#testdrive #Citroen C4 #Cactus tra un trasferimento confortevole e un #crossover in #relax

#testroad tra una gita in montagna e una escursione in bicicletta tra le valli delle #PrealpiGiulie

Il restyling e le modifiche a sospensioni e motore la rendono più confortevole e aggressiva

Una giornata di sole, una macchina agile per percorrere le strade di montagna, confortevole, veloce ma ‘risparmiosa’. Così, con la Nuova #Citroen C4 #Cactus saliamo verso la montagna. rispetto alla versione precedente è ancor più parsimoniosa nei consumi. Ma le modifiche al motore lo rendono ancor più efficace e sensibile alle nostre sollecitazioni. Ci immettiamo in autostrada, sulla #A23, l’Autostrada #AlpeAdria. Ormai, le auto ci hanno abituato a essere un po’ troppo passivi: fanno quasi tutto loro. Non è lo stesso per la #Cactus, che mantiene l’assistenza attiva alla guida nell’alveo della normalità. Ciononostante, regoliamo la velocità costante e ci lasciamo trasportare. Certi che il consumo sarà ancor più basso di quello che ci aspettavamo. Anche l’insonorizzazione di questo restyling è efficace. E

in autostrada il rumore di marcia è basso.

Ci permette di apprezzare meglio l’impianto di intrattenimento, che dispone delle connessioni per i cellulari. Scegliamo l’uscita di #GemonadelFriuli per percorrere un tratto della vecchia statale attorno alla quale si è sviluppata la ricostruzione della zona terremotata del Friuli. Sulla sinistra scorre il Tagliamento. Il fiume di carattere torrentizio più lungo del nordest, che qui d’estate scorre con una scarsa portata su un letto di ghiaie che è largo oltre un chilometro. Sull’altra sponda Bordano e il monte San Simeone, sotto il quale l’epicentro del sisma del 1976. E pochi chilometri più in là il lago di Cavazzo, o ‘dei tre Comuni’. Imbocchiamo una stradina che si infila sotto alla linea ferroviaria e va verso il fiume. Una stradina bianca ci immette su un pratone. Poi le ghiaie.

La #Cactus non si scompone.

E da brava #crossover mantiene il percorso che le diamo senza farci perdere il confort interno. Probabilmente è l’effetto del nuovo sistema antirollio. Un guado abbastanza lungo: che si fa. Non c’è acqua profonda da guadare. Ma la ghiaia e i sassi possono rappresentare un problema. Ma non lo sono, visto che il tiro ai bassi di questa #Citroen C4 mantiene la trazione delle ruote nonostante il fondo ghiaioso. Raggiunta l’altra sponda, verso Cavazzo Carnico, ci godiamo lo splendido panorama di Gemona del Friuli arroccata alle pendici del monte Quarnan. Con il castello restaurato di recente. Dalla cima del monte si lanciano alcuni deltaplanisti. Qui, infatti, il prossimo anno si terrà il Campionato del mondo di volo libero. Verso la sommità del monte che attraverso una sella si collega al monte Cjampon, alto più di 1300 metri, in un punto strategico dal quale si dipartono numerosi sentieri panoramici, è stato posizionato un

cippo che ricorda il pilota della Ferrari, Gilles Villeneuve,

scomparso nel 1986. Un segno che la passione per il Cavallino rampante è arrivata fin lassù. Riscendiamo il corso del Tagliamento per imboccare il ponte che ci porterà a Campolessi, a Gemona. Pochi chilometri e siamo a Venzone, città fortezza medioevale perfettamente conservata, ma ricostruita, pietra su pietra, con le stesse pietre, dov’era e com’era, dopo la distruzione del terremoto. Un’escursione tra le mura, il duomo, il palazzo comunale, le strade strette lastricate in pietra nelle quali non si nota confine tra le facciate delle case e la sede stradale. Da lì ripartiamo per Amaro, Resiutta, che si trova alla confluenza tra la valle del torrente Resia e quella del Fella. Qui vicino si trova l’attacco del

percorso della ciclovia Alpe Adria, che ci porterà fino in Austria.

Si tratta del sedime della vecchia ferrovia Udine-Tarvisio, che prima del terremoto si infilava tra gallerie e ponti a sbalzo sul vuoto lungo la Val Canale e il Canal Del Ferro. La sede ferroviaria è stata trasformata in pista ciclabile. Che i mezzi tecnici possono percorrere per motivi di sicurezza e per manutenzione. Così ci agganciamo a un gruppo di tecnici lì per un sopralluogo. Parcheggiamo la #Cactus e saliamo a bordo. Vecchie gallerie, ponti ferroviari di ferro, tratti a vista sulle pendici delle montagne ci permettono di ammirare paesaggi splendidi. Qualche foto ci permetterà di trasmettervi parte di queste emozioni. Quasi, quasi, al rientro andiamo in concessionaria a farci montare le barre porta tutto per caricare un paio di bici. Per cominciare quelle elettriche, perché il percorso è lungo. Dopo un po’ di allenamento passeremo di nuovo a quelle normali.

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#testdrive #Citroen C4 #Cactus tra un trasferimento confortevole e un #crossover in #relaxultima modifica: 2018-11-19T01:28:28+01:00da charlieinauto