CITTA’ DI MILANO.

Milano (/miˈlano/ ascolta[?·info]; Milàn in dialetto milanese[6], /miˈlãː/[7]) è un comune italiano di 1 372 810 abitanti[4][8], capoluogo della regione Lombardia, dell’omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d’Europa.

Fondata intorno al 590 a.C., forse con il nome di Medhelan, nei pressi di un santuario da una tribù celtica facente parte del gruppo degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C. e in seguito da loro ridenominata Mediolanum. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell’Impero romano d’Occidente, nel cui periodo fu promulgato l’editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di onorare le proprie divinità.

In prima linea nella lotta contro il Sacro Romano Impero in età comunale, divenne prima signoria per poi essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell’Italia rinascimentale. All’inizio del XVI secolo perse l’indipendenza a favore dell’Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell’illuminismo italiano. Capitale del Regno d’Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d’Italia sabaudo.

Principale centro economico e finanziario della penisola italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il “Triangolo industriale“, in particolar modo durante gli anni del boom economico quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell’editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. È inoltre tra i principali poli fieristici europei e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.

Milano poggia su un’unica tipologia di terreno di origine fluvioglaciale a cemento carbonatico, comune a tutta la Pianura Padana. La sua caratteristica principale è quella di essere facilmente carsificabile. Tale roccia è ricoperta dai sedimenti fluviali quaternari ed è visibile lungo i principali corsi d’acqua che la solcano, costituendo dei conglomerati che in Lombardia sono conosciuti come “ceppi”[9].

Milano occupa un’area di 181,76 km² a occidente della Lombardia, situata a 25 km a est del fiume Ticino, a 25 km a ovest del fiume Adda, a 35 km a nord del fiume Po e a 50 km a sud del lago di Como, lungo la cosiddetta “linea delle risorgive“, laddove vi è l’incontro, nel sottosuolo, tra strati geologici a differente permeabilità, aspetto che permette alle acque profonde di riaffiorare in superficie[10].

L’idrografia di Milano e della zona dei comuni confinanti è particolarmente complessa, sia per cause naturali, vista la cospicua presenza fiumi, torrenti e fontanili, che formano un vero e proprio groviglio idrico, sia per questioni legate ai lavori di canalizzazioni e di deviazione dei corsi d’acqua eseguite dall’uomo, aventi il proprio inizio durante l’epoca romana, che hanno portato alla realizzazione di numerose rogge, canali e laghi artificiali. Visto che l’acqua è abbondante e facilmente raggiungibile, a Milano gli antichi Romani non realizzarono mai acquedotti[11].

I corsi d’acqua più importanti che interessano la Milano moderna e la sua area metropolitana sono i fiumi Lambro, Olona e Seveso, i torrenti Bozzente, Garbogera, Lura, Merlata e Pudiga, i canali navigabili Naviglio della Martesana, Naviglio Grande, Naviglio Pavese, Naviglio di Bereguardo, Naviglio di Paderno e Vettabbia, e i corsi d’acqua artificiali Canale Ticinello, Canale Vetra, Cavo Redefossi, Cavo Ticinello e Lambro Meridionale. A Milano sono anche situati due importanti bacini artificiali, la Darsena di Porta Ticinese e l’Idroscalo di Milano.

Tra le architetture degne di nota ad essi collegati, ci sono svariate conche di navigazione (tra cui la conca dell’Incoronata, la conca di Viarenna, la conca Fallata e la conchetta), alcuni mulini ad acqua (tra cui Molino Dorino e Mulino Vettabbia) e il ponte delle Gabelle.

Milano è situata a occidente del bacino della Pianura Padana ed è caratterizzata da un clima temperato umido con una sensibile escursione termica annua (estate calda e inverno freddo)[12][13], Cfa secondo la classificazione dei climi di Köppen[14][15].

Milano, come gran parte della Pianura Padana, accusa una scarsa ventilazione che favorisce il ristagno delle nebbie e degli inquinanti anche in ragione della sua alta densità abitativa[16]. Gli inverni milanesi sono più freddi rispetto a quelli delle città costiere, senza però raggiungere gli estremi tipici dell’Europa centrale grazie alla latitudine più meridionale e alla protezione fornita dalla catena delle Alpi. Le estati sono calde e decisamente afose.

Neve e nebbia a Milano in una foto del 1960

Nel complesso le precipitazioni nell’area milanese sono ben distribuite nel corso dell’anno anche se la stagione invernale registra periodi relativamente lunghi senza precipitazioni, con un minimo di circa 40 mm a febbraio: le stagioni intermedie sono piovose, specialmente il medio autunno e la primavera. Leggermente più scarse le precipitazioni nella periferia sud e maggiori in quella nordest. Tuttavia negli ultimi anni i giorni di piogge sono andati diminuendo a favore di fenomeni più intensi ma più brevi.

Prima degli anni settanta le nevicate invernali erano frequenti. Considerando il periodo che va dagli anni sessanta agli anni novanta del XX secolo, la “media nivometrica” della città di Milano (ovvero i centimetri totali medi annui di accumulo nevoso) è più bassa di quella di alcune città del nord-ovest e dell’Emilia (come Piacenza, Parma, Bologna, Torino), ma più elevata di altre città del nord-est (come Udine, Verona, Venezia) fermandosi a 25,2 cm annui in città[17]: nei comuni dell’hinterland può avvicinarsi anche a circa 30 cm[18][19][20].

Gli estremi termici di Milano dal 1763 a oggi sono stati di -17,3 °C nel 1855 e di 39,8 °C nel 2003 (quest’ultima registrata alla stazione meteorologica di Milano Brera)[21]. L’umidità è statisticamente presente durante tutto l’anno in special modo nei mesi invernali e durante la notte. Le nebbie sono favorite dal cielo sereno, che consente il raffreddamento da irraggiamento, dal suolo superficialmente umido, dalla scarsa ventilazione della Pianura Padana occidentale e da particolari configurazioni bariche invernali come i regimi altopressori che in questo periodo dell’anno tendono a presentarsi con una certa frequenza. Tuttavia i giorni di nebbia si stanno facendo via via sempre meno frequenti[22].

Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trentennio 19712000 e pubblicati nell’Atlante Climatico d’Italia del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare relativo al citato trentennio