PROVA: #charlieinauto2 provate per voi sulle strade

#testroad Un SUV versatile ci porta verso un'esperienza aerea sul Tagliamento


#testdrive la T-Cross affidabile nel traffico extraurbano come sui percorsi erbosi e sconnessi Nei prati di Venzone poi in volo verso Gemona e il letto del fiume torrentizio Un SUV duttile e versatile, per la gita domenicale fuori porta ci può condurre verso la zona collinare o verso la fascia pedemontana. Comoda per viaggiare su strada, e in autostrada, quest’auto ci consente di fare spostamenti confortevoli, assistiti da una buona climatizzazione. Sì, perché è estate, fa piuttosto caldo ed è ormai indispensabile poter raffrescare l’abitacolo. Anche perché è davvero lontano il tempo nel quale ci si poteva accontentare di viaggiare con il finestrino aperto e il braccio sporto verso fuori, a cercare una frescura improbabile. E i motori di oggi riscaldano parecchio l’abitacolo dell’auto. Se, poi, nel nostro breve o lungo viaggio ci supporta un impianto di intrattenimento adeguato, e la guida dell’auto è sicura e decisa, allora il gioco è fatto. Il turbo diesel della Volkswagen T-Cross da 1600 cc, con il cambio a 5 marce con doppia frizione, fa in modo che la spinta di 95 CV renda il SUV agile e maneggevole nel traffico cittadino, dove la compattezza della T-Cross aiuta a sfruttare gli spazi disponibili e agevola nella ricerca del parcheggio. Ma anche negli spostamenti nel traffico extraurbano. Nel quale la curva coppia già consistente ai bassi regimi, ci agevola nei sorpassi e nella guida nel misto. Sia in pianura che in montagna. Perché la T-Cross si sposta sempre precisa come se fosse sui binari, e richiede alla guida un basso dispendio di energie anche nel traffico più impegnativo. Il suo carattere da SUV, fa infatti sentire a proprio agio alla guida chiunque vi salga a bordo. Una buona accelerazione e il cruise control, ci permettono di spostarci in relax e in sicurezza anche in autostrada. Così, con quest’auto completa, ci avviamo verso una nuova avventura. Lo spazio ampio del bagagliaio ci consente inoltre di prevedere un carico variabile: dalla valigetta con il pc per andare al lavoro, alle valigie per una vacanza. Possiamo anche disporre dello spazio necessario per portare con noi in sicurezza e confort il nostro cane. Perché abbattendo i sedili posteriori, la capienza diviene considerevole: smontando le ruote anteriori, un paio di biciclette da strada o MTB ci stanno comodamente. Una buona autonomia, con un consumo tra i 18 e i 25 km/l, ci permette di fare rifornimento ogni 700 km. Quindi, possiamo prevedere di viaggiare senza problemi, e di dare spazio alla fantasia. Stavolta però, la fantasia la mettiamo da parte e invece concretizzeremo un sogno, quello di staccarci da terra per andare a vedere dall’alto alcune delle attrattive del territorio. Per esempio, il fiume Tagliamento, l’unico a carattere torrentizio d’Europa, che nasce nei pressi del Passo della Mauria e raggiunge l’Adriatico, tra Lignano Sabbiadoro e Bibione, nella #rivierafriulana , dopo un percorso sinuoso di 170 km. Il punto di ritrovo è a Venzone, città medioevale ricostruita pietra su pietra dopo il terremoto del 1976, nelle campagne tra il borgo antico e il fiume. Da qui, partirà il nostro volo panoramico di lavoro. In campagna? Così approfittiamo per un po’ di ‘trekking’ leggero sull’erba: la T- Cross ci conferma la sua propensione al fuoristrada, nonostante le gomme in dotazione, stradali. Ecco l’elicottero: è di Helica Srl ed è tutto per noi. Non è certo il primo volo in elicottero che facciamo. Ma è sempre una bella emozione. Perché a differenza dell’aereo si stacca dal suolo per volare senza che ve ne accorgiate. O meglio, ve ne accorgete solamente perché il terreno, e ciò che avete lasciato a terra compresa la Volkswagen T – Cross si allontanano rapidamente. Poi, l’elicottero si muove liberamente verso un obiettivo e una meta da osservare, non è vincolato da corridoi di volo o dalla necessità di mantenere una quota di sicurezza. Così, puntiamo direttamente verso il letto del fiume. È ghiaioso, perché è ricoperto dai sedimenti che il Tagliamento ha trascinato dalle Dolomiti e dalle Alpi nei millenni, verso il mare. Formando, tra l’altro, la Pianura friulana e concorrendo a comporre la Pianura padana. Stiamo volando tra Venzone e il colle di Osoppo, uno dei punti del suo corso, nei quali il letto del fiume si restringe. Ed è detto, per questo, ‘la stretta di Gemona’. Sotto di noi la fortezza di Osoppo. Qui, il primo insediamento risale al tempo dei Romani, ma il colle ha svolto funzioni difensive e belliche fino alla 2. Guerra mondiale. Un sito da visitare. Sull’altro lato del volo, Gemona del Friuli, ai piedi del monte Cuarnan, anch’essa distrutta e ricostruita dopo il terremoto. Anche qui, da visitare il Castello e via Bini. Ma ecco il fiume. In questo tratto adatto al rafting, ma anche alla navigazione a pagaia in piena sicurezza. Uno scenario impagabile. Ora scendiamo a terra, perché comunque anche l’elicottero è soggetto a finestre di volo assegnate e prefissate. E la nostra finestra sta scadendo. Siamo a Venzone, e il richiamo di un dolce e fresco ristoro è forte. Così, a Venzone, andiamo a trovare due amici nella piazza del Municipio, alla pasticceria D’altri tempi. Dove Vincenzo ci prepara una Coppa Malaga, riprendendo la ricetta che il Maestro gelatiere, Giorgio De Pellegrin, scomparso di recente, gli aveva insegnato a Lignano Sabbiadoro. Poi, il ritorno a casa è supportato dal confort del viaggio e dalla buona musica, nella ‘nostra’ T – Cross. #charlieinauto2/203