E non te ne vai
stasera è dura, più dura del solito, non che mi sorprenda, mi limito a prenderne atto.
non te vai, nonostante ti abbia mandato via, e non te ne vai perché é impossibile tu possa andartene.
non a noi, dicevano, non a noi così intrinsecamente legati, non a noi.
eppure, come nel migliore ( o peggiore, dipende dai punti di vista ) dei matrimoni, è accaduto.
noi non esistiamo più, in alcuna accezione.
non esiste più un ‘noi’, se non separatamente, per quel che vale ed infatti vale NIENTE.
Chissà se mi pensi, e questo riesco ad avvertirlo : mi pensi, ma rimani dove sei, lontano da me e non fai un passo, non mostri a nessuno che me lo possa dire che ti manco, che ti manchi quel che sono sempre stata, tua.
e non c’è giorno in cui mi chieda come sia possibile che non mi cerchi, che non mi tendi una mano, se solo lo facessi, magari verrei da te.
non lo fai, e dio solo sa perché. Io azzardo ipotesi, e nemmeno così lontane dal Vero, ma con le sole ipotesi non si va lontano, anzi, si rimane dove si è : arroccati sulle proprie posizioni.
eppure.. hai messo da parte così tante volte il tuo orgoglio, ma non con me. con me no.
