La Serie A 22/23 da due a dieci-Terza giornata

I voti alla terza giornata di campionato.

Iniziamo con Monza-Udinese, con i brianzoli che hanno comunque creato occasioni, ma un po’ per colpa loro, un po’ per merito di Silvestri (8), non hanno concretizzato. L’Udinese (6) porta a casa tre punti d’oro e realizza due goal figlie di azioni interessanti. Lo spettacolo però l’ha dato Silvio (3) nel fine partita, contestando l’arbitraggio di Di Bello, quando a noi (e non solo a noi) non sembra però che abbia fatto tutti questi casini.

Un’ottima Lazio (9) porta a casa tre meritati punti dopo una prestazione convincente, contro un’Inter (5), che invece convincente non lo è stata. I biancocelesti patiscono dieci minuti di black-out dopo il goal preso, ma riescono a reagire bene e trovano in seguito una perla di Luis Alberto (10) e un bel goal di Pedro (9). Da applausi anche l’assist di Milinkovic-Savic (9) a Felipe Anderson.

La Juve (7) domina per sessanta minuti la Roma (5, come ha ammesso lo stesso Mourinho, la cui onestà premiamo con un 10, punto ottenuto per culo), ha avuto solo il torto di non concretizzare il lungo tempo passato nella metà campo giallorossa, ma se si pensa alla partita contro la Sampdoria, è sembrata tutta un’altra squadra. 10 a Vlahovic per il goal.

Un Torino “pratico” (7) conquista la vetta della classifica contro una Cremonese che non è certo stata a guardare (6 ai lombardi). 9 a Radonjic (per come ha iniziato e concluso l’azione del suo goal) e a Sernicola per il goal.

Vince e convince il Milan (8), contro un Bologna (5) ridotto a sparring-partner. Bentornato a Leao (8) e da segnalare la buona prova di De Katelaere (7).

Bella gara fra Spezia e Sassuolo (7 a tutte e due le compagini). Entrambe le formazioni cercano di proporre calcio (riuscendoci anche). Da “Oggi le Comiche” (e da 2) l’errore della difesa ligure sul pareggio emiliano.

Una buona Atalanta (8), che pare stia imparando ad essere cinica, perde contro un Verona (7) che tutto sommato ha giocato la sua partita, rendendosi pericoloso in più di un’occasione. 9 a Koopmeiners per il goal, 9 anche a Lazovic per il gesto tecnico (se fa goal viene giù lo stadio).

Salernitana-show (10 ai campani), contro una Sampdoria (3) ridotta a sparring-partner. Gara perfetta dei ragazzi di Nicola, che dopo la sconfitta iniziale contro la Roma sembrano aver ritrovato il ritmo del girone di ritorno dello scorso anno. Bravi!

Un punto per uno non fa male a nessuno al “Via del Mare” tra Lecce ed Empoli (6 a tutte e due le squadre). Decidono 2 bei goal di Parisi e Strefezza (9 a tutte e due le marcature). 9 anche alla paratona di Vicario sul tiro di Banda.

Un punto per uno non fa male a nessuno pure a Firenze, dove una buona Fiorentina (7) ha tenuto testa ad un Napoli (7 pure agli azzurri) che non ha creato molto, ma quando l’ha fatto è stato puntualmente pericoloso. 4 a Lozano per il goal mangiato “alla Calloni”.

La Serie A da due a dieci-Trentaquattresima giornata

I nostri voti alla trentaquattresima giornata di campionato.

Iniziamo con Torino-Spezia. Vittoria ultra meritata dai granata (8), che dominano il match, ben più di quanto lasci pensare il risultato. Lo Spezia (5) è stato ridotto al ruolo di sparring-partner. 8 al “Man of the Match” Lukic.

7 all’Atalanta, che ritrova la vittoria contro il Venezia (5). Dopo un buon inizio, i lagunari si sono ridotti pure loro, come lo Spezia, a fare lo sparring-partner.

L’Inter (9) domina contro una Roma che, dopo un inizio discreto, è stata travolta dai nerazzurri (5 ai giallorossi). Menzione per l’azione del primo goal nerazzurro (10), da far vedere in tutte le scuole calcio e menzione per il goal di Brozovic (9).

Il Verona e la Sampdoria (6 a tutte e due), si dividono la posta in palio. I veneti hanno creato di più, ma i liguri hanno saputo fronteggiarli abbastanza bene.

Vittoria importantissima della Salernitana (8), che può quindi tornare a sperare nella salvezza. La Fiorentina (5) perde meritatamente, lasciando per lunghi tratti l’iniziativa ai campani. Igor (4) compie un errore imperdonabile sul secondo goa. La scena della scarpa di Nicola è uno spettacolo (9).

Bella gara tra Bologna e Udinese (7 a tutte e due), favorita dal fatto che le due compagini ormai possono considerarsi tranquille. Belle le azioni del goal dell’1-0 e del goal dell’1-1 (8 ad entrambe).

Il Napoli (5) getta via un’altra occasione e a questo punto rischia pure il terzo posto. Gli azzurri perdono, non riuscendo a gestire il vantaggio di due goal. Bravo l’Empoli a crederci e a raccogliere una vittoria che, per quanto si è visto, è parsa meritata (8 ai toscani). 2 a Meret per l’errore clamoroso sul goal del 2-2, 9 al “Man of the match” Pinamonti.

Il Cagliari (6) perde immeritatamente a Genoa, dopo aver dominato il secondo tempo. Il Genoa (6) coglie tre punti insperati, che consentono ai liguri di continuare a sperare nella salvezza.

Vittoria strameritata del Milan (9), che dopo lo svantaggio iniziale si riprende e porta a casa tre punti d’oro, contro una Lazio (5) che per lungo tempo ha subito i rossoneri. Menzione per Pioli (9), che comunque vada anche quest’anno ha fatto un lavoro fantastico (e ieri sera ne abbiamo avuto un’altra conferma, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno).

Infine la Juventus (6) vince a Reggio Emilia contro un buon Sassuolo (7). I bianconeri hanno acciuffato nel finale una vittoria “pesante”, che ipoteca la qualificazione Champions, ma i problemi rimangono, dal momento che il loro migliore in campo per noi è stato Szczesny (7), un’altra volta decisivo alla faccia di quelli che ad inizio stagione volevano trucidarlo (e qui, va detto: bravo Allegri che ha continuato a dargli fiducia). Bella l’azione del goal del Sassuolo (9).

La Serie A da uno a dieci-Trentaseiesima giornata

I nostri voti al campionato, puntuali.

10

AC MILAN D’accordo, il Toro  non era il Manchester City, ma loro dimostrano ancora una volta di essere una bella squadra. Bravi!

9

GIANLUIGI BUFFON Semplicemente: chapeau!

DAVIDE NICOLA Ma come: date 9 ad un allenatore la cui squadra ha perso 7-0? Allora siete pazzi? Questi saranno i commenti, immaginiamo. Noi diamo 9 a Nicola perché dopo, a cose fatte, sono tutti professori di calcio. A cose fatte, tanto per dirne una, il più grande fantasista degli ultimi 40 anni non avrebbe dovuto tirare un rigore in una Finale Mondiale e magari avrebbe dovuto tirarlo uno coi ferri da stiro al posto dei piedi. Giochi contro il Milan, in una partita che hai poche probabilità di vincere e le due partite dopo hai due scontri-salvezza. Fare ciò che ha fatto Nicola è più che saggio. Poi, sinceramente, se c’era  Belotti, il Toro avrebbe vinto? Ma non fate ridere! Si può discutere il fatto che magari Nicola non sia riuscito a trasmettere il proverbiale “cuore Toro” alla squadra, sul fatto che il Milan abbia passeggiato e non abbia trovato resistenza, ma il turn-over ci stava, eccome.

DAVIDE ZAPPACOSTA Segna un altro gran goal. Ci ha preso gusto. Bravo!

GIORGIA ROSSI Nello “scontro diretto” con Paola Ferrari vince 6-0, 6-0, 6-0. Molti diranno: “E’ più giovane, per forza!”. No! Vince per classe.

8

NAPOLI CALCIO Vince e convince. Ancora due partite e potrebbe andare in Champions, cosa che in inverno pareva impensabile visto l’aria che tirava (specie nei confronti di Gattuso).

ANTONIO CONTE Nella diatriba con Lautaro ha ragione e basta. E’ lui l’allenatore, se decide di fare un cambio il giocatore deve obbedire.

DAVIDE BALLARDINI Raggiunge la salvezza con due giornate d’anticipo. Preziosi gli dia una buona volta fiducia in pieno. La merita.

TOMMASO POBEGA Lui due goal li fa, non bastano, ma non per colpa sua.

7

ROBERTO DE ZERBI La sua squadra gioca a calcio e bene, poi non né certo colpa sua se i suoi giocatori si mangiano l’inverosimile davanti alla porta.

ATALANTA BERGAMASCA Doveva vincere e vince. Bella l’azione del primo goal.

PARMA CALCIO Sconfitta immeritata. Quando non gira non gira, è proprio vero.

FC CROTONE Onora fino alla fine il campionato, anche se sa che il prossimo anno non vi parteciperà più.

6

CAGLIARI-FIORENTINA Partita da 6 politico a tutte e due le squadre.

FC JUVENTUS Qualcosa di meglio rispetto alle ultime prestazioni si è visto (ci andava anche poco), ma il risultato non deve ingannare. E’ stato scaturito infatti dagli errori sotto porta del Sassuolo e da Buffon, più che da una convincente prova di squadra.

5

SS LAZIO Vittoria di puro culo.

4

PAOLA FERRARI Ancora un po’ di trucco agli occhi e sembra il cantante dei Kiss.

3

DIEGO FARIAS Sbaglia un goal che al confronto Egidio Calloni era Van Basten.

2

LAUTARO MARTINEZ Siediti in panchina e non rompere i coglioni!

1

MAGLIA DELL’INTERNAZIONALE FC Roba da film di Dario Argento.

La Serie A da due a dieci-Trentunesima giornata

Ecco i nostri voti alla trentunesima giornata. Prima però, fateci esclamare un grosso “Bentornato!” a Giacomo Ferri. Rivederlo su 7Gold ci ha fatto piacere.

10

JOAO PEDRO Invece di festeggiare si precipita a consolare l’avversario in lacrime (Kurtic). Chapeau.

9

DARKO LAZOVIC e MARCO SAU Grandi goal. Peccato si siano rivelati inutili.

DAVIDE NICOLA Il suo Toro sta funzionando, ce l’avrà pure lui un po’ di merito o no?

CHRISTIAN ERIKSEN Da mal sopportato a cardine del centrocampo. Stasera in più, autore di un goal pregevole.

8

DOMENICO BERARDI E’ lui il “Man of the match” di Sassuolo-Fiorentina.

ANTE REBIC Gran goal.

BOLOGNA CALCIO Ottima partita.

7

CAGLIARI CALCIO Ha il merito di crederci fino alla fine.

CIRO IMMOBILE Sfata la maledizione del 150° goal.

NAPOLI CALCIO Gioca bene e porta a casa un pareggio tutto sommato meritato.

DAVIDE BALLARDINI Perde, ma la sua squadra tiene bene il campo e alla fine avrebbe pure potuto agguantare un pareggio che non avrebbe demeritato.

6

ATALANTA-JUVENTUS Noi la definiamo partita da 6 politico. Poche occasioni, con squadre che hanno concesso poco. A risolverla un colpo di fortuna per l’Atalanta (e di sfiga per la Juventus), quel tiro di Malinovskyi infatti, senza la deviazione di Alex Sandro, non sarebbe andato da nessuna parte. La partita sarebbe finita 0-0 e tutti i discorsi che da dopo la partita si sentono su Pirlo, sull’assenza di Ronaldo e via dicendo, sarebbero stati diversi.

5

RODRIGO DE PAUL 8 per i goal, 2 per l’espulsione. Media 5.

PARMA CALCIO  Ennesimo vantaggio non gestito. Questo però può essere veramente fatale.

4

GIANLUCA SCAMACCA La combina grossa.

AS ROMA Calo atletico evidente dovuto forse alle fatiche di Coppa.

SPEZIA CALCIO Partita da dimenticare, ma è pur vero che ogni tanto ci sta.

3

KOSTAS MANOLAS Gioca una buona partita, ma alla fine si rivela il solito giargianese e cerca una lite con Hakimi. Perché?

2

SAMIR HANDANOVIC Se lo stesso goal lo avesse preso un qualsiasi portiere  italiano, a quest’ora sarebbe stato lapidato.

La Serie A da zero a dieci-24°giornata

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Ecco puntuali i nostri voti alla ventiquattresima giornata di campionato. C’è  una novità; per la prima volta abbiamo due 10 e per la prima volta non abbiamo il Premio Corazzata Poteomkin, ma gli spunti non mancano.

10

S.S. LAZIO  Bravi! Vittoria meritata, che sfata anche il mito che questa squadra gioca bene in contropiede e fatica a fare la partita. Conte forse ha vinto il duello delle urla, ma quello che contava, l’ha vinto Inzaghi, senza dubbio.

PAULO DYBALA Bravo! Non solo per il goal (non il primo e siamo pronti a scommettere neppure l’ultimo), ma per il gesto al pubblico con cui ha invitato il suddetto a non fischiare. Si può contestare una squadra che da 8 anni vince lo scudetto, che è prima in classifica, che ha un piede in finale di Coppa Italia e che, ad oggi, è in corsa per la Champions? Forse qualche tifoso della Juve avrebbe bisogno di nuovo di un anno di B, delle sfide in provincia, dei pareggi sudati a Rimini, almeno la pianta di ragionare come uno che fa una gara di rutti.

9

GIAN PIERO GASPERINI L’Atalanta è quarta, gioca bene e lui ci mette indubbiamente del suo. Il cambio di Pasalic poi, che entrato da 30 secondi fa un goal da antologia, è sintomo che la fortuna aiuta gli audaci. Lui lo è.

8

DRIES MERTENS Goal da urlo che regala 3 fondamentali punti alla sua squadra.

ROBERTO D’AVERSA Nessuno parla di lui. Lo facciamo noi, rendendogli merito delle ottime cose che lui e i suoi stanno facendo.

7

A.C.F.  FIORENTINA Torna a buoni livelli, regalando bel calcio, certo la Sampdoria fa poco per impedirglielo, perciò attendiamo test più significativi.

FABIO LIVERANI Tre vittorie di fila era un po’ che non si vedevano a Lecce. Complimenti.

DAVIDE NICOLA La strada è giusta, complimenti anche a lui.

ANTE REBIC Da oggetto misterioso a uomo-goal il passo non è stato breve, ma merita elogi per il modo in cui ha attuato (grazie anche a Pioli) questa metamorfosi.

6

ANDREA PETAGNA Non è facile fare il centravanti in una squadra che poche volte ti offre occasione di metterti davanti al portiere. Bene o male lui il suo dovere lo fa, peccato che a farlo è uno dei pochi nella sua squadra.

5

ANTONIO CONTE Continua pure ad urlare, intanto la partita è finita e la Lazio ti ha messo sotto, punto e basta. Ad oggi, negli scontri importanti (Juve all’andata, Barcellona a Milano e con la Lazio ieri) è sempre stato messo sotto nel gioco e nel derby, se Brozovic non sfoggia la perla, non si sa cosa sarebbe successo solo grazie ai suoi schemi.

PAULO FONSECA Peccato perché la Roma all’inizio ci stava piacendo, ma ultimamente sembra tutta un’altra squadra da quella che per un po’ ci ha pure divertito col suo gioco.

F.C. TORINO Perdere a Milano ci sta, ma contro questo Milan almeno impensierire Donnarumma si poteva.

4

U.S. SAMPDORIA Non è questo certo il modo per cercare di risollevarsi. Si può anche perdere, ma almeno giocando.

3

JERDY SCHOUTEN Sciocchezza clamorosa che influenza la partita e inguaia la sua squadra.

2

MAURIZIO COMPAGNONI E LUCA MARCHEGIANI  Ieri sera Ibra fallisce un goal alla maniera di Raducioiu vecchio stampo. Succede. Perché allora, se si fa una telecronaca, non dire: “Ibrahimovic ha fallito una clamorosa occasione”, invece di dire tutt’altro?

1

MILAN BADELJ Farsi espellere per doppia ammonizione quando stai vincendo 3-0 e sei in undici contro dieci è veramente inconcepibile.

0

TIFOSI DELLA JUVE CHE FISCHIANO LA SQUADRA. Come scritto precedentemente, forse hanno bisogno di un bell’anno di B. Forse hanno bisogno di nuovo di Boumsong in difesa, di colpi di mercato alla Felipe Melo, di Iaquinta invece di Ronaldo. Forse, invece di Cuadrado, avrebbero bisogno nuovamente del “Malaca” Martinez. Almeno così i fischi d’insoddisfazione avrebbero più senso (ammesso che ce l’abbiano).