#testdrive #BMW320dM un salotto con la grinta corsaiola e la guida assistita

Rifiniture d’alto livello e una linea elegante celano la tecnologia del domani

Chilometro dopo chilometro svela contenuti d’avanguardia

BMW, Baierische Motor Werke, è una delle icone del mercato mondiale dell’auto, specializzata in prodotti di fascia medio-alta. Abbiamo provato le super car. A benzina. Nella neve e sulle strade. E quando ci hanno proposto un diesel, ci eravamo chiesti il perché di un motore a gasolio in una vettura di classe alta: la 320 D M. Al primo approccio, a San Donato Milanese, dove l’abbiamo ritirata, l’impatto è stato immediato: appartiene certamente alla serie sportiva: M, appunto. Come confermato dalla piccola lettera M sui paranghi, e dalle pinze dei freni color azzurro metallizzato. Molto bassa, ma molto comoda, una volta entrati al posto di guida non fa che confermare le attese: un abitacolo altamente tecnologico e spaziale. Finiture in pelle, volante sportivo con i comandi concentrati sulle razze e il cambio, per quel che riguarda il ‘manuale’, a paletta.

Il cruscotto, ecco l’elemento più avveniristico.

Ma sul display che sintetizza elettronicamente i due tradizionali orologi, e che a comando riporta anche la mappa del navigatore e tanto altro, così come il grande display centrale, che reca funzioni che vanno fino al benessere del conducente nella guida prolungata, ritorneremo dopo. Parliamo dell’approccio iniziale con la BMW 320 d M. Mettiamo in moto, con il pulsante di accensione. E subito, appare sul parabrezza la ripetizione dell’indicazione della velocità, assieme alla ripetizione dell’ultimo cartello stradale rilevato dalle numerose telecamere dell’auto. Una funzione, che scopriremo poi come utilizzare. Il navigatore? Sul parabrezza è riportata l’indicazione della direzione da seguire. E altro ancora. I comandi sul tunnel sono semplici e intuitivi. Una leva per selezionare le funzioni del cambio automatico dalla forma morbida ed ergonomica, che permette di selezionare le funzioni di marcia, Sport compresa. Che si distingue, come la Eco e la Normal, dalla colorazione e dal motivo del cruscotto-display.

Ma, soprattutto, dall’istantaneo cambiamento del carattere dell’auto. Che scatta in avanti, cambia rumore,

diviene rigida allo sterzo. Ed è pronta a partire. Ma sveliamo di cosa si tratta. La BMW 320 d M provata è nella versione diesel: 2000 cc quattro cilindri da 190 CV e cambio automatico a 8 marce. Ci avviamo verso il centro di Milano, per una passeggiata in via Brera, che dall’epoca dell’EXPO 2015 è stata riqualificata. Per uno spuntino all’Osteria della musica. Omai è sera e si riparte. Curiosi di sapere come va l’auto? Il passaggio da una marcia all’altra non si sente. La marcia lenta in città, anche nel traffico milanese non imbarazza nemmeno per un attimo questa BMW. Ci avviciniamo all’autostrada e proviamo ad accelerare. La coppia bassa ci regala uno spunto notevole a ogni cambiata. Quanto ai consumi, lasciatemi fare un po’ di strada. Poi vedremo. Quello dichiarato è vicino ai 20 Km/l!

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#testdrive #BMW320dM un salotto con la grinta corsaiola e la guida assistitaultima modifica: 2020-01-26T00:31:04+01:00da charlieinauto