La Champions League (delle italiane) 23/24 da uno a dieci-Prima giornata dei gironi

Ritorna la nostra rubrica concernente le partite delle squadre italiane nella più importante competizione europea per club.

Iniziamo col Milan (8), cui manca purtroppo solo il goal per avere ragione di un Newcastle (5) dominato in lungo e in largo per quasi tutto il match. 8 a Sportiello per la parata nel finale, 1 a Leao per l’improbabile colpo di tacco tentato (tra l’altro con un compagno libero cui passare il pallone): roba da circo Orfei.

Raggiunge uno strameritato pareggio la Lazio (8), che ha giocato meglio dell’Atletico (avvantaggiato da una sfortunata deviazione su un tiro che non sarebbe finito da nessuna parte). Gli spagnoli (6) hanno poi cercato di contenere ed amministrare la gara, ma uno straordinario Provedel (10) prima gli ha negato il raddoppio con una gran parata su Lino e poi si è preso il lusso di siglare il pareggio con una mossa da attaccante puro. 3 ad Immobile per il goal mangiato nel secondo tempo.

Un’Inter opaca (5) pareggia immeritatamente (bisogna riconoscerlo) contro il Real Sociedad (8). Gli spagnoli sono stati autori di una gran partita e il loro torto è stato quello di non chiudere il match. 9 a Sommer per la super-parata con cui evita il 2-0, abbiamo invece una personale domanda a Bastoni (1) riguardo al goal di Brais Mendez: “Ma che minchia hai combinato?”.

Concludiamo con l’unica squadra italiana vincente in questo turno: Il Napoli (7) che domina il match, ma un po’ la seratona di Matheus (9) e un po’ l’imprecisione azzurra, fanno sì che un volenteroso Braga (6) tenga il Napoli sulle corde, tanto che alla fine solo un colpo di fortuna permette agli uomini di Rudi Garcia di portare a casa i tre punti. 8 a Di Lorenzo e a Bangna per i loro due goal.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentunesima giornata

I voti del nostro blog alla trentunesima giornata di campionato.

Il Verona (7) “scalda” la lotta per la salvezza, battendo un Bologna (5) che si sveglia solo nel finale. 9 al delizioso pallonetto di Dominguez, 3 all’errore di Orsolini sotto porta, che poteva valere il 2-2. 9 al “Man of the Match” Verdi.

La Salernitana (9) domina il match col Sassuolo (5), che reagisce timidamente dopo il 2-0, ma che nel complesso dell’incontro si dimostra inferiore ai campani. 8 alla rasoiata di Coulibaly.

Un ottimo Torino (9) sbanca l’Olimpico e porta a casa tre meritati punti contro una Lazio (5) scialba, con poche idee e che subisce molto (forse troppo). 5 a Provedel perché sul bel tiro di Ilic (8) non ci è sembrato impeccabile.

E’ pareggio tra Sampdoria e Spezia, in una bella gara in cui le due compagini liguri si sono affrontate a viso aperto (7 a tutte e due). Forse lo Spezia ha attaccato di più (specie nel secondo tempo), ma alla fine il pareggio ci sta. 8 allo stacco di Amione sul goal dell’ 1-0.

L’Inter (7) soffre nel primo tempo, contro un Empoli (6) ben organizzato, ma che alla fine cede davanti alla superiorità tecnica dei nerazzurri. 9 a Lukaku, senza dubbio “Man of the Martch”.

Un Monza tenace (7) recupera due goal ad una Fiorentina (5) che dopo essersi portata sul 2-0 cede palesemente l’iniziativa ai brianzoli, che vincono meritatamente. Unica nota stonata è l’errore di Colpani sul 2-2 (roba da Luther Blissett dei tempi d’oro), da 3.

Un Udinese che torna simile a quella ammirata ad inizio stagione supera una Cremonese (4) ridotta dai friulani a sparring-partner. Noi diamo 10 all’Udinese per la partita e per i goal dell’ 1-0 e del 3-0. Il primo è una perla di Samardzic, il terzo è frutto di una bellissima azione.

Un Milan “pratico” (6 ai rossoneri) supera un buon Lecce (7) che ha il torto di non concretizzare quanto crea, ma che comunque ha dimostrato personalità, sfidando a viso aperto il Milan, la cui arma in più è stata Leao (9), il “Man of the Match”.

Verniamo al big-match di questa giornata. Il Napoli (6) vince contro la Juve (6) al termine di una partita che sembrava incanalata verso lo 0-0, ma si è accesa negli ultimi venti minuti. I partenopei ormai possono già preparare la festa-scudetto (ormai è questione di poco tempo), grazie al bel goal di Raspadori (9). La Juve invece fa fatica a produrre azioni, concede poco agli azzurri, ma gli è fatale la “dimenticanza” di Raspadori. Il peggiore in campo è comunque l’arbitro Fabbri (4), che insieme ai suoi colleghi del VAR non punisce Gatti per il gesto nei confronti di Kvaratskhelia (gesto da zero) e annulla il goal a Di Maria per un fallo di Milik (ma il polacco tocca prima il pallone).

Infine tre punti importanti per l’Atalanta (7) che supera meritatamente una Roma (5) che forse ha risentito delle fatiche di giovedì in Coppa. 8 asi bei goal di Pasalic e Pellegrini, 2 a Rui Patricio per il grossolano errore sul goal del 3-1.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Quinta giornata

I nostri voti alla quinta giornata di Serie A.

Iniziamo con Fiorentina-Juventus. I toscani (7) raccolgono meno di quanto seminato, dopo una gara dominata in lungo e in largo.  I bianconeri (5) segnano subito, ma poi arretrano e si lasciano sopraffare dai viola, dimostrando parecchi limiti a livello di gioco e dovendo ringraziare un super-Perin (9) se alla fine raccolgono un punto. La scorsa settimana abbiamo dato 10 a Mourinho perché, nella gara con la Juve, ha ammesso di aver pareggiato con culo, dimostrando parecchia onestà. Per lo stesso motivo diamo 2 ad Allegri perché invece di ammettere di aver avuto culo, spara una serie di stronzate da fertilizzare il Sinai.

Il Milan vince (e convince) nel derby contro l’Inter (5, si è svegliata troppo tardi), I rossoneri (7) dominano per gran parte il match, con un Leao (10, due goal e un assist, what else?) inarrestabile e un Giroud (8) che segna poco, ma quando lo fa sceglie sempre un momento decisivo. 9 a Maignan per le parate su Lautaro e Calhanoglu.

Vince con merito il Napoli (8), al termine di una bella gara contro una buona Lazio (7), che non esce certo ridimensionata dalla sconfitta. I partenopei per lunghi tratti sono stati superiori, lo prova anche il fatto che Provedel (8) si è dovuto superare. Kvaratskhelia ancora una volta determinante (8), 8 anche al goal di Zaccagni. 3 all’arbitro Sozza e ai suoi collaboratori (quello su Lazzari è rigore), 3 a Sarri perché l’anno scorso, quando Acerbi a La Spezia segnò due metri in fuorigioco, non fece la sparata che ha fatto ieri.

Un Sassuolo che crea, ma non concretizza (7 agli emiliani) pareggia a Cremona, contro una Cremonese (6) che non è stata a guardare (anche se ha subito parecchio). Tra le occasioni avute dal Sassuolo, spicca la ciofeca di Lopez davanti a Radu (4 al francese).

Bella gara a La Spezia tra Spezia e Bologna (7 a tutte e due le compagini), con due squadre che si sono date battaglia fino all’ultimo. Menzioni per l’implacabile Arnautovic (8) e il gran goal dell’1-1 di Bastoni (9).

Bella gara anche a Verona, dove i padroni di casa (8) ci sono sembrati nuovamente quelli dello scorso anno. La Sampdoria (5) subisce i gialloblù, anche se alla fine per poco non pareggia. Menzioni per Caputo (9, dal nulla inventa un bellissimo goal) e Lazovic perché solo Audero (con una parata da 9) gli impedisce un goal capolavoro (9 comunque per il gesto tecnico).

Un Udinese da 10 strapazza la Roma (4). I friulani dilagano e sono devastanti, mentre i giallorossi dopo un avvio non brutto, si perdono e si lasciano sopraffare. 3 a Karsdorp per la tavanata sul goal di Udogie, 8 a Pereyra per il goal. Come abbiamo già ricordato all’inizio del post, la scorsa settimana, dopo Juve-Roma, abbiamo dato 10 a Mourinho per l’onestà, in quanto aveva riconosciuto di non meritare il punto preso. Oggi gli diamo due dunque, perché dopo aver perso in quel modo, tirare fuori discorsi sull’arbitro è semplicemente patetico.

Una buona Atalanta (7) ha ragione di un Monza (6) che parte bene, ma poi viene sopraffatto dai bergamaschi. 8 a Musso, autore di due belle parate. Menzione anche per il talentino Hojlund (7), bravo a farsi trovare subito pronto.

Bella gara tra Salernitana ed Empoli, con due squadre che meritano 8 per quanto mostrato in campo. 8 anche a Mazzocchi per il goal, sul quale ha anche un po’ di fortuna, ma si sa: la fortuna aiuta gli audaci.

Il Torino (7) vince e si mantiene nelle zone alte della classifica, contro un Lecce (6) che ha comunque cercato di giocare, creando anche delle occasioni. 8 alla combinazione Vojvoda-Vlasic sul goal granata.

La Serie A da tre a dieci-Ventisettesima giornata

I nostri voti alla ventisettesima giornata.

La prima partita è stata Milan-Udinese. Rossoneri sottotono (5), contro un’Udinese coriacea (7), che ha meritato il pareggio. Leao (7) migliore del Milan, anche se il suo goal è tanto dubbio quanto quello del pareggio friulano.

L’Inter gioca una buona partita (7), ma non riesce a fare goal. Tuttavia a noi i nerazzurri non sono spiaciuti, come non c’è spiaciuto il Genoa (7).

Pari tra Salernitana e Bologna, che disputano una buona e avvincente gara (7 a tutte e due le compagini).

La Juventus (6) vince ad Empoli. Il gioco dei bianconeri non entusiasma (non è una novità), come preoccupa il fatto che sul 3-1 non abbiano messo la partita in cassaforte (anzi, se Bonucci non salva sulla linea quel colpo di testa, non si sa come sarebbe finita…), ma i punti sono stati portati a casa. L’Empoli ha giocato una buona partita (7 ai toscani, che forse meritavano di più), ma si sono dovuti arrendere davanti ad un Vlahovic mostruoso (10). Due goal, più uno propiziato da una sua giocata (guardiamo chi e come ha fatto partire l’azione del goal di Kean).

Bellissimo match fra Sassuolo (8) e Fiorentina (7, giacché il primo tempo i viola hanno subito gli emiliani). Due squadre che giocano a calcio, con due allenatori giovani e bravi. Menzione per Traoré e il suo goal (da 10), una magia degna di quella di Mbappé in Psg-Real di Champions.

Colpo grosso del Cagliari (8) a Torino, con Mazzarri che assapora la vendetta dell’ex. I sardi vincono (meritando) contro un Toro che, al netto delle parate di Cragno (9), ci è parso sottotono (5).

Bella e convincente prova del Verona (8), contro un Venezia (5) apparso remissivo.  Menzione per il “Man of the Match” Simeone (9), la cui tripletta è comunque frutto del gioco corale veronese.

La Roma ottiene in Zona-Cesarini una meritata vittoria. I giallorossi (8) dominano, specialmente dopo l’uscita di Amian, autore di un’ingenuità clamorosa (da 3). Possono raccontarci ciò che vogliono, ma quello è fallo tattico e dunque passibile di ammonizione. Se uno è già ammonito l’espulsione non fa dunque una grinza. 8 all’arbitro Fabbri, checché ne dica Tiago Motta (su di lui ci soffermeremo dopo). Lo Spezia (6) ha cercato di resistere fin che ha potuto, grazie ad un po’ di fortuna e ad un ottimo Provedel (9).

Se una romana ha vinto in Zona-Cesarini, l’altra invece ha perso. La Lazio perde contro il Napoli, ma forse senza meritarlo, per la prova offerta. 7 ai biancazzurri, che hanno semplicemente il torto di non concretizzare quanto creato. 7 anche ad un Napoli coriaceo, che ora si trova in testa alla classifica. 9 ad Insigne, Pedro e Fabian Ruiz per i goal.

Concludiamo con l’Atalanta (9), che è tornata l’Atalanta che abbiamo ammirato nelle ultime stagioni, riducendo la Sampdoria (5) al semplice ruolo di sparring-partner. 9 a Miranchuck per il goal.

Inoltre

Tre come il suo storico numero di maglia a Paolo Maldini. Non ci sono piaciute le sue dichiarazioni nel dopo Milan-Udinese. Anche il goal di Leao era dubbio (si vede una spinta sull’avversario), dunque come ha accettato quello deve accettare il goal dell’Udinese, punto e basta.

Tre pure a Thiago Motta. L’espulsione è un’ingenuità del suo giocatore, non certo dell’arbitro, se la prendesse col primo quindi. Poi, onestamente:  contestare il rigore fischiato alla Roma è cabaret.

La Serie A da uno a dieci-Ventiduesima giornata

I nostri voti alla ventiduesima giornata di campionato.

Cominciamo con Sampdoria-Torino. I granata (9) vincono e convincono, giocando bel calcio e meritando il successo. Bravi tutti, ma noi vogliamo dare una menzione a Juric (9), che sta forgiando una squadra compatta, gagliarda e che non rinuncia a giocare a calcio. L’artefice delle ultime due vittorie del Toro per noi è lui. Sampdoria in discesa (5), dopo il goal ci è sembrata adagiarsi. Alla fine poteva cogliere il pareggio, ma onestamente, analizzando soprattutto le occasioni, sarebbe stato troppo. Il fatto che tra i blucerchiati meriti una menzione il portiere (Falcone:8), è indicativo. Perdi e il giocatore che ha fatto più bella figura è il portiere, vuol dire che qualcosa non va.

Passeggia la Lazio (8) a Salerno, contro una Salernitana (5) remissiva (anche troppo). Menzione per la doppietta di Immobile (8), ma soprattutto per l’assist di tacco di Milinkovic-Savic sul primo goal, alta scuola (10).

Sulla Juve ormai ci ripetiamo: vince ma non brilla (6). Tre punti li fa (e certamente questo conta), ma i bianconeri sono ancora apparsi lenti. 8 a De Sciglio, autore al suo ingresso di tre cross uno più bello dell’altro, alla faccia dei suoi contestatori e 7 a Weston McKennie, oseremmo dire la punta più insidiosa della Juve in questo momento grazie ai suoi inserimenti. L’Udinese (6, bisogna anche considerare le diverse assenze) non ha fatto molto, ma ha cercato come poteva di impensierire la Juventus.

Girandola di emozioni a Reggio Emilia, dove il Verona (8) passa vincendo e convincendo. Il Sassuolo (5, è vero che non si da per vinto, ma quando prendi quattro goal in casa qualcosa funziona). Menzione per Barak (9), “Man of the match”.

Bella partita tra Venezia ed Empoli (7 a tutte e due), che prendono un punto a testa (risultato giusto). Menzione per Nani (7) che appena arrivato offre subito un assist-goal per Okereke.

Vince ma non convince la Roma (6), vincitrice grazie ad un rigore (giusto, per carità) generato da un’ingenuità avversaria e da un provvidenziale Rui Patricio (9), autore di una gran parata su Joao Pedro.

Girandola di emozioni pure a Bergamo, dove tra goal divorati, parate ottime (9 sia per Musso che per Handanovic) e giocate di ottima fattura (per esempio il tacco di Barella, da 9, per Darmian), si è visto due squadre che giocano a calcio (8 a tutte e due).

La notiziona della giornata è senza dubbio il tonfo casalingo del Milan, a cui però diamo 6. La sua partita l’ha giocata, senza l’incredibile topica dell’arbitro Serra (1, ma come si fa?) e un super-Provedel (9), si farebbero altri discorsi. 8 allo Spezia per averci creduto fino alla fine.

8 al Napoli che a Bologna vince, grazie soprattutto ad un Lozano decisivo (8). 6 al Bologna perché dopo tutto, la sua partita l’ha fatta.

9 alla Fiorentina che stravince e convince.  Il Genoa (2) si commenta nel risultato finale: 6-0. 10 a Biraghi perché due goal su punizione nella medesima partita sono qualcosa di incredibile.

Inoltre

5 a Dybala per l’esultanza e soprattutto per la giustificazione patetica (“Cercavo un amico in tribuna”).

2 a Vlahovic per il tentato cucchiaio a Sirigu. Sei forte, ma non è questa la maniera per dimostrarlo, cercando (non riuscendoci) di prendere in giro il portiere avversario.

La Serie A da uno a dieci-Tredicesima giornata

Ecco i nostri voti alla tredicesima giornata di campionato.

10

HAKAN CALHANOGLU e RAFAEL LEAO Confezionano il goal più veloce della storia del campionato e stabiliscono un record. Complimenti.

9

GIANPIERO GASPERINI E’ lui il vincitore di Atalanta-Roma, senza se e senza ma. La squadra sfodera una prestazione in cui dimostra di stare con lui e non col Papu.

STEFANO PIOLI Ibra o non Ibra, il Milan è primo in classifica con merito. Un po’ di questo merito è senza dubbio ascrivibile a lui e al suo ottimo lavoro.

FILIPPO TRAMONTANA Quando al goal di Hakimi ha intonato “A chi” di Fausto Leali modificandola in “Aaaaa… Hakimiiii” abbiamo riso per due minuti di fila. Comico senza sapere di esserlo.

8

FC JUVENTUS D’accordo, il Parma non sarà il Bayern Monaco, ma la sua è stata indubbiamente una prova convincente. Per la verità anche con l’Atalanta ci era piaciuta. Occasioni ne aveva create, ma aveva pagato la scarsa vena di Ronaldo e Morata. Che Pirlo stia trovando l’equilibrio necessario? Lo scopriremo solo vivendo, come diceva Battisti.

GIANLUIGI BUFFON La Juve dilaga, ma se lo fa è anche perché lui compie due parate decisive, dimostrando che è ancora presto per fare domanda all’INPS. Chapeau.

BENEVENTO CALCIO Avanti così! Bravi i calciatori e bravo Filippo Inzaghi.

CHARALAMPOS LYKOGIANNIS  Gran goal!

JOSIP ILICIC Bentornato!

SS LAZIO Bella prova di squadra.

7

FABIO QUAGLIARELLA Anche se parte dalla panchina, non rinuncia al suo vizio, quello del goal. Complimenti.

FC BOLOGNA Se perdeva era un’ingiustizia per come ha giocato la squadra.

ROBERTO SORIANO Sesto goal in campionato. Non male per un centrocampista che meriterebbe più considerazione. Ah, già, dimenticavamo, è italiano….

6

INTER Conquista la vittoria senza infamia e senza lode. Non entusiasma, ma porta a casa tre punti e tanto basta.

5

PARMA CALCIO Va bene, la Juve è più forte e se è in serata diventa dura per le squadre piccole, non vi è dubbio. Certo che se però Kulusevski lo lasci solo in area, diventa ancora più dura.

IVAN PROVEDEL Grave incertezza sul goal di Hakimi.

NAPOLI CALCIO Le assenze hanno avuto un peso, ma fa riflettere che con Milan, Inter, Sassuolo e Lazio non abbia raccolto lo straccio di un punto.

4

AS ROMA Va a Napoli e prende quattro goal, va  a Bergamo pure,  più attenzione in fase difensiva?

3

FC TORINO Prova incolore. Se Da Costa non si butta il pallone in porta da solo, il goal il Toro deve ancora segnarlo adesso. Non ci può e non ci deve pensare sempre Belotti.

2

GENOA 1893 Ma si, cambiamo di allenatore, ne hanno giusto cambiati pochi…

1

UGO CONTI Se non fosse che è  amico di Abatantuono manco nel teatrino dell’Asilo lo farebbero  recitare uno così, perciò è inutile che sfoggi la sua irritante prosopopea.  A parte questo, contro la Juve il Crotone e il Benevento hanno giocato bene pareggiando meritatamente, così come il Verona. Il Torino nel derby  ha perso al ’90 (sbagliando contropiedi che potevano portarlo sul 2-0) e lui cosa tira fuori durante Diretta Stadio su 7Gold?  “Le squadre piccole contro la Juve giocano tutte male”. Ci fosse stato il suo amico Diego gli avrebbe detto: “Ugo Contooo….Prrrrrrrrr”.