La lingua Italiana, un mistero da svelare…
Abbiamo approfittato dell’ospitalità dell’Operatrice culturale Carmen che gestisce il Laboratorio di Lingua Italiana presso la Struttura C.A.S. “Damasco 3” di Dugenta (BN) per coinvolgere i ragazzi partecipanti al laboratorio di raccontarci qualcosa della loro esperienza nei confronti di questa nuova e affascinante lingua che si ritrovano a studiare e delle differenze circa il loro Paese ed il nostro.
Ecco che cosa ci hanno detto i nostri giovani ospiti:
- Sekou (Guinea): “Mi piace la vostra lingua, io la sto imparando perchè così capisco tante cose che mi succedono intorno. Questo mi ha fatto capire che la gente italiana è molto tranquilla e ospitale. La più grande differenza tra il mio paese la Guinea e l’Italia è nella grandezza (la Guinea è un piccolo Stato) e nella temperatura…io non amo troppo il freddo!”;
- Binguino (Costa d’Avorio): “Imparo l’Italiano perchè mi serve per l’integrazione. Ho intenzione di frequentare la Scuola per poi trovare un lavoro. Mi piacerebbe diventare avvocato per difendere le persone. Quello che mi piace dell’Italia è che è un Paese aperto, quello che non mi piace è che a volte le cose vanno molto a rilento e per avere documenti o visite ci vuole molto tempo.”;
- Demco (Mali): “Voglio imparare l’italiano per lavorare e vivere meglio, mi piacerebbe fare la Scuola di Farmacia. Mi piace la musica italiana, in Libia mentre aspettavo di imbarcarmi ho ascoltato molto la radio e spesso trasmettevano canzoni italiane, in questo modo io ho imparato a conoscere Umberto Tozzi e adesso io sono un fan delle sue canzoni! Quello che non mi piace dell’Italia è che non tutti vogliono darmi ascolto o parlare con me, soprattutto al supermercato quando è il mio turno di pagare alla cassa, le cassiere mi ignorano completamente a differenza di come si comportano con gli altri clienti.”;
- Zorome (Mali): “Mi piace la lingua e voglio studiare per cercare lavoro come meccanico. La cosa più bella dell’Italia è il mare e io ci vado appena posso!”