#testdrive lungo la strada delle vacanze con la #Hyundai Bayon in prova sulla distanza

IMG_6849

Carica di bagagli per la gita ma i consumi del 998 3 cilindri sono adeguati

In Toscana nella città delle terme e sugli sterrati dei rally mondiali

A occhio e croce, dentro quella coda particolare che chiude con due spigoli ammorbiditi, parte in vetro parte della carrozzeria, cè parecchio spazio. La prova? Partiamo per una breve ma ‘sudata’ vacanza, visto il clima, verso la Toscana. Quindi, a bordo, visto che è estate non ci servirà un bagaglio molto impegnativo, ma in ogni caso, tra vestiti e scarpe per il trekking, le passeggiate, le escursioni, gli abiti estivi, ma regolari, i capi per il termalismo, perché andremo nella culla delle terme antiche, un po’ di spazio ci servirà. Inoltre, c’è lui, Dylan, il cane del ‘naviga’. Ce la faremo? Ma certamente. E

senza rinunciare minimamente al confort che avevamo testato

nei giorni scorsi. Frutto di un progetto innovativo, la Hyundai Bayon è una mild-hybrid, ovvero: in corsa ricarica la batteria che alimenta un motore elettrico ausiliario di 48 V, a complemento del piccolo motore di tre cilindri in linea T-GDI Hybrid. il tutto, per arrivare a una potenza di 110 CV da gestire con il cambio manuale a sei marce e la trazione anteriore. La frizione è del tipo ‘intelligente’ IMT per il motore MHEV. Oggi riproviamo a testare i consumi: non ci sarà d’ausilio la frizione intelligente che ci permette di ‘veleggiare’ in modalità ‘coasting’ alla velocità di 70 km/h. Perché oltre 500 km del nostro percorso sarà affrontato in autostrada. Per goderci la trasferta, l’impianto di intrattenimento di bordo che è di buona qualità, e il confort assicurato dalle sospensioni elettroniche improntate alla morbidezza, e per non caricare di inutile stress i passeggeri, il viaggio lo facciamo a 120 km/h, a circa 2000 giri. Velocità alla quale la Bayon ci conferma i dati forniti dalla Casa che sono per un consumo di 6,4 km per 100 km, ovvero 15,6 km/l, che scende a 6,2 l/100 km a 130. Un dato confortante, perché oltre al carico in quest’auto proposta come un SUV da città, a gravare sui consumi c’è anche il fatto che abbiamo viaggiato sempre con il climatizzatore in azione, sovraccaricato quasi per l’intero tragitto visto che la temperatura esterna è sempre stata elevata.

Il viaggio è stato molto confortevole,grazie all’ottima climatizzazione, ma anche agli interni curati della BayonIMG_6601IMG_6594IMG_6849IMG_6852 IMG_6853 IMG_6855 IMG_6862 IMG_6865 IMG_6872 IMG_6907 IMG_6915 IMG_6923 IMG_6938 IMG_6929 IMG_6942.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’uscita della A1 prescelta è quella di Chiusi, per proseguire verso Chianciano, la città termale per antonomasia, per la cura delle malattie epatiche e per la salute del fegato. Un settore del mondo turistico che i cambiamenti della società hanno messo un po’ in crisi, ma per Chianciano, non cambia il fascino della città vecchia. Dopo la tradizionale passeggiata e gli snack al caffè con terrazza panoramica, scendiamo per i vicoli stretti del bordo antico, e dirigiamo verso Montepulciano, altro caposaldo dei borghi medioevali della Val d’Orcia. Per sostare in un ristorante tipico, sempre panoramico, la vista spazia da qui al lago Trasimeno, connesso all’omonima e secolare azienda vitivinicola e olearia. Alla ripartenza installiamo sul tetto della Bayon la telecamera che il fido ‘naviga’ si porta sempre dietro, e ci infiliamo in uno sterrato polveroso. Uno di quei tracciati resi famosi, fin quaggiù, dal rally mondiale di San Remo. Inutile specificare che la Bayon si guida anche in questo caso con due dita, grazie alla tanta elettronica che la mantiene sempre perfettamente in linea, la asseconda in curva, evita lo slittamento delle ruote anche nei tratti più sabbiosi confermando il livello raggiunto dall’elettronica della Casa coreana.

#charlieinauto3/250

#testdrive lungo la strada delle vacanze con la #Hyundai Bayon in prova sulla distanzaultima modifica: 2022-01-13T01:35:01+01:00da charlieinauto