La Serie A da uno a dieci-Settima giornata

Come di consueto, i nostri voti al campionato.

10

AS ROMA Molto bella la maglia con l’omaggio al grande Gigi Proietti.

HENRIKH MKHITARYAN Tripletta (e che tripletta) che regala tre punti alla Roma. L’anima della squadra è stata lui a Marassi, senza discussione

9

SPEZIA CALCIO Bravi!

FELIPE CAICEDO Segnare nel recupero una volta può essere fortuna, due forse anche, quando lo fai diverse volte non è più quello, è semplicemente bravura. Complimenti.

TIZIANO CRUDELI Il colpo di “Ma vai a dormire” rivolto ad Ibra dopo il rigore sbagliato è poesia.

8

PAULO FONSECA Senza l’errore di Verona da parte della sua società, a quest’ora era secondo in classifica, con una squadra che gioca un calcio gradevole.

JUAN CUADRADO Per una questione di principio. Nel primo tempo salta un uomo, ne salta un altro, si propone e riceve palla da Bentancur, fa un cross perfetto in mezzo all’area per Ronaldo che deve solo spingere il pallone in rete. Tutti: “Ah..Ronaldo!” Lui che ha fatto tutto cos’è? Una merda? Lo premiamo noi, per quello che vale.

HIRVING LOZANO Stesso discorso fatto per Cuadrado. Mette sulla testa di Oshimen un pallone da spingere in porta e tutti a dire che Oshimen è un fenomeno, che regala tre punti al Napoli, mentre lui non lo caga nessuno. Lo facciamo noi, per quello che può valere.

MATTIA ZACCAGNI In Milan-Verona incanta per la sua bravura.

7

ANTONIO CONTE Andiamo controcorrente e diciamo che l’Inter a Bergamo ha giocato bene. Se Vidal si mangia un goal clamoroso non è certo colpa sua.

ATALANTA BERGAMASCA Tiene testa all’Inter, pur tra numerose assenze, dimostrando di sapersela giocare. Il goal arriva dopo 26 passaggi consecutivi, roba da Olanda di Cruijff…

AC MILAN Parte male, ma ha il merito di reagire alla grande, dimostrando carattere. Cosa molto positiva se si considera che la squadra rossonera è (ad esclusione del quarantenne Ibra) complessivamente una squadra giovane.

6

F.C. CROTONE Primo punto in trasferta, conquistato tutto sommato con merito.

F.C BOLOGNA  Gioca bene, ma non concretizza, se riesce a farlo meglio, può togliersi soddisfazioni, come l’anno scorso.

5

ANDREA PIRLO Togliere Kulusevski (l’unico che dava velocità ad una squadra che nel secondo tempo di veloce non aveva nulla) per McKennie non ci è sembrata un’idea geniale. Se lo stesso cambio lo avessero fatto Allegri o Sarri sarebbero stati massacrati mediaticamente, come sarebbero stati massacrati se avessero fatto il catenaccio degli ultimi venti minuti (sarebbe questa la novità tattica sventolata da Pirlo e da Andrea Agnelli? Il catenaccio?). Lui lo giustificano dicendo che all’inizio, che deve costruire una squadra (cosa devi costruire che è quasi la stessa dell’anno scorso?) quando la verità è che la benevolenza è dovuta al fatto che è stato scelto da Agnelli in persona. L’avessero scelto Paratici o Marotta a quest’ora era massacrato anche lui mediaticamente. Piantiamola con l’ipocrisia. Fermo restando che non è colpa sua se la difesa si fa infilare al ’94 in maniera puerile e Dybala in questo momento ha la stessa voglia e la stessa grinta di Bobo Vieri nel leggere Cesare Pavese.

4

PARMA-FIORENTINA e SASSUOLO-UDINESE Due partite da prescrivere come sonnifero.

3

TOMMASO AUGELLO Errore clamoroso che segna la partita della sua squadra.

2

PAULO DYBALA Al ’94 non tiene in campo un pallone in una maniera che neppure un centravanti imbolsito di Terza Categoria. Lo avesse fatto Bernardeschi a quest’ora doveva cambiare identità.

1

LEONARDO BONUCCI Ma chi ti credi di essere? Beckenbauer? Ti va bene che attualmente in Italia scarseggiano i difensori. Ai tempi di Baresi, Scirea, Nesta, Cannavaro, tu potevi solo portare da bere a quella gente, quindi hai poco da fare il fenomeno. Poi ricordate gesti arroganti di Baresi o Scirea nei confronti dei compagni? Io no, forse perché, pur essendo campioni inestimabili, erano anche uomini con molto più sale in zucca.