#autoibrida #testdrive come guidare la Mitsubishi #OutlanderPHEV

IMG_8171 Mitsubischi Outlander Hybrid 2019 IMG_8174 IMG_8182 IMG_8184 IMG_8186 IMG_8185 IMG_8202 IMG_8185 IMG_818011#testdrive per comprendere comandi indicatori strumenti e funzioni dell’auto a benzina ed elettrica

#testroad del fuoristrada giapponese sulle strade sterrate arginali del torrente Cormor

Un nuovo modo di guidare. Un’auto ibrida va utilizzata sfruttando le potenzialità dei motori elettrici abbinate a quelle del motore endotermico. In questo caso 2400 cc a Benzina. Accelerazione importante nonostante gli oltre 1900 kg di peso, ripresa e guida morbida, senza strappi, ma in grado di affrontare sia le strade impegnative e guidate con l’agilità di un’auto più piccola, che di superare le asperità di un fuoristrada anche impegnativo. Con la precisione di un’auto nata per non curarsi delle difficoltà. La #Mitsubishi #OutlanderPHEV va letta in questo modo. Ma affrontiamo assieme i primi approcci, per vivere le emozioni e i dubbi della ‘prima volta elettrica’. Staccata la spina dalla presa del garage, siamo pronti a partire. Sul cruscotto, tra i due orologi centrali, un riquadro display ci ricorda l’autonomia con la modalità Elettrica, e quella complessiva, sommando la carica della batteria alla disponibilità di benzina nel serbatoio. Che è piccolo per un’auto di questa categoria. Perché, la PHEV ricarica le batterie, situate sotto al pianale, anche in marcia. Nelle fasi di decelerazione. E un indicatore a cursore orizzontale ci segnala quando ciò sta avvenendo. Il primo dei due orologi, quello di sinistra, ci indica se stiamo guidando in modo efficiente, puntando la lancetta, in percentuale, verso i quadranti Power, Eco o Charge. La sintesi perfetta dei tanti ‘econometri’ montati sui cruscotti delle auto tradizionali negli ultimi trent’anni. In città, ci possiamo divertire a sfruttare il solo motore elettrico. Quindi, premiamo il tasto EV sulla destra della leva del comando del cambio, sul tunnel centrale. Ma quando utilizzeremo l’ibrido, l’Eco score, un albero con cinque foglie, ci indicheranno il livello di rendimento alla guida che abbiamo raggiunto. Obiettivo: un consumo di benzina di 1,8 litri per 100 km. Infatti, l’Energy management di Outlander PHEV, la gestione elettronica di questa #Mitsubishi, permette di ricaricare le batterie in movimento pur utilizzando il potente climatizzatore o l’altrettanto potente impianto audio. Che consente di ascoltare la buona musica ad alta fedeltà. Anche agevolati dalla scarsa presenza di rumore in movimento all’interno dell’abitacolo. Per ricaricare le batterie in corsa, si può agire sul pulsante Charge, posto alla sinistra della leva del cambio. In questo modo il motore a benzina concorre alla ricarica. Mentre la funzione Save, attivabile dallo stesso pulsante, permette di risparmiare energia elettrica. La ricarica in movimento non è possibile dopo avere attivato il cruise control adattivo. Dal quale, una volta appreso l’uso, difficilmente vi riuscirete a staccare. Specialmente sulle strade di montagna, ma anche nelle città con percorsi in salita, poi in discesa, l’OutlanderPHEV si autoricarica in decelerazione e in frenata. Si può regolare l’intensità di questo processo con le leve a paletta situate dietro al volante, giocando su sei posizioni. Un tasto ECO MODE, al centro del cruscotto, permette di selezionare la funzione che ottimizza l’impiego ecologico dei motori, e permette un impiego razionale e sostenibile del sistema di climatizzazione e della trazione integrale. Che, è bene ricordare, si giova, sull’asse posteriore, di due motori elettrici per ridurre la possibilità di slittamento e aumentare tenuta e rendimento. Anche la funzione 4WD si può attivare o escludere con un pulsante bianco e azzurro poco più indietro rispetto ai comandi del cambio. Altre modalità del display indicano l percentuale di percorrenza in modalità elettrica e il flusso di energia, dal motore, alla batteria, alle ruote. Per ricaricare la batteria è sufficiente una presa di corrente domestica, con spina Schuko, quella tonda con tre buchi. E attendere 5,5- 6 ore per la ricarica completa. Impiegando il cavo in dotazione munito di control box di sicurezza e spie di funzionamento che agisce sul caricabatterie di bordo. La ricarica rapida, ovvero la ricarica all’80 per cento della batteria, è possibile in circa 25 minuti, utilizzando l’altro cavo, più corto, in dotazione, e l’altra presa della #Mitsubishi #OutlenderPHEV, collegandola a una delle colonnine di ricarica che si trovano nelle città. Perché, in quest’auto, uno sportello sul parafango posteriore destro permette di accedere alle due prese di corrente per la ricarica elettrica. Sull’altro lato c’è lo sportello per il pieno di benzina. Come consiglia la casa, le prestazioni dell’auto, ma anche l’autonomia, possono variare a seconda delle condizioni di guida, del tipo di strada, della temperatura esterna, del livello di carica della batteria, della frequenza delle ricariche e di altri fattori. Quindi, è bene non tirare al limite delle indicazioni degli strumenti di bordo per sfruttare appieno l’autonomia complessiva. Quella elettrica, è ininfluente. Nel senso che, quando la batteria è scarica, il passaggio alla modalità ‘a benzina’ o tradizionale avviene automaticamente e non se ne avverte minimamente l’attivazione. E se possiamo utilizzare fino in fondo l’autonomia elettrica, e ciò è molto utile in città o per spostamenti limitati che richiedono una percorrenza ridotta, occorre considerare le variabili che possono influire sull’indicazione dell’auto rispetto all’autonomia complessiva (benzina-elettricità). Perché è fortemente legata al ‘piede’ del conducente e a tutti i fattori che influiscono sui consumi. Tuttavia, abbiamo provato a portare fino al limite l’autonomia verificando che i dati riportati dagli strumenti erano corretti. Ovvero, non siamo rimasti a secco prima del previsto. Con queste premesse, ora andiamo a vedere un po’ di fuoristrada. Quello veloce. Raggiungiamo l’area rivierasca e svoltando dalla strada provinciale tra Muzzana del Turgnano e Mortegliano, il paese con il campanile più alto d’Europa, svoltiamo a sinistra per imboccare la strada arginale del torrente Cormor. Uno sterrato sopraelevato. Di quelli d’un tempo. attivo il 4WD e via! Aumenta rapidamente la velocità, ma non diminuisce la sicurezza né l’affidabilità dell’auto. Insensibile alle buche, anche significative. Per mantenendo l’originaria morbidezza dello sterzo. Provo anche la frenata rapida… l’auto non si scompone. Un po’ di misto, su questa terra splendida. L’effetto è lo stesso: come se ci trovassimo su una strada asfaltata. Evidentemente la lunga esperienza di Mitsubishi nel fuoristrada qua si sente tutta. E la rumorosità? Contenuta, come in precedenza, nonostante le buche. Che dai comodi sedi delle OutlanderPHEV non sentiamo nemmeno. È parecchio che non piove. Meglio smettere, perché stiamo sollevando nuvole di polvere.

#charlieinauto2/138

 

#autoibrida #testdrive come guidare la Mitsubishi #OutlanderPHEVultima modifica: 2019-04-22T03:01:33+02:00da charlieinauto