PROVA: #charlieinauto2 provate per voi sulle strade

#testroad La cronoscalata del San Michele fatta per la #SubaruXV e-boxer


Tra Collio e Carso un sito storico dove degustare piaceri della tavola di alta qualità Con il SUV Crossover della Casa delle Pleiadi da Agostino Devetak Con la Subaru XV e-boxer, dove andreste per provarla? Un SUV fuoristrada lo potrei portare… su uno sterrato difficile. O magari, a questo tipo di terreno ci pensiamo un’altra volta. La prima sensazione che si ricava osservando questo cross-over, è che sia nato per esplorare nuovi percorsi. O per ripercorrere strade vocate alla guida impegnativa e nel contempo sportiva o veloce. Ovvero, per essere utilizzata dov’è possibile provare il vero piacere della guida. Quindi? A cavallo tra il Collio e il Carso, e parlo di xona ad alta vocazione vitivinicola, il Monte San Michele si erge per 300 metri quasi a separare terreni marnosi e di arenarie da quelli prettamente rocciosi del Carso. Per salire in cima, non molto in alto ma quanto basta per godersi un bel panorama, la strada che parte da Sagrado, Comune nel quale, assieme a quelli di San Martino del Carso e Savogna d’Isonzo, in provincia di Gorizia, si trova il rilievo che costituisce un elemento importante della storia: qui si combatté la Grande Guerra. E questi rilievi e siti, come Castelvecchio, sono stati cantati al poeta-soldato Giuseppe Ungaretti. Il Monte San Michele ha rappresentato per anni il banco di prova per i piloti del nordest. Era la gara in salita del Monte San Michele. Per ripercorrerla, avendola descritta per tanti anni su Autosprint, poi su Rombo e sul Messaggero Veneto, la Subaru XV –boxer, con il motore elettrico inserito nella trasmissione Lineartronic, si conferma un mezzo ideale. Innanzitutto, l’altezza della seduta caratteristica di un SUV fuoristrada di razza conferisce una maggiore sicurezza al conducente. E rassicura anche i passeggeri. Poi, la docilità della guida della XV favorisce il piacere di arrampicarsi fin sul Monte San Michele. Un buono spunto assicurato dal motore di 2000 cc con 150 CV e il motore elettrico da 16 CV a supporto dell’ottimizzazione dei consumi e di una migliore fluidità della guida, sono assecondati dal cambio automatico a 6 rapporti. La risposta è quella di un motore a benzina con vocazione per il fuoristrada. Perché non si tratta di un full hybrid, né di una mild hibrid, bensì di un livello di elettrificazione intermedio tra il full hybrid e l’ibrido soft con il propulsore sincrono che produce potenza, anche se in misura ridotta, e che funziona all’occorrenza anche da solo. Inoltre, la struttura della Subaru XV la rende ideale per la guida veloce anche su strada: il motore boxer, in questa versione anche ulteriormente abbassato, assicura una stabilità e tenuta in curva che non tradiscono mai le attese del guidatore. Ci avviciniamo alla cima, ma… “Ascolta, si fa sera…” titola una popolare trasmissione radiofonica. E per apprezzare meglio l’imbrunire, arrivando sul San Michele non si può non fare tappa alla locanda Devetak. A trovare Agostino, 'Ustili', il gestore che assieme alla moglie Gabriella, in cucina, prosegue la tradizione familiare iniziatasi esattamente 150 anni fa, nel 1870. Devetak è il traghettatore della tradizione di cucina di frontiera verso i nuovi lidi della modernità. Con una ricerca attenta delle materie prime stagionali, l’attenzione rivolta in parte alla tradizione più decisa, slovena, parte alle opportunità e alle forme di ingentilimento dei sapori che le tecniche più attuali consentono. Accanto a ciò, al Gusto dell’accoglienza nella quale Agostino è maestro, una scelta di cantina eccellente. Che non trascura certo i vini del Carso, sempre più radicati nella percezione dei gourmet e degustatori, come il vino fatto nella pietra, ‘Kamen’, che Skerli, Skerk, Beniamino Zidarich hanno saputo preparare e propongono con l’orgoglio dei sapori identitari. Una tappa, la Lokanda Devtak, che non potevamo non suggerire. Noi, come le tante Guide che hanno dedicato in oltre quarant’anni di attività, la loro attenzione ad Agostino e Gabriella, nonostante la loro grande professionalità sia celata tra i boschi del Monte San Michele.