#testroad Una gita a Bologna ‘la Dotta’ e ‘la Grassa’ in autunno ci sta anche con il pick-up

#testdrive : Con la Great Wall Steed 6 ci infiliamo tra i vicoli del capoluogo Emiliano

Ma prima un salto a FICO di Farinetti per un giro d’Italia del gusto, non virtuale

A fine autunno, una città da visitare? In che giorno? Dipende se vi piace l’atmosfera festosa, la vita serale e la buona cucina, potrebbe essere Bologna. ‘La Dotta’ e ‘la Grassa’. Infatti alla sera si popola di studenti. Ma anche di coppie, e amici che vogliono condividere la buona tavola, una buona birra bevuta in compagnia, un buon vino per stare assieme, magari ascoltando la musica giovane e serale. Ma lo vediamo dopo. Prima facciamo un giro d’Italia dei sapori.

Siamo a FICO Eataly Word, dove si tiene stavolta la riunione semestrale dei vertici della stampa agricola e agroalimentare italiana.

Dopo il congresso, visitiamo il villaggio del gusto che Farinetti ha ideato in una sorta di fiera dei sapori, con allestimenti studiati per le visite guidate e l’approfondimento delle carature italiane, adatti a ogni età. E che consente, anche in un pomeriggio se ci si deve accontentare di un tempo più ristretto, di percorrere l’Italia e le sue eccellenze in diverse centinaia di metri di esposizione. Cominciamo giocando in casa, e partiamo con la mortadella accompagnata dall’aceto balsamico. Assieme a un rosso brioso e leggermente frizzante, il Lambrusco di Sorbara. Poche decine di metri e ci imbattiamo nella pregiata confetteria di Sulmona, che ci prepara i confetti sul momento, in quella che all’apparenza sembra una piccola betoniera. Ma se ci si avvicina sforna un profumo di zucchero cotto, mandorle e gli ingredienti con i quali viene realizzato ciascun confetto, che ci fa inebriare. Ovviamente ci ritorniamo più tardi per l’assaggio. Perché ora siamo arrivati al Parmigiano reggiano. Anche in questo caso, qualche goccia di aceto balsamico di Modena, la città della Ferrari, e di altri marchi di auto sportive prestigiose, impreziosisce l’assaggio. Abbinato a… non è la stessa regione, ma troviamo il pane di Altamura, sempre fragrante. E il vino? Azzardiamo un po’ e troviamo il Lazio, con il Trebbiano. Ecco un caseificio ovi-caprino toscano. Qui ci vuole un vino adatto, un Rosso di Montepulciano. Non siamo ancora sazi? La pizzeria è napoletana e sforma la vera Margherita. La assaggiamo con una birra dei numerosi birrifici artigiani che ormai costellano l’intera Penisola. Più avanti la porchetta con i vini del Lazio, i gelati da gran premio, e tanti vini, dalla FAlanghian del Sannio, al Greco di Tufo, Fiano d’Avellino, Primitivo di Manduria, Nero d’Avola, Passito di Pantelleria, ma anche il friulani Ramandolo anche passito, il Friulano, già Tocai, il Refosco dal Peduncolo rosso. Per passare al Piemonte con La Barbera, il Nebbiolo, il lombardo Franciacorta, il veneto Soave, il trentino Pinot nero, il sardo Cannonau, ma anche i vini di nicchia, come Furore dal golfo di Sorrento. E sapori autentici e identitari, come il Pecorino di Pienza. O la possibilità di assaggiare i bolliti, emiliani e piemontesi. Sempre con moderazione perché ci attende la serata emiliana. E l’auto? A già. Un piccolo problema.

Si fa sera e vorremmo andare il più vicino possibile al centro di Bologna, per ammirare le torri Garisenda e Asinelli, Piazza Maggiore,

la Piazza Grande di Lucio Dalla, il dedalo di strade porticate che la sera pullula di vita. Vabbè, direte, ma il problema dove sta? Sta nel fatto che i sensi unici e i divieti cambiano, ed è da qualche anno che non andiamo a Bologna. Quindi possono essere cambiate parecchie cose. Il problema non secondario, è che siamo venuti qui con la Great Wall Steed 6: un pick-up di 5 m e 40 cm. Comunque, ormai ci proviamo. Attivo il navigatore, quello della nostra fedele compagna a quattro ruote motrici è sicuramente efficiente ma non è detto sia aggiornato, e mi ‘tuffo’ verso il cuore della città. E in effetti finisco per arrivare in un quartiere, quello centrale vicino alla Casa municipale, dove il segnale del cellulare viene forse confuso da altre antenne di telecomunicazioni. E la frittata e fatta. O forse non ancora.

Infatti, la Steed 6 si lascia manovrare docilmente.

E anche quando si tratta di fare inversione tra i vicoli, anche con l’aiuto della telecamera proiettata sul grande e nitido display da 8’ centrale a led, che ci mostra le linee guida e cosa rischieremmo di impattare, non sembra davvero di essere a bordo di un veicolo così importante. Ad aiutarci anche tre sensori di parcheggio posti nel retrotreno. Sarà per l’ardire delle manovre e del percorso prescelto, sarà perché è aggressiva con il colore grigio acciaio e il roll bar nero così come i cerchi, la griglia anteriore importante e cromata, ma molti dei passanti, di ogni età, la guardavano incuriositi. Per quanto riguarda i km percorsi, qualche centinaio all’andata e qualche centinaio al ritorno, non dimentichiamo che ci siamo spostati a GPL, non a benzina.

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E la differenza di rendimento, tra benzina e GPL, con il motore Mitsubishi 2378, da 120 CV e il cambio manuale a sei marce, non si fa notare. Nel frattempo troviamo un parcheggio. Sì, ci sta dentro anche lei. Siamo proprio in centro. Così andiamo all’Osteria Al Cappello Rosso, per assaggiare i sapori più genuini della Bologna ‘la Grassa’. Che, però, ci vengono proposti con un taglio salutistico, genuino e moderno. Gli insaccati, i tortellini in brodo, le lasagne, la tigella con i formaggi. Rigorosamente a Lambrusco. Ora è tempo di rientrare. Un paio d’ore di autostrada e saremo a casa. Accompagnati dalla musica che l’impianto della Steed 6 ci propone. Ci consente anche di guardare lontano, anche in autostrada, con i fari alogeni ad alta intensità. Che di giorno sono sostituiti dalle luci a led. Mentre anche le luci posteriori sono potenziate. Azioniamo il cruise control da una delle quattro razze del volante in pelle che raccolgono diversi comandi e rientriamo con il confort di un’auto normale.

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#testroad Una gita a Bologna ‘la Dotta’ e ‘la Grassa’ in autunno ci sta anche con il pick-upultima modifica: 2020-04-06T01:04:06+02:00da charlieinauto