#testdrive #BMW320dM non passa certo inosservata per la sua eleganza sportiva

IMG_5569IMG_6177IMG_5570IMG_5537IMG_5486IMG_5414IMG_5569Un salotto tecnologico che si sposta da solo lungo le strade di ogni giorno

A un passo dalla guida autonoma con un approccio esperienziale ‘on the road’

Non si può certo dire che non faccia girare la testa questa BMW 320 d M. Quando provi un’auto, lo fai per passione non solo per mestiere, da una vita sui motori, qualche milione di km trascorsi premendo l’acceleratore, l’ultima cosa che ti viene in mente di verificare è se l’auto, la moto, il mezzo che stai provando colpisce i passanti, piace alla gente, affascina chi si imbatte sul nostro passaggio. Non per una forma di vanità, perché cambiando l’auto da guidare in media ogni due/tre settimane, ma per condividere davvero con il pubblico le proprie emozioni. E confrontarsi. Cimentarsi nel raffronto tra le proprie valutazioni e la percezione dei passanti rispetto a un’auto, o altro, che difficilmente hanno già visto passare. E questa BMW nera con riflessi blu, la livrea sportiva come ci si deve aspettare da una serie M della Casa di Monaco, conferma le aspettative: ammirazione, suggestione, fascino. Piace per l’eleganza che riesce ad ammorbidire la grinta della stoffa sportiva. Mi metto in movimento, per farmi trasportare un po’ dalla guida assistita. Come le auto più avanzate, e questa appartiene alla fascia alte dei veicoli da gran turismo nonostante si sia scelto il motore diesel, ma assecondato da un cambio automatico a otto marce che riesce a sfruttare al top i 190 distribuiti con una curva di coppia che parte dal basso per assicurare ancor più spunto,

gli automatismi sono ormai vicini alla guida autonoma.

Innanzitutto, in questa BMW è possibile programmare la destinazione del nostro viaggio da remoto: si può impostare anche dal cellulare. Poi, ci lasciamo andare all’elettronica. Attivo il cruise control, e sto a guardare. Legge i cartelli stradali, e si adegua ai limiti di velocità, riparte quando il limite si alza, rallenta quando raggiunge altri mezzi. Ma ciò che colpisce maggiormente è l’eleganza e la delicatezza con la quale esegue queste manovre. Ancor di più, quando deve seguire il percorso della strada e affrontare le curve, rimane esattamente al centro della carreggiata, e quando curva, non ci accorgiamo minimamente delle correzioni. Né io che sto alla guida, né i passeggeri. Siano all’imbrunire, così mi lascio affascinare, non suggestionare, dalla infinità di luci, illuminazioni, comandi, spie, strumenti digitali e virtuali. Detto del cruscotto, che non solo riflette la personalità dell’auto, ma va anche qui oltre, perché ci trasmette il carattere assunto dall’auto in conseguenza della funzione selezionata. Così. Rimango in modalità eco. E gioco un po’ con i comandi del grande display centrale. E dall’albero delle funzioni di servizio intuitivo e deduttivo, scopro un comando che si sdoppia. Leggo la didascalia di ciò che sto per attivare, e cerco di capire se è vero: musica d’ambiente, temperatura, luci e colori, e ancor di più, il massaggio che si attiva nello schienale e con un ritmo suadente introduce una pausa di relax.

Un’esperienza, una tappa esperienziale del viaggio, che ci fa sentire, su questa BMW, come a casa.

Come se fossi seduto in poltrona guardando un film con un viaggio e itinerario di totale rilassamento e benessere. Ma i puristi della guida sicura non si debbono spaventare… perché la funzione esperienziale alternativa è ‘rivitalizzante’. Infatti la musica, i suoni, il massaggio, le luci, sono stimolanti. Così per il climatizzatore, che usa lievi flussi di aria fresca per tonificarci e risvegliarci. E non è finita qui… nel frattempo non ci siamo distolti dalla nostra meta. Che era Marano Lagunare. La città friulana della pesca, di parlata veneta. Un’antica fortezza romana, con le mura che furono demolite perché all’epoca gli abitanti ritennero di poter combattere così l’epidemia della peste che aveva colpito la località lagunare. Con architetture venete e romaniche nel contempo, la centrale Piazza Mario con il campanile che svetta e si vede fino al centro del Golfo di Trieste, e la vecchia pescheria affacciata sul porto canale. Ma è sera, e la visiteremo in un altro momento. Nel frattempo, lasciamo parcheggiare da sola questa BMW 320 d M: basta inserire il comando e lei si infila e ferma di misura nel parcheggio, da sola.

#charlieinauto2/166

#testdrive #BMW320dM non passa certo inosservata per la sua eleganza sportivaultima modifica: 2020-02-12T01:39:20+01:00da charlieinauto