  Giorgia Rossi dimostra di essere un’ottima conduttrice e dimostra che si può essere affascinanti senza dover fare ballare le tette in continuazione. Zenga e Ferrara sono competenti, inoltre non saranno Manzoni ma almeno il verbo Essere dimostrano di conoscerlo.

7

MARIO BALOTELLI Lotta su ogni pallone, quando lo fa diamogliene atto.

RICCARDO ORSOLINI Segna un gran goal simile a quello di Dybala contro l’Atletico in Champions, ma è giovane, è italiano e nessuno lo caga.

MERIH DEMIRAL Zitto zitto, con lui la difesa della Juve sembra più sicura e lo sa benissimo anche Sarri visto che lo continua a riproporre.

ALESSANDRO BASTONI Quando vediamo un giovane italiano giocare bene e con autorevolezza, non possiamo che essere contenti. Bravo.

RODRIGO DE PAUL Goal fondamentale, che regala tre punti pesanti alla sua squadra.

ANTONIO CONTE Continua ad essere lì, anche se ieri la difesa del Napoli gli ha dato una grossa mano.

6

DAVIDE NICOLA E GIUSEPPE IACHINI La strada è ancora lunga, ma qualcosa si è visto.

PAULO FONSECA La Roma ha giocato bene, se poi gli attaccanti non la buttano dentro, lui che colpa ne ha?

5

LORENZO INSIGNE Il momento no continua.

4

SPAL Doveva fare risultato, ma non l’ha fatto, perdendo meritatamente.

3

MANOLO GABBIADINI Ogni tanto passare il pallone? Se su quel contropiede in cui non ha passato la sfera, non concretizzando un’occasione d’oro, invece di Quagliarella, ci fosse stato Ibrahimovic, a quest’ora al Fatebenefratelli c’era un caso di prognosi riservata in più.

2

KOSTAS MANOLAS E’ sempre stato sopravvalutato, però l’errore che ha fatto ieri (fornendo un assist favoloso a Martinez), l’avesse fatto in Seconda Categoria, sai i pomodori che prendeva in testa! Con Meret siamo più clementi, un errore ci sta, è giovane, ma da un calciatore dell’esperienza di Manolas certe minchiate sono inammissibili.

1

AC MILAN  Sempre gli stessi problemi. Ci doveva pensare Ibra, invece ci hanno pensato Donnarumma e Gabbiadini. Troviamo indecente inoltre che si voglia far credere alla gente che ieri l’ingresso di Ibra ha scosso la squadra. Ha sbagliato un appoggio che se l’avesse fatto Meggiorini staremmo ancora qui a prenderlo in giro, ha fatto due colpi di testa che qualunque attaccante di Serie B è in grado di fare. Per carità, è appena arrivato e un minimo di tempo bisogna concederglielo. Non ce l’abbiamo con Zlatan, ma con quelli che  ci vogliono far credere che al suo ingresso in campo il Milan ha cambiato marcia. Ma le guardiamo le partite?

0

I CORI RAZZISTI A BALOTELLI DEI TIFOSI LAZIALI

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN “Nel primo tempo abbiamo concesso molto, però non ci siamo disuniti e abbiamo concesso poco” Rolando Maran a Radio Rai nel dopopartita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Serie A da zero a dieci-10°giornata

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I nostri voti concernenti la decima giornata di campionato.

10

A.S. ROMA vince 4-0 pur essendo per larga parte un uomo in meno. Più di così non poteva fare, considerando inoltre che annovera diversi infortunati. P.s. Alla faccia del “Giargianese di Bari Vecchia”, Zaniolo ha di nuovo fatto goal.

9

SAMIR HANDANOVIC E ROMELU LUKAKU Uno sigillando la porta con parate provvidenziali  e l’altro inventandosi un goal magnifico assicurano tre punti d’oro all’Inter.

SIMONE INZAGHI Vede la zona Champions e la vede con una squadra che gioca a calcio. What else?

ROLANDO MARAN Il suo Cagliari è ad un punto dalla Zona Champions e nessuno gli rende merito. Anche se contiamo poco, lo facciamo noi.

8

S.S.C. NAPOLI Gioca bene, crea palle goal, ma ne finalizza poche rispetto a ciò che produce. Tuttavia non ci sembra una squadra in crisi.

PAULO DYBALA Che fine ha fatto il “cane bastonato” che l’anno scorso stava in panchina, contestava le sostituzioni e che (parole di Pavel Nedved, vice-presidente della Juve)  addirittura non faceva “vita da atleta”? E’ un piacere rivederlo, è un piacere vederlo trascinare la squadra. Se segnava il goal in quell’azione personale del primo tempo, lo Stadium rischiava di venire giù. Se riuscirà a sconfiggere le sue paure e suoi limiti legati al carattere (non certo alla tecnica), può veramente essere un’arma micidiale, in coppia con CR7.

DARKO LAZOVIC Che goal! Di pregevole fattura e anche pesante (tre punti d’oro per il Verona).

PIERO GIACOMELLI Quello Su Llorente non è rigore, punto e basta. Si è visto chiaramente nel replay che il centravanti spagnolo mette il gomito in faccia a Kjaer il quale, successivamente lo atterra, ma il fallo in partenza è dell’attaccante. Negarlo è semplicemente malafede o voglia di aizzare gli animi “ad minchiam”.

7

VINCENZO MONTELLA Vince anche senza Ribery, dimostrando di avere ormai un impianto (anche se il Sassuolo, con il goal fallito nel finale, al limite di “Le comiche di Benny Hill”, gli dà una mano).

SUSO Lo contestano, senza di lui però stasera la Spal non la sconfiggevano. Certo un po’ più di continuità non farebbe proprio schifo.

6

FABIO LIVERANI Centra un pareggio importante e  lo centra giocando bene, fino a quando è 11 contro 11.

5

S.S.C. NAPOLI-BIS  Ammesso che ci fosse fallo su Llorente (noi non siamo di questo avviso), non per questo tu devi fermarti e consentire agli altri di pareggiare.

4

WALTER MAZZARRI Il suo Toro può e deve fare di più. Aveva chiesto ai suoi di imitare Chiellini, che ora però è costretto a stare in tribuna. Lo hanno accontentato a quanto pare, dato che forse, pure loro con la Lazio non sono scesi in campo.

3

UDINESE CALCIO Undici goal presi in due partite, con l’aggravante che questa volta l’uomo in più ce l’avevano loro.

PAOLO MAZZOLENI Tutti incolpano Irrati per l’espulsione di Fazio, ma lui  seduto al VAR cosa guardava, un film di Cicciolina?

1

CALCIATORI DEL GENOA Dopo la partita con la Juve, la domanda sorge spontanea: Thiago Motta è un fenomeno oppure loro sono dei lavativi che volevano cacciare Andreazzoli? Noi propendiamo per la seconda ipotesi, con tutto il rispetto per Thiago Motta.

0

CORI RAZZISTI IN BRESCIA-INTER Sempre lo stesso schifo.

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN E chi poteva vincerlo se non lui: il “Giargianese di Bari Vecchia”. Attacca Mazzarri e lo fa alla sua maniera, ovvero da ignorante. Afferma infatti che l’allenatore toscano secondo lui ha il vizio di parlare troppo ai calciatori e che quando lo ha avuto come allenatore, lui piuttosto che parlargli assieme si dava malato. Per la serie w l’educazione, w la classe.

PREMIO FLASH GORDON  Ce lo autoassegnamo, modestamente. Ieri sera infatti, stavamo guardando la Domenica Sportiva quando, essendo il suddetto programma in pausa, abbiamo girato su Canale5. Cosa vediamo? I due giargianesi che urlano. Aiuto! Terrore!  Immediatamente abbiamo  girato di nuovo su RAI2, alla velocità della luce.