#testdrive con #FordPumaHybrid a #Spilimbergo città d’arte e cultura

Confortevole e sicura anche con il maltempo per viaggiare alla scoperta del territorio

Una mild hibrid con doti sportive alla scoperta del mondo del #golf

Finalmente un po’ di refrigerio, anche se con la Ford Puma Hybrid Titanium non erano certo le condizioni climatiche a impensierirci, né quelle metereologiche. Il caldo canicolare delle scorse settimane, all’interno dell’abitacolo non si lasciava minimamente intuire grazie all’efficace climatizzazione, che peraltro non influiva sulla potenza del motore né sui consumi. Così come, oggi, in una domenica piovosa, una trasferta con la vettura candidata a essere l’auto dell’anno 2020 ce la potremo godere comunque in pieno confort nonostante il tempo uggioso. Se poi, paradossalmente, dovese accadere, come a volte succede dopo la mezza estate di arrivare in montagna e di beccare una giornata di neve, ci verrebbero in aiuto, assieme alla potente climatizzazione, i sedili e il volante riscaldati della Titanium. Al contrario, con la calura, lasciando l’auto al sole, a parte la possibilità di aprire il tettuccio interamente trasparente per ventilare l’abitacolo e poi raffreddarlo più rapidamente con il clima, nel caso temessimo il contatto con il sedile surriscaldato

sarebbe sufficiente attivare il raffrescamento dei sedili anteriori.

Una premessa, per ricordarvi la ricca dotazione di bordo, e per anticipare una gita in relax. Che compiremo, stavolta, senza spingere sulle prestazioni del motore in dotazione, il mild hybrid da 1000 cc ecoboost, a benzina, assistito dall’efficacissimo ‘booster’ elettrico che consente accelerazioni da supercar pur con ‘soli’ 125 CV di potenza complessiva. Una potenza alla quale, comunque, i neopatentati non hanno accesso. Oggi che piove, guideremo un SUV con ruote da 18’, e sarà come viaggiare sull’asciutto. Infatti, superiamo un temporale con tanto di strade allagate senza difficoltà, e raggiungiamo

Spilimbergo, splendida cittadina friulana che si trova sulla sponda destra del fiume Tagliamento,

nell’ex Provincia di Pordenone. Centro vivace e sede di numerose e importanti attività culturali, le sue origini sono fatte risalire allo splendido castello edificato nell’XI secolo dai conti carinziani Spengenberg, vassalli del Patriarca di Aquileia. Secondo altri studi, reperti di più antichi insediamenti trovati nella frazione di Gradisca, dove ci sono i resti di un antico castelliere di epoca romana, dimostrano una storia più antica. Così come il sito del castello potrebbe essere stato scelto sempre dai romani, quindi oltre duemila anni fa, perché si trovava sulla direttrice dei traffici dal nord Italia, da Sacile, altra città di origini romane della Destra Tagliamento, verso la Germania. Assieme al castello di Spilimbergo, da visitare il Duomo, le splendide vie centrali ristrutturate dopo il terremoto del Friuli del 1976, la Casa de Capitano e la Loggia, ora sede del Municipio. E la Scuola mosaicisti, ormai di fama mondiale. Una ricchezza così importante di elementi della storia e della cultura friulana, e non solo, non poteva che favorire l’impegno di scrittori, fotografi artisti. Gli stessi artigiani del gusto, dall’arte norcina a quella pasticcera, qui hanno beneficiato di una marcia in più. Lasciamo Spilimbergo, dopo un buon caffè, per percorrere la fascia collinare dopo essere rientrati sulla sponda sinistra del Tagliamento.

Raggiungiamo Fagagna, per farci insegnare a giocare a golf a Villaverde, sede del golf club Udine

presieduto da Gabriele Lualdi, situato nel paesaggio bucolico dei Colli morenici. Certo, non siamo capitati nella giornata migliore per un pur breve stage di prova. Perché la pioggia ha inzuppato il ‘green’, ma scoraggerebbe anche una permanenza prolungata sul campo senza l’abbigliamento adeguato. Il vero problema di oggi è però un altro. Il campo di gioco oggi è occupato dai Campionati italiani. Che finalmente si possono svolgere, e si tengono qui con campioni da tutta Italia dopo lo stop causato dall’emergenza da pandemia. A questo punto guadagno tempo, e mi accontento di ‘spiare’ i campioni. Perché come in tutti gli sport, è così che si impara. Beh, ora si sta facendo sera e domani debbo riportare la Puma a destinazione, a Milano. Andrà a comporre il parco auto di un evento sul monte Titano, a San Marino, in occasione del Rally Legend. Abitualmente, dopo la quarta puntata dedicata a un modello in prova per il #testdrive, che diviene anche #testroad per consentirvi un’escursione tra le ricchezze del territorio, non aggiungo altro.

Ma questo episodio che mi è capitato ve lo voglio raccontare in appendice:

le condizioni del traffico mi hanno fatto arrivare al parco stampa della Ford al limite dell’orario concordato. Ciò mi ha però permesso di assistere a questa scena che ha dell’incedibile: ho consegnato le chiavi al responsabile, che le ha date all’autista della bisarca. Il quale ha caricato per prima la Puma che avevo appena restituito. Quando è sceso dal suo camion, la Puma ha fatto partire in modo inspiegabile l’antifurto del quale è dotata. L’uomo, con il telecomando che fa parte della chiave elettronica lo ha spento. Era stato come se la Puma mi avesse voluto confermare che, com’era accaduto a me, anche lei non se ne voleva andare perché si era trovata bene in questo testdrive. La cosa più curiosa doveva però ancora accadere: quando l’autista ha finito di caricare le altre cinque Puma ed è sceso dal suo camion, tutte assieme hanno fatto partire inspiegabilmente l’antifurto. Ma la bisarca non aveva subito alcuno scossone, né si erano verificate le condizioni perché gli antifurto di tutte le auto si attivassero partissero da soli…IMG_7550 IMG_7551 IMG_7547 IMG_7548 IMG_7549 IMG_7552 IMG_7553 IMG_7554 IMG_7560 IMG_7563 IMG_7568 IMG_7571 IMG_7582 IMG_7572 IMG_7576 IMG_7604 IMG_7607 IMG_7610

#charlieinauto2/208

#testdrive con #FordPumaHybrid a #Spilimbergo città d’arte e culturaultima modifica: 2021-01-02T03:46:05+01:00da charlieinauto