Una guida sicura in ogni condizione e appagante anche per chi ama le prestazioni

#testroad tra le risorgive e le Dolomiti con la comodità di un’auto completa

Un’auto elegante, che maschera a stento il suo stile sportivo sotto un’eleganza quasi italica. Eravamo abituati a vedere le auto bavaresi caratterizzate da un design che metteva in secondo piano la potenza con volumi e linee dal taglio più funzionale che estetico. Anche i SUV di grosse dimensioni. In questo caso, una linea elegante contiene ben di più di ciò che ci si potrebbe attendere. Per esemplificare meglio: è bassa da terra, e bassa di scocca, ma quando ci sali, la comodità di sedili che memorizzano la posizione che hai selezionato tra decine di possibilità di regolazione, e che magari ti possono massaggiare la schiena, oltre ovviamente a poterla riscaldare o raffreddare, ti fa sentire a bordo di un’auto importante. Ma nel contempo, con la comodità e la sicurezza di chi sta per viaggiare su una Granturismo. La BMW Serie 3 320d MSport Steptronic è davvero bassa, e te ne accorgi quando ne incroci una per strada. Stavamo per dire che guardandola, anche se è più larga di 4 cm per rendere l’abitacolo più accogliente, e più lunga di 8 cm, perché è stata riprogettata, continua a non dare nell’occhio, se non per il fascino del design. Quindi, andiamo a farci un’escursione con la complicità del meteo, che finalmente ci regala il sole. Per esempio, alla Villa Manin di Passariano (Codroipo-Ud). La villa dei Dogi. Un parco botanico di grande estensione supporta il suo stile veneziano. Viaggiamo attenendoci come sempre ai limiti. E apprezziamo ulteriormente i

consumi ridotti di questo sistema combinato di diesel da 190 CV e cambio automatico a otto marce con convertitore di coppia,

che giustificano, in questo caso come sul misto e le lunghe distanze, un serbatoio che ha lasciato incredulo il benzinaio: meno di 40 litri di gasolio. Sono in sintesi le carature dell’auto. E, per cambiare, anziché l’imponenza del piazzale contornato dalle barchesse, imbocchiamo la strada che ci porta attorno alle mura della villa, sul retro, per provare l’assetto, la maneggevolezza, la reattività. Un motore 2000 diesel, assistito da questo cambio, consente di apprezzare il ‘tiro’ fin dai 1500 giri. Il consumo, senza chiedere le elevate prestazioni che l’auto assicura, è sui 20 km/l. Con la guida normale, nel combinato, ‘scende’ sui 17/18 km/l. Test superato. Ma rassicuratevi. Anche spingendo sull’acceleratore, il consumo rimane sempre ragionevole. Così, decidiamo di spingerci un po’ più lontano. Andiamo a vedere se riusciamo a incontrare la neve, in montagna. In realtà, quest’inverno non ne è ancora caduta molta. Così puntiamo verso le Dolomiti friulane, la new entry tra le realtà della montagna del Friuli Venezia Giulia: Sappada. Ci attende un po’ di strada, con il tratto tra la Carnia e le Dolomiti che è un gran bel misto, da guidare.

La BMW 320 d M si guida con l’acceleratore, perché al cambio ci pensa lei.

Anche se, la tentazione di un sorpasso rapido, che con un altro mezzo non saresti stato stimolato a fare, ci porta a provare il cambio manuale, a palette al volante. Detto fatto. Certo, occorre dimestichezza con la guida sportiva e i suoi tempi ritmici, come una danza quando si entra in simbiosi con l’auto, incombenti quando le manovre si susseguono in frazioni di secondo. Ma le soddisfazioni che questa BMW rilascia sono anche superiori alle aspettative. Appagate dalla potenza della frenata. Che non fa risentire della notevole decelerazione né il conducente né i passeggeri. Una salita ripida, con allunghi e tornanti, rallenta la nostra gita ed è la ciliegina sulla torta. Perché, da Forni Avoltri, sbuchiamo sul pianoro che ospita Sappada, ed è contornato dalle crete delle Dolomiti. Una vallata ridente, costellata dallo sviluppo di un paese di montagna, che nella parte vecchia reca ancora l’architettura di fine ‘800. E, finalmente, un po’. Di neve. Non quello che speravamo per testare le quattro ruote motrici della 320 DM, che avevamo già provato sul bagnato, ma per fare da sfondo appagante alla nostra gita, sì.

#charlieinauto2/168