#testroad : #Jeep #TrailHawk ci porta in pieno confort tra le dolci valli della #Carnia

Un fuoristrada avanzato progettato per andare dappertutto va su strada come un’auto di pregio

Da Arta Terme alla città romana di Zuglio ‘Julium Carnicum’ fino all’aviosuperfice AVRO ‘Nino Pittini

Jeep: si associa ai grandi spazi aperti, a scenari tra montagne accoglienti e placide. Sulle quali il tempo ha sconfitto le asperità e si presentano morbide e armoniche, oggi ricoperte di dai boschi. Forse, questa è la sintesi della Carnia, la montagna friulana nella quale ogni vallata racchiude attrattive e tesori. Sulla quale spesso piccoli pianori ospitano minuscoli paesi, oggi abitati quasi esclusivamente per mantenere la tradizione locale. Ma anche per contribuire a tenere in sicurezza il territorio per difenderlo dal dissesto. Il trasferimento verso le attrattive della Carnia ci consente di testare la °Jeep Compass, per scoprire se il compromesso è possibile tra un mezzo tecnico e altamente specializzato e una vettura che consenta spostamenti comodi e sicuri. E sostenibili. L’autostrada è il percorso migliore per poter procedere con una marcia regolare e testabile. Anche lungo la A23, da Udine a Tolmezzo, la #TrailHawk ribadisce la comodità e il senso di sicurezza che avevamo verificato nel primo, e abbastanza lungo trasferimento.

Ciò che colpisce la bassa rumorosità assicurata dalle rifiniture interne. Di alta qualità.

Anche le gomme, nonostante si tratti di pneumatici adatti al fuoristrada del quale è capace questa Compass, non trasmettono rumore all’abitacolo. Anche se il tetto di questa Jeep è ampiamente finestrato. E all’occorrenza, apribile. L’imbottitura degli interni, se nasce per garantire sicurezza da eventuali urti e sobbalzi accidentali nel fuoristrada più impegnativo, è un altro elemento funzionale al confort dell’abitacolo, in ogni occasione. La strumentazione è completa e ci consente di tenere d’occhio le funzioni. E di valutare i consumi del motore diesel Multijet 2000 cc da 170 CV. Che si mantengono sui 20 km/l con una guida ‘autostradale’. Ovviamente lasciando fare al cambio automatico a nove velocità. Trail Hawk dimostra così di vincere l’attrito che generalmente è conseguenza alla trazione 4X4. Il cambio manuale, che è presente su questo modello, lo proveremo in condizioni diverse. Ecco una escursione da fare non appena sarà di nuovo possibile: usciamo dall’autostrada per dirigere verso Tolmezzo. Poi una tappa ad Arta, dove c’è lo stabilimento termale. Per respirare l’antico profumo di una panetteria d’un tempo. Che è ancora presente sulla via principale. Qui, venivo in vacanza, d’estate, da piccolo, con mia nonna o la mia famiglia.

Oppure a Piano d’Arta, la frazione che è adagiata sul pianoro soprastante. Accanto alla valle del torrente But.

Ma la nostra meta era qualche km più a valle. E dopo questa tappa-revival, ritorniamo verso Tolmezzo, per attraversare il ponte sul torrente, accanto all’antico ponte romano. Perché Zuglio, è un antico insediamento. Conosciuto in epoche preistoriche, probabilmente a presidio della valle verso lo sbocco naturale della pianura. Poi è stato un villaggio, quindi città romana. Del quale ancor oggi è possibile ammirare i resti ben conservati.

È l’antica ‘Julium carnicum’, la città romana più settentrionale della penisola. Si possono visitare i resti del foro romano,

circondato da un portico chiuso, a sud dalla basilica civile, a nord da un tempio con i resti delle statue. Come pure il Civico museo archeologico ‘Julium carnicum’. La città romana si trovava in una posizione molto strategica, accanto alla Via Julia Augusta, che attraverso l’aspro passo di Monte Croce Carnico conduceva alle regioni del Norico. Approfittando della bella giornata di sole ci godiamo il tepore della vallata, forse scelta anche per questo dagli antichi. Prima di scendere a valle. Riprendiamo l’autostrada ad Amaro e usciamo al casello di Gemona. Obiettivo? Andare a visitare un’aviosuperficie. Che di recente è stata sviluppata per poter ospitare velivoli ultraleggeri e in prospettiva forse anche aerotaxi.

È l’AVRO ‘Nino Pittini’, di Rivoli di Osoppo. Gestita dalla fondazione ‘Lualdi’ costituita appositamente da Gabriele e Carla Lualdi

per consolidarne la gestione. Una pista di decollo e atterraggio ad alta vocazione turistica, perché è l’ultimo baluardo prima delle Alpi. Il primo punto di riferimento per i voli di ultraleggeri e dell’aviazione nazionale che arrivano d’oltralpe. Per farvi tappa e rifornimento, visitare il territorio e raggiungere poi le altre bellezze del Friuli Venezia Giulia e della nostra Penisola. E anche in questo caso, accanto agli aerei a disposizione accanto agli hangar e al centro direzionale, la Jeep Compass Trail Hawk sembra si trovi in uno dei suoi habitat. L’occasione per ritrovare un amico, un ‘vecchio compagno di merende’ motoristiche: Eliseo Stella, rallysta, operatore friulano dell’automotive, ma anche appassionato, pure lui, del volo.

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#testroad : #Jeep #TrailHawk ci porta in pieno confort tra le dolci valli della #Carniaultima modifica: 2020-04-18T03:46:04+02:00da charlieinauto