La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!

 

 

La Serie A da zero a dieci-Ventunesima giornata

I nostri voti alla ventunesima giornata.

Iniziamo da Venezia-Milan, con i rossoneri (9, partita dominata) che dimostrano ancora una volta che il loro piazzamento in classifica non è casuale. I veneti (5) non sono riusciti ad opporre resistenza alla furia milanista. Sugli scudi Hernandez (9), per la prestazione e per la doppietta.

Goleada del Sassuolo (9) in casa dell’Empoli (5), che fronteggia fin che può gli emiliani, ma l’espulsione di Viti (4, che ingenuità!) fa cascare il palco. Menzione per Raspadori (9) e la sua doppietta (in particolare di ottima fattura il primo goal).

L’Atalanta torna a fare l’Atalanta che abbiamo ammirato negli ultimi anni e prende 10, mostrando grande calcio ad Udine. L’Udinese (3, va bene, l’Atalanta è forte, ma poteva fare di più certamente, considerando che all’andata, a Bergamo, bloccò la Gasperini-band sull’1-1). 9 a Muriel per i goal e per la prestazione.

Vittoria del Napoli sulla Sampdoria, con gli azzurri (8), che raccolgono tre meritati punti. 5 ai blucerchiati, alo netto delle assenze comunque poco incisivi. 10 a Petagna per aver fatto un super goal.

Tre punti meritati pure per lo Spezia (9, ottima partita) e per l’azione che ha portato Bastoni al goal. 5 al Genoa, che perde meritatamente e che di mostra di aver ancora parecchi problemi, che Sheva (5 pure a lui), non è ancora riuscito a risolvere.

Vittoria rocambolesca della Juventus, che nel giro di pochi minuti ribalta il risultato e porta a casa tre punti insperati. Diamo 7 ai bianconeri, media tra il 5 dei primi settanta minuti e il 9 degli ultimi venti. 9 a Szczesny, ancora una volta decisivo in barba a quelli che volevano metterlo in galera ad inizio campionato e 7 a De Sciglio, non solo per il goal, ma perché in campo non ci sembra lesinare impegno. Inoltre domandiamo, ai tifosi che lo criticano di continuo e lo sbeffeggiano: Alex Sandro ha dimostrato di essere tanto migliore di lui ultimamente? 5 alla Roma invece, giacché certe partite vanno messe in cassaforte e lei non l’ha fatto. 9 a Pellegrini e Dybala per i due goal.

Vittoria che è oro colato per la Salernitana (8), che vince meritatamente a Verona. Gialloblù sottotono (5), ma ci può stare dal momento che stanno disputando un buonissimo campionato. 9 a Castanos per il goal, 0 a Ilic per l’espulsione rimediata in una maniera da peggiore dei tamarri.

L’Inter vince contro la Lazio e gli diamo 8, dal momento che dimostra continuità di risultati. 6 ai laziali invece, perché non rinunciano a giocare la partita, ma si vede che manca ancora loro qualcosa per stare al passo con squadre come l’Inter. 9 a Bastoni e 8 a Skriniar per i due goal, 4 ad Handanovic per l’uscita “Ad Minchiam” su Immobile.

Dilaga il Torino (10, partita perfetta) contro la Fiorentina (4, è scesa in campo? Anche qui però, vale il discorso fatto per il Verona, col torneo che stanno disputando i viola, non vanno crocifissi se sbagliano una partita). Menzione per Brekalo (8) e Callejon (3, che retropassaggio ha fatto?).

Finiamo con Cagliari-Bologna. Vittoria sudata dei sardi (6), ma forse non meritata alla luce di quanto visto. Il Bologna infatti, per quanto prodotto, se avesse raggiunto il pareggio non sarebbe stato certo scandaloso. 9 ad Orsolini per il goal, 4 a Skorupski perché sul goal di Pereiro poteva fare di più.

La Serie A da zero a dieci-Diciassettesima giornata

I nostri voti alla diciassettesima giornata.

10

GIACOMO FERRI A Diretta Stadio, col suo immancabile giubbotto alla Fonzie,  prima della partita dichiara: ”Vince il Milan 2-0”. L’ha detto per “gufare”? Forse, ma ci ha azzeccato in pieno. Già che c’è,  ci dia qualche numero del lotto…

FILIPPO TRAMONTANA e PAOLO MARCELLO  Il “Ma che cazzo fa” del tifoso interista rivolto a Vidal, esclamato senza sapere di essere in onda e la faccia del conduttore, che invece sapeva di esserlo, sono cabaret…

9

FABIO MARESCA E I SUOI COLLABORATORI Ecco come si deve usare il VAR! Sbagliare si può sbagliare, sbaglia i rigori Ronaldo, perché non può sbagliare un fischio un arbitro? Col VAR però gli errori si possono correggere e bravi sono stati gli arbitri di Milan-Toro in questo senso. Speriamo che Irrati abbia guardato e imparato, dopo che mercoledì ha cercato di rovinare in tutti i modi Milan-Juve.

ATALANTA BERGAMASCA Ennesimo show. Parlare di scudetto forse è esagerato, ma di zona Champions, rimanendo su questi standard, assolutamente no.

LUIS MURIEL Gran goal.

FRANCESCO GRAZIANI Quando si è messo a parlar francese durante XXL ci ha fatto venire in mente Totò e Peppino col loro mitico “Noio volevam savoir”… Spettacolo, anche qui cabaret involontario.

DANILO Goal alla Carlos Alberto, assist al bacio per Ronaldo. E’ lui il “Man of the match” di Juventus-Sassuolo.

8

AC MILAN Dopo la sconfitta (a testa alta) contro la Juve riprende il suo cammino. Bella l’azione del primo goal, che dimostra che questa squadra gioca a calcio.

JOSIP  ILICIC Is back.

ALEX MERET Torna titolare e si dimostra decisivo per la vittoria della propria squadra.

FEDERICO DI MARCO Ci ha preso gusto! Regala un altro goal alla sua squadra con un‘ottima giocata. Avanti così e crediamo che anche Mancini non sarà indifferente.

7

DAVIDE BALLARDINI Diamogli atto che dal suo arrivo (ma sarebbe meglio dire ritorno) nella città della Lanterna, il Genoa sembra un’altra squadra.

SASSUOLO CALCIO Perde ma non sfigura, dimostrando di essere una squadra organizzata egregiamente. Con un uomo in meno tiene testa alla Juve, calando solo nel finale. Solida realtà.

SS LAZIO Tre punti importanti e meritati. Ottima azione sul secondo goal.

AS ROMA Fatica, ma nonostante tutto tiene testa all’Inter dimostrando di poter stare nella posizione in cui è.

SPEZIA CALCIO Tre punti importanti, che premiano una squadra che ha delle lacune, ma non rinuncia di cercare a giocare a calcio.

6

ACF FIORENTINA Vittoria che sa di brodino, ma i problemi restano.

NAPOLI CALCIO Vince ma non convince.

EUSEBIO DI FRANCESCO 6 di stima, perché non è certo colpa sua se Joao Pedro tira un rigore “Ad minchiam”.

F.C JUVENTUS Vince, ma giocare bene è altra cosa. La premiano le individualità (tra cui quella sorprendente di Danilo) e l’ingenuità di Obiang che gli permette di giocare in superiorità numerica  più di metà gara, ma contro l’Inter servirà di più.

5

AC TORINO Col Milan a S. Siro si può anche perdere, ma almeno non essere così arrendevoli…

4

PEDRO OBIANG La sua grave ingenuità inguaia la sua squadra, che fino a quel momento si stava comportando benissimo, dimostrandosi non inferiore alla Juve.

3

JERDY SCHOUTEN La combina grossa spalancando la via per il goal a Destro.

AMIR RAHMANI Stesso discorso fatto per Schouten, la differenza è che lui spalanca la via per il goal a Lasagna.

2

ARTURO VIDAL L’Inter ha investito tanto su di lui e per tutta risposta Vidal fa un errore fantozziano dal dischetto del rigore (tra l’altro quest’anno ne ha già commessi diversi di errori così). Non ci siamo.

1

MILAN SKRINIAR La sceneggiata sul goal del pareggio, per cercare di convincere invano l’arbitro ad annullare goal è una pagliacciata vergognosa, diremmo quasi da squalifica con la prova televisiva. Indecente.

0

ANTONIO CONTE E I SUOI SEGUACI Ci risiamo. Antonio  non vince e comincia a piangere, a lamentarsi. Meglio di niente tira fuori che gli hanno preso solo Hakimi. Vidal l’anno scorso dove giocava? Chi l’ha voluto? Eriksen era il trequartista del Totenham finalista di Champions, è tornato Perisic (non proprio l’ultimo), perché fa così e perché nessuno gli fa notare che deve smetterla? Allegri alla Juve ha vinto cinque anni di fila e per cinque anni gli sono piovute critiche addosso nonostante vincesse. Conte può dire ciò che vuole e di fronte a sé trova sempre zerbini. Basta, è un grande allenatore, l’ha dimostrato, pensi di più  a  ciò che sa fare bene (allenare) e a parlare meno.

La Serie A da zero a dieci-27°giornata

Torna il campionato e tornano i nostri voti, cambierà solo la forma  in cui li esprimeremo, ci auguriamo che i nostri pochi lettori la apprezzino.

Vi preannunciamo, visto alcuni goal decisamente spettacolari, che  ci sono vari 10 legati ad essi.

Cominciamo con Lunedì 22.

Bella prova del Milan (8), che a Lecce esprime un bel gioco, merito anche di Pioli (9, media tra 8 per la partita e 10 per la pazienza e la signorilità: non è facile allenare quando la tua società fa quasi finta di non conoscerti).

Fiorentina-Brescia è partita da 6 politico ad entrambe le squadre, ha fatto piacere rivedere Ribery  (7) e alcuni lampi della sua classe. Caceres (3) non rinuncia a lampi di tamarreide che già alla Juve (fuori dal campo) lo avevano reso famoso.

Buona Juventus (da 7)  a Bologna. Sarri (7 pure a lui) ha il pregio di azzeccare le mosse, alla faccia dei gufi che lo volevano già via da Torino. Bernardeschi  (8, solo la sfortuna gli impedisce di realizzare un eurogoal che avrebbe meritato, per la buonissima prestazione) dal primo minuto e un Rabiot (6) non straordinario, ma finalmente  determinato, si rivelano mosse efficaci. Avevamo lasciato il campionato con Dybala autore di una perla, lo ritroviamo con la “Joya” autore di una nuova perla (da 10). Dopo l’annata scorsa, disputata al di sotto delle sue capacità, Paolino è ritornato determinante per la Juve, in alcune partite (ieri sera una di queste) addirittura più di Sua Maestà CR7 (6, non è ancora lui, ma qualcosa in più si è visto). Diamo 2 a Danilo invece, perché entrare in una partita che ha quasi più nulla da dire e farsi sbattere fuori, è roba da tamarri in discoteca. 1 al dirigente Fabbris, perché, lo scrivemmo anche di Padelli in occasione di Juve-Inter, farsi espellere dalla panchina è inconcepibile. A maggior ragione, protestare con lo stadio vuoto, in cui se protesti lo sentono subito. Il Bologna (6) fa quel che può, mettendoci impegno, ma contro il muro bianconero di ieri sera non era certo facile.

Martedì 23

La cura-Gattuso  continua a funzionare per il Napoli (7), che vince anche a Verona (6, sconfitto, ma non certo  autore di una prova incolore), mentre la Spal (5) continua a gettare al vento le poche occasioni che ha ancora di salvare il salvabile. Era tutta colpa di Semplici? Naturalmente no, lo dicono i fatti. Il Cagliari riagguanta la vittoria, ma Zenga non è che abbia fatto l’uovo con due rossi, ha avuto semplicemente un po’ di fortuna, contro un avversario non irresistibile che con Cerri e Petagna (4 a tutti e due) ha fallito un’occasione che Egidio Calloni levati, perciò è 6. Bene Simeone (7), due goal in due partite e vai col tango.

Rialza la testa il Toro (6) grazie al ritorno al goal di Belotti (7), la cui lucidità in zona-goal serve come il pane a questa squadra, ma i problemi non sono finiti giacché ieri il migliore in campo è stato Sirigu (9), autore dell’ennesima grande prestazione, con la quale  dimostra ancora una volta di non essere inferiore  a Donnarumma.  L’Udinese perde ma merita 7 per la partita disputata. Benissimo il Parma di D’Aversa (9), allenatore sottovalutato, ma che sta facendo un ottimo lavoro, se si fosse chiamato D’Aversinho o D’Aversola  sarebbe certamente più considerato. Cornelius (9) realizza una tripletta (e che tripletta!) e inoltre Kulusevski (7)  si dimostra pronto per la Juventus.

Enrico Preziosi (2) (lo abbiamo già scritto anche in altre occasioni)  con la sua mania di esonerare continuamente allenatori, dovrebbe farsi delle domande.

Mercoledì 24

L’Inter (6) perde due punti importanti. Le occasioni le crea, certo se ne fallisci una come quella di Gagliardini (1 perché un goal così non si può sbagliare in Serie A, punto e basta. Eto’o ne sbagliò uno simile, è vero, ma non fa niente, avremmo dato 1 anche a lui) e insieme ci unisci  ingenuità difensive (di cui Conte, 6 pure a lui, non è certo responsabile), questi sono i risultati.

Una menzione per Skriniar (Zero). Si fa espellere, bestemmia, insulta l’arbitro, già che c’era poteva anche regalarci un bel rutto…

Nel Sassuolo (7) segna ancora il sottovalutato “Sergio” Caputo (8), che se si chiamasse Caputovic a quest’ora godrebbe di più considerazione.

Atalanta-Lazio è uno spot per il calcio. Diamo 9 ai bergamaschi  (che continuano a farci vedere grande calcio) e 8 ai laziali che forse, nel secondo tempo, sono stati colti dalla celebre “paura di vincere”.

10 a Milinkovic-Savic e Malinowskyi per i due goal.

Infine 6 alla Roma, la vittoria con la Sampdoria è un brodino. Il passaggio di Diawara a Gabbiadini è illuminante (4), peccato che Manolo indossasse una maglia diversa. 9 invece a Dzeko per i goal (specie il primo).

PREMIO SPECIALE

PREMIO O’ZAPPATORE Ad Antonio Conte perché contro il Sassuolo, con il suo atteggiamento, ci ha ricordato Mario Merola nella famosa sceneggiata.

 

La Serie A da zero a dieci-16°giornata

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I nostri voti relativi alla sedicesima giornata di campionato.

10

TRIO DELLE MERAVIGLIE BIANCONERO Per un’ora la Juve sfodera grande calcio e lo fa soprattutto grazie ai “Tre Tenori” dell’attacco bianconero. D’accordo, l’Udinese non è il Liverpool, ma se Dybala ed Higuain mostreranno costanza nel tornare indietro a prendersi i palloni (ieri abbiamo visto Dybala tornare addirittura al limite della propria area di rigore, cosa che l’anno scorso non vedevamo), questo modulo merita assolutamente di essere riproposto.

9

GERVINHO Praticamente ipnotizza da solo la difesa del Napoli.

RODRIGO PALACIO Gallina vecchia fa buon brodo. Il movimento sul goal dell’1-0 è da antologia, per come sa trovarsi al posto giusto al momento giusto.

DUSAN VLAHOVIC Che goal ragazzi!

8

S.S.LAZIO Soffre, ma vince nel recupero una partita non facile, dimostrando di avere la forza (e anche i ricambi, come Calcedo) per ribaltare le partite.

MANOLO GABBIADINI  Trova un goal di ottima fattura, che vale tre punti d’oro.

ROBERTO D’AVERSA Zitto zitto, senza sbraitare, fare il fenomeno, sta accumulando punti e sta esaltando le qualità di Gervinho e Kulusevsky (quest’ultimo poi, nessuno sapeva chi fosse e lui lo sta valorizzando alla grande).

EUGENIO CORINI Il suo Brescia sembra ingranare, segno che prima di esonerare un allenatore i Presidenti dovrebbero contare fino a cento.

7

PAULO FONSECA Altri tre punti e altra prestazione convincente della sua squadra.

GIAN PIERO GASPERINI Chi pensava ad un Atalanta ancora presa nei festeggiamenti dello storico traguardo Champions, nel vedere la prova di Bologna si sarà ricreduto. Perché i nerazzurri, pur perdendo, hanno giocato a calcio. Se poi gli attaccanti non concretizzano, che colpe ne ha l’allenatore?

6

ANDREA PETAGNA Di stima, perché dopo due rigori calciati “Ad Minchiam” che sono costati punti alla sua squadra, ha avuto coraggio a ripresentarsi sul dischetto (siamo certi che, quando lo hanno visto prendere il pallone in mano per posizionarlo, parecchi tifosi della SPAL si sono toccati le parti intime).

AC MILAN Nel giorno dei 120 anni di vita non riesce a portare a casa una vittoria, ma stavolta la avrebbe veramente meritata.

5

ENRICO PREZIOSI E’ ancora colpa di Andreazzoli?

ROMELU LUKAKU Come per la sfida col Barcellona di Champions, ha sulla coscienza un goal fallito che avrebbe probabilmente chiuso la partita.

MILAN SKRINIAR Pare che a mezzanotte fosse ancora sul terreno di gioco a cercare di fermare Vlahovic e a cercare di fargli fallo.

4

WALTER MAZZARRI Vinci tre a zero, ti fai rimontare e dai la colpa all’arbitro? La colpa è tua, che sei solo chiacchiere e distintivo.

3

KALIDOU KOULIBALY L’errore sul primo goal è la fotografia del momento del Napoli. Se pure lui, che nel suo ruolo è indiscutibilmente uno dei migliori al mondo, commette simili castronerie, vuol dire che la situazione è veramente difficile. Auguri a Gattuso, ma non sarà facile.

2

MARIO BALOTELLI E FABIO LIVERANI Danno vita ad una disfida al pari di quelle fra tamarri in discoteca. Ne facevamo a meno.

1

ANTONIO CONTE, IVAN ZAZZARONI, ITALO CUCCI  Telefonatevi a casa e non rompete le balle a noi.

0

CRISTIAN ROMERO Il pugno in faccia a Quagliarella non è sport, è immondizia.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Va al Presidente del Cagliari Tommaso Giulini. Si lamenta del recupero. A parte il fatto che la sua squadra deve fare un po’ di mea culpa per aver sprecato  due o tre contropiedi d’oro, che avrebbero dato un altro esito al match, però quando Cerri ha segnato al ’96 contro la Sampdoria non si è lamentato del recupero. Come mai? Di imparare a perdere non se ne parla proprio…

PREMIO BRINDIAMO ALLA SFIGA Lo vince Rafael Leao, per i due legni colpiti.