Laura Ziliani, il giallo dei cellulari delle figlie: prima venduti, poi riappaiono resettati: «Siti scambisti e tradimenti»

Sono scomparsi i telefonini nel caso dell’omicidio di Laura Ziliani. Silvia e Paola Zani, le figlie dell’ex vigilessa ora in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere della madre insieme al fidanzato della maggiore delle due, hanno infatti consegnato agli inquirenti dei cellulari nuovi, per poi ripensaci e far recapitare i vecchi smartphone, ma resettati alle impostazioni di fabbrica.

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Sono scomparsi i telefonini nel caso dell’omicidio di Laura Ziliani. Silvia, assieme al fidanzato Mirto Milani e la sorella Paola Zani, hanno infatti consegnato ai carabinieri dei cellulari nuovi. Secondo l’uomo i terminali erano stati venduti per 250 euro «a un marocchino in stazione. Perché avevamo bisogno di soldi», ma dopo un mese, come spiega “La Stampa” sono “ricomparsi” e alle autorità sono stati fatti recapitare i vecchi smartphone, ma con reset alle impostazioni iniziali di fabbrica.

Silvia ha giustificato l’accaduto per la “vergona” causata «dall’idea che si sapesse che ero iscritta a un sito di scambisti», mentre Paola dal canto suo non voleva «che si sapesse che ho una relazione col fidanzato di mia sorella». I tentativi di depistaggio da parte degli accusati però non si fermano ai telefoni, dato ad esempio quello che è successo con le scarpe e i jeans della donna uccisa, seminati per Temù appena terminate le iniziali ricerche.

Laura Ziliani, il giallo dei cellulari delle figlie: prima venduti, poi riappaiono resettati: «Siti scambisti e tradimenti»ultima modifica: 2021-09-26T12:52:17+02:00da manuela_man27

One thought on “Laura Ziliani, il giallo dei cellulari delle figlie: prima venduti, poi riappaiono resettati: «Siti scambisti e tradimenti»

  1. Non ho parole. Ecco a cosa può portare dare eccessivo valore al danaro!!!!!! Spero che i tre delinquenti – due figlie ed il fidanzato di una – marciscano in carcere per tutta la loro vita.

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