Un sapore decisamente corsaiolo per l’auto ‘da città’ da 100 CV della Casa coreana
E sulla neve viaggia sicura anche se schiacciamo sull’acceleratore
L’inverno è alle porte, e la neve, sulle cime delle Alpi Carniche e Giulie, è già arrivata. L’occasione per provare la nostra Hyundai i10 N Line in uno scenario invernale è troppo ghiotta. Così dirigiamo verso la Pedemontana pordenonese, con un po’ di autostrada, la A 28 anche nel tratto da Pordenone verso Conegliano, per capire il rendimento del motore da 1000 cc tre cilindri turbo che in questo caso eroga 100 CV. Si tratta (lo ricordate?) della versione sportiva di quella che abbiamo visto essere una city car spaziosa e maneggevole. Già veloce di per sé. Con una buona disponibilità di spazi interni. Che la versione sportiva, qual è la N line, conserva. Mettendo a disposizione migliori rifiniture interne, i sedili con le cuciture rosse, rifiniture della plancia rosse, display centrale da 8’, ruote da 16’. Proviamo la partenza, dal casello, ovviamente fino a 130 km/h: va da 0 a 100 km/h in poco più di 10”. Che per una city car non è banale. Il cambio è leggero, veloce, è facile entrarne in simbiosi. E i consumi? In autostrada, viaggiando nei limiti ha percorso in media oltre 18 km/l. Rendimento che come vedremo salendo sulle rampe del gruppo del monte Cavallo, non scende al di sotto dei 15 km/l, anche chiedendole di portarci in cima un po’ in fretta.
Nella salita conferma la maneggevolezza. Che manterrà assieme alla sicurezza in discesa,
dotata di un buon impianto frenante che non si stanca dopo qualche km in marcia verso valle spingendo sull’acceleratore. È il risultato di un assetto ben calibrato, delle ruote più grandi rispetto alla versione normale, del fatto che pesa meno di 1150 kg in assetto di marcia, conducente e ‘navigatore’, e pieno di benzina (poco più di 36 l) compresi. Ma siamo andati in montagna, quella più vicina alla città visti i tempi che corrono (da Pordenone si sale in cima viaggiando bene in salita in una mezzoretta, dalla Riviera friulana via autostrada in poco più di 1 ora e 15’), per vedere che cosa succede con poca aderenza. Quindi? Pensavo meglio, ovvero, speravo peggio: credevo di trovare più neve. Che comunque, al Piancavallo c’era. Anche sul ring del piazzale principale attorno al quale si sviluppano le piste, le attività, la vita della località montana pordenonese. Questo ci permette di provare a dare gas e di percorrere anche le curve a velocità sufficiente per verificare la tenuta di strada della i10 N Line. Che conferma stabilità e sicurezza dell’auto.
E soprattutto la guida controllata: come ricordate è a trazione anteriore.
E lo è a tutti gli effetti. Quindi, un po’ di sottosterzo se la forziamo a chiudere la curva, che però si controlla facilmente semplicemente togliendo il piede dall’acceleratore: assicura una risposta sincera alle nostre sollecitazioni. Per chi guida da più tempo, è un po’ come essere al volante di una A112, una sorta di go-kart compatto che rimane ancorato alla strada. Detto questo, lasciamo Piancavallo e la zona innevata per affacciarci all’impagabile balcone di Bivio Castaldia, una finestra dalla quale è possibile distendere lo sguardo sull’intero nordest. Poi scendiamo a valle per andare ad ammirare gli addobbi luminosi in 3D allestiti nella città di P ordenone per il Natale. #charlieinauto2/215