A sedici giorni dal tragico incidente di Centocelle dove, nello scontro tra una macchina e bus a metano, è morto carbonizzato il giovane Alessandro Vincenzo Femia, ci sono più dubbi che risposte. Sembra per il momento esclusa la presenza di una seconda persona che era in macchina insieme alla vittima e che - secondo un testimone - era stata vista fuggire. Secondo le testimonianze e in base alle immagini riprese con i cellulari da alcuni passanti, dallo schianto all’incendio sarebbero passati più di dieci minuti ma nessuno dei presenti, autista del autobus compreso, si era accorto della presenza di Alessandro dentro le lamiere della macchina. Parla, in esclusiva a “Leggo”, Anselmo, il padre del 25enne deceduto nell’incidente avvenuto la notte del 26 marzo tra via dei Castani e via del Faggi.
Incidente a Centocelle, il padre di Alessandro, morto a 26 anni: «Niente esame del Dna, ancora non so se è il corpo di mio figlio»
A sedici giorni dal tragico incidente di Centocelle dove, nello scontro tra una macchina e bus a metano, è morto carbonizzato il giovane Alessandro Vincenzo Femia, ci sono più dubbi che risposte. Sembra per il momento esclusa la presenza di una seconda persona che era in macchina insieme alla vittima e che - secondo un testimone - era stata vista fuggire. Secondo le testimonianze e in base alle immagini riprese con i cellulari da alcuni passanti, dallo schianto all’incendio sarebbero passati più di dieci minuti ma nessuno dei presenti, autista del autobus compreso, si era accorto della presenza di Alessandro dentro le lamiere della macchina. Parla, in esclusiva a “Leggo”, Anselmo, il padre del 25enne deceduto nell’incidente avvenuto la notte del 26 marzo tra via dei Castani e via del Faggi.