DEDICATO

 

 

 

 

 

 

Scoraggiamento, disperazione, stanchezza,

disattenzione, apatia, fame, dolore, grida, tristezza, stress …

non sono altro che sintomi di malattia.

Non siamo nessuno.

Non fraintendetemi, non criticherò i professionisti di questo.

A quelli con un titolo.

Cercano di curare davvero I malati.

Quello che dico, ciò di cui mi pento

e quello che penso è di molti altri che si lamentano,

riguarda la nota opinione popolare che se uno non si sente euforico,

se si sente triste e solo, se preferisce ascoltare i discorsi,

se ti annoi mortalmente, se ti esaurisce

che nessuno vuole vedere cosa sta succedendo

in questa società malata e ipocrita …

qualcosa deve essere sbagliato nella sua testa.

O nella sua anima.

E no, succede che a volte di sentirsi tristi, avere paura,

reinventarsi, creare di nuovo ogni vecchio e vecchio gesto,

lasciarsi trasportare da emozioni che non si vogliono nascondere,

immergersi in un caleidoscopio di sensazioni.

A volte il dolore, quel dolore senza etichetta o posizione,

è un punto di partenza, un dolore carico di futuro.

Non un sintomo, non una malattia, non una rarità.

E io con tanti rivendichiamo il diritto a quel dolore,

per mostrarci le ragioni che lo causano.

Non rinunciare alla paura, alla tristezza, all’angoscia, all’urlo.

Perché ogni giorno, a questo ritmo, sarà un crimine.

E non c’è crimine più grande del silenzio che nasconde

la verità di ciò che ci accade.

Non esiste crimine maggiore delle tattiche di struzzo..

Dedicato..

 

 

 

@

 

 

 

 

 

A

DEDICATOultima modifica: 2022-08-17T12:55:39+02:00da sessoastralepassione
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