Quando ci si pone al di sopra delle Regole per giustificare le proprie azioni Decreto Lgs. 81/08 ed integrazioni

Risulta difficile raccontare, in breve, 36  mesi di disinteresse tra prevenzione e sicurezza.  Ma tocca provarci.  Bisogna farlo perché è il momento di farla finita con le attenuanti e le giustificazioni su errori grossolani di pianificazione e gestione controllata che hanno oscurato le REGOLE.

 Le regole di cui parlo sono quelle emanate con  Decreto ed approvate Aziendalmente,   lo scopo era- e di sicuro è –   rendere il luogo di lavoro un ambiente sano,  pulito, sicuro e  scevro da stress.

Col  tempo, la salubrità, la pulizia, la sicurezza e  la tranquillità del lavoro è andata sfumando, sotto i colpi di un discutibile contenimento di spesa ed un’allarmante sequenza di soli interventi tampone.   Quindi niente programmazione e nessuna  azione di prevenzione del potenziale danno.

Questo atteggiamento, unito ad altre prese di posizione hanno convinto,  della Vs passione viscerale  per Wittgenstein, secondo cui : “… la Regola si fonda su scelte arbitrarie (ed utilitaristiche) …”.

E’ proprio questo il punto le scelte arbitrarie. 

Con l’avvento di Poste Italiane S.p.A.  attendevamo una svolta, invece, la realtà : nessuna trasparenza, nessuna sinergia,  nessuna predisposizione ad andare oltre la  burocrazia e la provvisorietà.

Logico domandarsi:  che fine hanno fatto  i  buoni propositi ed i progetti da mettere in campo?    

Ad oggi, sulla sicurezza,  abbiamo visto solo interventi disastrosi  per ergonomia, ambiente, spazi, luci, etc..   Abbiamo visto  sacrificate  le Regole (tutte le Regole) sull’altare dei progetti standard,  evidentemente,  effettuati da chi non ha mai visto (se non dall’esterno e con disinteresse) un Ufficio Postale oppure una postazione di lavoro strutturata per la funzionalità  e non solo per il gusto estetico o l’immagine.

Aver calato questi progetti,  poi,  senza alcuna sperimentazione,  nella realtà lavorativa, oppure averlo fatto senza considerare :

  • adeguamenti secondo le necessità, a dire: spazio per lettore assegni, lettore barcod,  pos, pinpad, mb2, video, tastiera, mouse, cassette per le varie corrispondenze….
  • oppure se accettazione pacchi e quant’altro ….
  • oppure …..

ha determinato e certamente continueranno a determinare  problematiche serie di natura fisica che già è capitato di denunciare anche su uffici Lay Out …. di nuova generazione.

 I mancati riscontri e le mancate aperture al dialogo,  fanno pensare che queste sono le Regole che piacciono, quelle dove la Valutazione dei rischi non esiste… ed inoltre è dimostrato dai DVR …

Sembra quasi che il Vs  sia un inseguire le norme per costume, per imposizione ed obbligo, ma mai per finalità.

Esiste una normativa sulla sicurezza?  Perfetto!   

Lancio dei corsi, divulgo notizie, ma   per l’attuazione  –  anche su urgenze per la sicurezza  degli uffici  –  si deve attendere. 

Si deve attendere,  perchè, da quanto ci dicono ripetitivamente, i tempi di affidamento sono lunghi, le risorse da impegnare scarse e, nel frattempo, il mondo della prevenzione e della sicurezza  crolla addosso. 

Se protesti,   perché  non vedi mai cambiare l’andazzo,    la risposta a tutto è: “ … ma c’è un progetto! …”

Progetto  che è sempre lontano nel tempo (tranne che per qualche Settore ben raccomandato) e, soprattutto, lontano dalle necessità vere dei lavoratori,  maggiormente del front line.

 Lo dico, con causa,  per le proteste seguite ai lavori sull’Ufficio Principale di Napoli dove le Regole, quelle della salute,  sono state totalmente annullate.  In altri casi, poi, si è andati oltre;   empirismo climatico, lasciato all’andamento altalenante delle macchine termiche;   non attuazione di barriere a lama d’aria  su locali senza securslide e/o porte richiudibili;  pavimenti – flottanti e non – che sono trabocchetti costanti, se non manutenuti;     le sedie…;   le infiltrazioni …;    le varie ed eventuali che comunque mai  vengono neppure considerate, se non addirittura irrise, tipo:  il disastrato polmone dell’up NAPOLI 83,  neppure preso in considerazione;  la climatizzazione di quest’ufficio mai adeguata e con correnti d’aria insistenti;  le postazioni che ingenerano intorpidimento degli arti; quelle che ormai  sono talmente datate da essere contro ogni norma (riguarda soprattutto gli uffici ALS);   le vetrate esterne dei lay out senza filtri e senza dissuasori … e si potrebbe continuare all’infinito in questo elenco di ritardi VENTENNALI e mancati adeguamenti …  (peraltro obbligatori a ridurre al minimo i pericoli).

 Quanta fortuna finora …..

 Prevenzione : LA REGOLA

Sicurezza : LA LOGICA

 Risultato di questi ultimi 36  mesi di denuncia, ASSENZA DI ENTRAMBE e neppure giustificata.

Se queste sono le Vs Regole –  contrarie ed opposte a quanto ci propinate nei corsi –  ne possiamo tranquillamente fare a meno.    Purtroppo, Voi no!    La Legge  e la Norma impongono di far conoscere … peccato che non impongano anche di applicarle con priorità assoluta, così come si dovrebbe.

 Il  vero problema?   La SICUREZZA in Poste Italiane  è … come la promessa di MERITOCRAZIA  …. oppure come le ASPETTATIVE di CARRIERA  … INESISTENTE!

Il comportamento che auspichiamo è che a tutte le  informazioni obbligatorie per legge  – dopo tanta fortuna – corrispondano concreti risultati sul campo.   

Risultati che,  finalmente,  garantiscano ai lavoratori la dignità che spetta e soprattutto vadano in direzione del dettato di legge che intendeva ed intende porre l’uomo al centro della sicurezza, costruendogli addosso il posto di lavoro e non sviluppandolo solo per la beatitudine  dell’autore.

Attendiamo risposte per quanto finora segnalato ( anche se appare sempre più chiaro l’interesse per i Verbali ASL ….  non oso pensare)  garantiamo collaborazione ma deprechiamo questi atteggiamenti burocratizzanti nella forma, ma leggeri nella sostanza …. non servono a risolvere i problemi ma, continuando senza organicità, senza confronto tra le parti interessate, continuando a lavorare per comparti stagni affidando il responso finale a chi non possiede skill tecnico ed  a dimostrarlo – proprio sotto i Vs occhi – la periodicità e ripetitività  degli interventi effettuati  –  serve solo a generare  degli incredibili ….. sprechi (?) di spesa.

LUOGHI DI LAVORO

  • DECRETO LEGISLATIVO 09/04/2008, n° 81
  • DECRETO LEGISLATIVO 03/08/2009, n° 106

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Responsabile Coordinamento Sicurezza

Aldo Gaggiotti

Quando ci si pone al di sopra delle Regole per giustificare le proprie azioni Decreto Lgs. 81/08 ed integrazioniultima modifica: 2017-06-04T19:43:11+02:00da confsalcom.sicurezza