#testdrive #Jaguar XFSportbrake più veloce del #vento fino alla #GrottaGigante

La classe di una linea esclusiva non diluisce le prestazioni

Sicura affidabile e confortevole in tutte le condizioni d’uso

E’ autunno, epoca di #Barcolana50, e com’era accaduto per un’altra auto del gruppo ho l’occasione per provarla vicino a Trieste. Questa volta sul Carso triestino. Qui, ho corso il mio primo rally, nel 1977, la Coppa del Carso, con una piccola N: complici le pietre del fondo tutto sterrato e la decisione di guida dell’esordio alla fine della quarta speciale del primo dei due giri sono rimasto senza la prima e la terza marcia. Ma ho concluso lo stesso la gara terzo di classe e 11.assoluto. ma non è il caso di bissare l’exploit con la #Jaguar #XFSportbrake. Anche perché, vabbè che ha il cambio sequenziale con comandi a paletta al volante, ma innanzitutto è automatica, poi dispone di oltre 140 CV in più, e imporrebbe una guida ben diversa visto che è larga, lunga, e tra i muretti del Carso, ora patrimonio dell’UNESCO, sarebbe come portare la Commodore su per #Valstagna o a #Porzus. Così provo a vedere come si guida sull’asfalto liscio e sul misto.

La maneggevolezza e risposta alle mie attese c’è tutta.

Anche se, probabilmente è pensata per fare velocità dove si può fare. Tra gli optional delle dotazioni elettroniche peraltro offerte con la discrezione e lo stile tipici del fair play inglese, c’è perfino l’accelerometro: misura i G di accelerazione e decelerazione, non solo in partenza o in frenata, ma anche laterali. Così mi sono divertito, visto che la #Jaguar #XFSportbrake lo consente, a chiudere alcune curve, e l’indicazione di accelerazione laterale, che pur abbracciato dai fantastici sedili adattati al corpo sentivo soltanto nelle gambe dovendola in parte compensare, era sensibile. Un paio di staccate per sentire l’auto, e vista la giornata di sole, rallento per godermi il paesaggio multicolore con le foglie d’autunno. Anche, dall’ampio cristallo del tetto interamente finestrato. Certo che il confort dell’auto ci fa dimenticare che fino a pochi secondi prima avevamo tirato. Quasi quasi, ora, una sosta in Osmiza, le classiche ‘frasche’ carsiche che consentono ai viticoltori di servire il loro vino e i prodotti della terra, ci sta. Ma ve la descriveremo un’altra volta. Piuttosto, visto che

siamo arrivati a Borgo Grotta Gigante,

in comune di Sgonico, una visita nello splendido antro gioia degli speleologi, ma ormai anche di turisti e scolaresche, ci sta. Anche perché la stagione è ancora calda, e là dentro ci godremo un po’ di fresco. La cavità IMG_2317 JAguar vento IMG_2175 IMG_2223 IMG_22241 IMG_2217 IMG_22251 IMG_2230 IMG_2231 IMG_24771 IMG_253911più importante è profonda 167 metri, larga 76,3 m e alta 98,5 metri. Presenta un volume di 365 mila metri cubi. Ed è considerata la più grande caverna visitabile dal pubblico conosciuta al mondo. Inserita nel Guinnes dei primati nel 1995, è stata aperta al pubblico nel 1908 e al suo interno potrebbe contenere la Basilica di San Pietro. La visita si sviluppa su un percorso di 850 metri e consente di scendere fino a 100 metri di profondità. Dove la temperatura è costante ed è di 11 gradi.

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#testdrive #Jaguar XFSportbrake più veloce del #vento fino alla #GrottaGiganteultima modifica: 2018-12-14T01:25:14+01:00da charlieinauto