Ormai noto alle cronache rosa e ai palinsesti Mediaset e Rai, Stefano De Martino torna a raccontarsi e, per farlo, sceglie il talk show “S’è fatta notte” di Maurizio Costanzo. Nella puntata dell’8 novembre, l’ex marito di Belen Rodriguez ha parlato soprattutto del figlio Santiago.
Diventato papà a 23 anni, De Martino ha raccontato di avere un bellissimo legame col figlio, che spera possa sfociare in una collaborazione lavorativa: «Essendo diventato padre da giovanissimo, ho avuto quella giusta dose di incoscienza che mi ha aiutato a vivere con leggerezza la scelta di avere un figlio. Santiago ora ha 8 anni, mi segue in televisione ed è lo spettatore che più temo. Ci sono cose che non gli piacciono, cose che gli piacciono di più, mi fido molto del suo punto di vista. Infatti, a volte gli propongo delle idee, delle sigle, per vedere la sua reazione. Il mio sogno un giorno è quello di lavorare con lui, contagiarlo con la mia passione, però come tutti i papà non voglio essere pressante: spero che faccia quello che gli piace».
Dopo aver discusso del figlio, Stefano passa a raccontare come si è evoluta la sua carriera televisiva. «Io in realtà non volevo fare il ballerino. Mio padre ballava, ma io sono nato nel bar di mio nonno ed ero convinto di ereditare l’attività di mio nonno, pensavo di fare il barista». E poi parla di Maria De Filippi, moglie di Costanzo, sua mentore nei primi anni ad “Amici”, nonchè fulcro importante per il suo percorso: «Con Maria è nato subito un rapporto quasi zia-nipote. Al primo casting avevamo sul petto un numeretto e si improvvisava, e la commissione diceva quello sì, quello no. Io venni scartato subito e lei, che ovviamente ha un fiuto infallibile, e io sono l’eccezione che conferma la regola, mi porta davanti alla commissione e chiede: ‘Ma perché avete scartato questo ragazzo?’. Insomma, il suo ascendente ha fatto sì che almeno all’inizio mi promuovessero».
Di lì, la carriera di De Martino ha avuto un decollo: è stato inviato de “L’Isola dei Famosi” 2018 e ha avuto l’opportunità di condurre molti programmi di successo, come “Made in Sud” e “Stasera tutto è possibile”, entrambi in onda su Rai2. «Ricordo, andando indietro nel tempo, una sensazione e un sentimento di inadeguatezza che mi porto nel tempo e che è tuttora il motore del mio lavoro. Io mi sono sempre rapportato a persone più brave, più grandi e questo mi ha sempre fatto sentire estremamente fuori luogo. Provo ad essere all’altezza nel senso che cerco della scomodità per progredire».