Al volante della docile e precisa Hyundai Kona Electric con tanta elettronica
L’autonomia in questo caso ‘fa rima’ con le performance
Come si guida un’auto elettrica? È più facile di quello che si potrebbe pensare. Innanzitutto i comandi sono semplificati, perché non c’è il cambio, quindi nemmeno la frizione. Così per gli strumenti, non c’è il contagiri, sostituito da un orologio che raccoglie le funzioni di indicatore della capacità di ricarica ed econometro, ovvero ci suggerisce come guidare per aumentare la capacità di rigenerazione della carica della batteria. Alla quale l’auto provvede in decelerazione, ma anche proporzionalmente ai comandi che le diamo. Precisato questo, saliamo a bordo: il sedile di guida, ma anche quello del passeggero, è regolabile elettricamente con i comandi posti ai lati della seduta. I sedili, regolabili anche per aumentare la capacità contenitiva dello schienale, utile in curva perché la forza centrifuga di un’auto elettrica piantata sul fondo stradale può essere notevole. E visto che siamo in inverno possiamo apprezzare il fatto che son riscaldabili. Sono pure rinfrescabili ma non è il periodo adatti per testarne l’efficacia. ‘Accendiamo’ l’auto, e lo capiamo soltanto dall’attivazione degli strumenti e dalla tensione che avvertiamo come la sensazione che sia pronta a scattare. Quindi premiamo il pedale dell’acceleratore. Si parte. La pressione del pedale è leggera perché a testare le performance ci penseremo più avanti. Come va un’auto elettrica?
L’impressione è quella di guidare un’automobilina elettrica, docile, precisa, sensibile alle
richieste. Ma dobbiamo fare attenzione, perché il suo motore elettrico eroga 204 CV. Quindi bisogna guidare utilizzando con parsimonia la pressione sul pedale dell’acceleratore. Non tanto per preservare la carica della batteria, l’autonomia dichiarata è infatti sufficiente alle esigenze quotidiane di lavoro e della vita familiare, ma per evitare di incappare in sanzioni per eccesso di velocità. Ci è d’auto sia il fatto che volendo la velocità compare in grande in mezzo all’orologio al centro del cruscotto, sia la possibilità di far uscire dal cruscotto, davanti a noi, uno schermo trasparenze sul quale vengono proiettati i dati di viaggio più importanti. Siamo in città e apprezziamo il fatto che la Hyundai è stata forse la prima auto elettrica a montare un simulatore del rumore prodotto dall’auto. È utilissimo per farsi sentire da pedoni e ciclisti nei centri abitati, si percepisce anche a distanza ed emette ultrasuoni capaci di attirare l’attenzione. Il suono udibile è simile a quello che ascoltiamo al cinema quando le immagini ci fanno scorrere davanti un’astronave in movimento nello spazio. Le strade extraurbane ci permettono di cominciare a verificare le possibilità della guida assistita che avevamo apprezzato nel trasferimento iniziale. Il cruise control adattivo ci accompagna anche nelle file delle auto ai semafori, o nelle code.
E ci evita di usare altri comandi oltre al volante.
Il sistema anticollisione ci preserva dall’apparizione improvvisa di pedoni e ciclisti: nel caso percepisca la presenza di un ostacolo imprevisto e improvviso arresta istantaneamente, ma in modo assolutamente sostenibile, la nostra Hyundai Kona Electric. Nel caso un ostacolo si presenti all’ìmprovviso lateralmente allontana qb. la vettura dall’ostacolo. Curando di non farci andare oltre il margine della nostra carreggiata. Perché nel frattempo il sistema di mantenimento di corsia ci permetterà di mantenere la vettura sulla carreggiata, anche in curva. Il nostro viaggio tra le ricchezze del territorio ci ha portato stavolta da Lignano a Portogruaro, bella città di origini romane, sviluppata dalla Repubblica di Venezia sulle rive del fiume Lemene. Tra porticati antichi, lo splendido mulino, le ville in riva al fiume.
Per rientrare sempre lungo la Riviera friulana, verso Ariis di Rivignano,
dove c’è la Villa Ottelio, l’acquario regionale dell’Ente tutela pesca, il placido scorrere del fiume Stella. La giornata sta finendo, e magari una ‘ravvivata’ alla batteria in una colonnina di ricarica ci permetterà di utilizzare al massimo delle potenzialità la Hyundai anche domani, senza altre soste. Il tempo di uno spuntino che poi diverrà la nostra cena, all’Azienda agricola e Bed and breakfast Isola Augusta a Palazzolo dello Stella, famiglia Bassani. Ottimi prodotti rurali e il Brut Edgardo, premiato nei concorsi. È stato il primo agriturismo della Riviera friulana a dotarsi di una colonnina di ricarica installata da una nota Casa specializzata nel settore già qualche anno fa. Così possiamo rientrare ristorati, assieme alla nostra Hyundai, con l’indicatore dell’autonomia ancora quasi sul pieno…
#charlieinauto3/220