La Hyundai i10 nelle strade extraurbane come tra i vicoli della città di Udine

Tra simboli di architettura antica valorizzata dalla presenza veneziana nell’area

City car cosa significa? Ormai, alla luce di questo test drive vuol dire che si tratta di un’auto pensata per andare anche in città. Dove si trova perfettamente a suo agio come nei percorsi extraurbani. Come lo è, e lo abbiamo visto, in autostrada. Così, dal mare andiamo a Udine, città emporiale, fondata alla fine del primo millennio, che ha vissuto invasioni, fasi belliche, ma anche una forte influenza culturale dal Patriarcato di Aquileia e dal Veneto. Lo si vede nelle costruzioni del centro. Sulle quali si notano spesso tracce architettoniche con gli stili della città dei Dogi. Ma la civiltà romana, in Friuli come a Udine ha lasciato memorie importanti. E in certe aree segnato un solco importante nella valorizzazione rurale del territorio.

L’influenza celtica traspare poi netta dalla lingua friulana e tra reperti e monumenti

in altre realtà del territorio friulano. Ma siamo qui per parlare della Hyundai i10. Così, un trasferimento da Lignano Sabbiadoro ci permette, lungo le strade statali e provinciali, di avere conferma della sua duttilità. Sufficientemente potente per la guida sulle strade extraurbane trafficate, anche nella media percorrenza conferma di muoversi agilmente un consumo limitato di benzina. Sale un po’, il consumo, se la carichiamo di passeggeri o trasportiamo bagagli o una spesa-rifornimento di bottiglie d’acqua: solo in tal caso si nota la motorizzazione, affidata al tre cilindri di mille cc, da 67 CV. Non tanto dalla spinta, che è comunque sempre sufficiente, ma dal fatto che aumentano leggermente i consumi di carburante. Ma rimangono sempre nell’alveo della buona sostenibilità.

Arriviamo in città e cerchiamo un parcheggio.

Se si tratta di una giornata complicata e i posti auto scarseggiano, con la i10 il problema è relativo perché le sue dimensioni esterne facilitano la ricerca dello spazio necessario per parcheggiare. Parcheggiare la i10 è un gioco da ragazzi. Se lo vogliamo fare in retromarcia, o ci dobbiamo districare in spazi limitati, siamo agevolati dalla telecamera posteriore, che trasmette nitide immagini sul grande display al centro del cruscotto. Posto trovato, e parcheggiamo accanto all’Hotel Astoria Italia, un’icona del capoluogo friulano. Da sempre location per le squadre di calcio di serie A ed estere che si confrontano allo stadio Friuli con l’Udinese o con altre formazioni. Ma è stato anche il fulcro della valorizzazione dell’enogastronomia del Friuli Venezia Giulia. Quando il direttore Giovanni Gallinaro animava serate a tema da gourmet, e l’alta cucina curata da Giorgio Busdon arricchiva l’albergo di un ristorante stellato. Nel quale sono passati tutti, vip, politici, personaggi della cultura e dello spettacolo presenti a Udine. L’Astoria è affacciato su piazza XX Settembre, che ha ospitato eventi, grandi comizi al tempo dei partiti, è stata affollata quando arrivò

a Udine per rilanciare la squadra di calcio Arturo Antunes Coimbra, detto ‘Zico’.

L’asso che il manager Franco Dal Cin era riuscito a far arrivare a Udine perché svolgesse un ruolo da protagonista nel campionato di serie A con la maglia bianconera. Tornando alla Hyundai i10, l’elettronica ci è d’aiuto anche in città, per percorrere in sicurezza e con serenità anche le stradine nelle quali può capitare che un pedone o un ciclista sbuchi d’improvviso e finisca sulla strada, davanti a noi. In tal caso l’auto precede le nostre precauzioni, e se l’incontro è troppo ravvicinato frena anticipando la nostra reazione quel che basta per evitare l’investimento. Ora, però, ci faremo una passeggiata in città.

#charlieinauto2/213