Fuoristrada per tutti: è il motto che potrebbe distinguere questa Fiesta

Comodità e affidabilità anche nel fuoristrada impegnativo

Fuoristrada? Certo. Anche con la piccola Ford Fiesta Active Race Red. Partiamo dal presupposto che su un #crossover ci si deve sedere comodi e ci si deve sentire a proprio agio. Qualcuno potrebbe rimanere vittima dei propri preconcetti. E pensare che in una vettura di piccole dimensioni le sollecitazioni si ripercuotano maggiormente sui passeggeri. E che all’interno, la comodità sia limitata. Non è il caso della Ford Fiesta Active, che dispone di sedili confortevoli, un volante che consente una buona presa, la leva del cambio a portata di mano, i rivestimenti interni che garantiscono comodità e sicurezza anche ai passeggeri. Ciò premesso, proviamo ad avvicinarci a un tratto fuoristrada impegnativo. Lungo uno sterrato ondulato. Diciamo una strada arginale, con buche grandi come l’auto. Le modifiche alle sospensioni della Fiesta Active ‘si fanno sentire’, e superiamo gli avvallamenti senza particolari difficoltà o sussulti. Nello stesso tempo, l’aderenza al terreno della Fiesta non viene meno.

Proviamo anche a fermarci frenando con decisione: operazione riuscita in tutta sicurezza.

Ora ci attende un bel prato verde con i viottoli interpoderali bene inzuppati. Ampie pozzanghere piene di limo, ecc. Che coda chiedere di più? Abbiamo trovato il posto ideale per provare la Fiesta. Il luogo? Potrebbe essere ovunque. Ma quello prescelto, anzi quelli prescelti si trovano tra il fiume Tagliamento, e le terre arginali e golenali, e la campagna rivierasca. Imbocchiamo la stradina insidiosa, e procediamo senza incertezze. La Fiesta Active Race Red è alta quanto serve per sperare le asperità del percorso e gli avvallamenti nonché i solchi lasciati da qualche trattore che raggiungeva la campagna. Le slitte di pr otezione che caratterizzano il sottoscocca dell’auto fanno poi la loro parte concorrendo a farci superare gli ostacoli senza che ci impantaniamo. La controprova? Premo il comando per l’esclusione dell’antislittamento.

Il motore della Fiesta spinge a sufficienza e con un buon tiro ai bassi.

Quanto basta, però, per farci slittare rischiando di farci rimanere in mezzo alla campagna. Ripremiamo il comando e riproviamo: la Fiesta riparte di nuovo inarrestabile per superare il tratto di fango. Ritorniamo sull‘asfalto e si fa ormai sera. In tempo per goderci il morbido tramonto rivierasco sulla laguna di Marano. Ma la serata non è finita. Tra le proposte c’è un concerto alla Villa Manin di Passariano, la dimora antica dei Dogi di Venezia. Dove soggiornò Napoleone Buonaparte all’epoca del trattato di Campoformido. Lo scenario è splendido, con le lunghe barchesse ad arco che racchiudono la corte principale. La grande villa padronale. E alle spalle il giardino botanico, che meriterà visitare di giorno perché è uno dei più completi d’Italia.

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