Mastella nei guai per 150 multe non pagate. Lui si difende: «Correvo in auto perché in pericolo»

Decine di multe non pagate, circa 150 ricevute da Clemente Mastella, l’ex ministro ora sindaco di Benevento. Multe ricevute per eccesso di velocità o per violazione della Ztl, rimediate soprattutto a Roma o lungo i trasferimenti da Benevento verso la Capitale, ricevute e mai pagate grazie ai ricorsi vinti. Parte da un esposto al prefetto di Benevento presentato dal movimento politico ‘Altra Benevento è possibile’ l’inchiesta giornalistica delle Iene (in programma stasera) e anticipata oggi da Repubblica, che ha per protagonista lo stesso Mastella.

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Nell’esposto al Prefetto dello scorso 17 marzo – inviato anche ai sindaci dei comuni sanniti di Paupisi e Castelvenere – il coordinatore politico del movimento, Gabriele Corona, chiede di accertare l’attendibilità dei ricorsi di Mastella ai verbali per eccesso di velocità dell’auto del Comune di Benevento. In poco più di un’ora – è l’obiezione che muove Corona – il sindaco Mastella di sabato sera non poteva andare a Roma da Paupisi e contemporaneamente rientrare a Castelvenere.

I ricorsi incriminati sono quelli ai due verbali per eccesso di velocità elevati l’8 giugno 2019 a distanza di un’ora tra le 19 e le 20. Nei due ricorsi accolti Mastella ricorda analogamente di essersi recato quel giorno per ragioni istituzionali a Roma con l’auto di servizio del Comune. E di essere destinatario, per disposizione dell’autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, di una misura personale di tutela che gli impone di essere accompagnato da un poliziotto. Fa presente, inoltre, che nella circostanza il conducente dell’auto su indicazione dello stesso poliziotto, ha «doverosamente superato il limite di velocità vigente, a salvaguardia della sicurezza personale del sottoscritto».

La tesi sostenuta da Mastella è che il notevole rallentamento imposto nella circolazione dal traffico sarebbe stato fonte di potenziale pericolo per la sua persona. «Dalla lettura dei due ricorsi – osserva Altra Benevento nel suo esposto al Prefetto – risulta che la prima violazione è stata registrata alle ore 19,21 dall’autovelox posto nel territorio del comune di Paupisi al km 52 + 690 direzione di marcia verso Caianello. La seconda violazione è stata registrata alle ore 20,24 dall’autovelox posto nel territorio del comune di Castelvenere al km 40 + 300 direzione di marcia verso Benevento. È evidente che quella sera, sabato 8 giugno 2019, in poco più di un’ora, l’auto in uso al Comune di Benevento non poteva, transitando sulla Telesina dal comune di Paupisi, raggiungere Roma e rientrare a Castelvenere nella direzione opposta». Di qui la richiesta di ulteriori accertamenti sui ricorsi.

Mastella nei guai per 150 multe non pagate. Lui si difende: «Correvo in auto perché in pericolo»ultima modifica: 2022-04-13T17:25:24+02:00da manuela_man27

8 thoughts on “Mastella nei guai per 150 multe non pagate. Lui si difende: «Correvo in auto perché in pericolo»

  1. Vorrei tanto sapere chi ha annullato le multe di Mastella e, cosa davvero incredibile, condannato il comune di Roma alle spese di giudizio. Non c’è niente da fare, se non sei un POTENTE, per te non ci sarà scampo, VIVA I LADRI COME MASTELLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Spero che la sentenza del giudice di pace di Roma sia stata impugnata dall’avvocatura municipale di Roma e che L’INCREDIBILE annullamento delle 150 contravvenzioni al cds possa essere riformato. Incredibile è il potere di questo volgaraccio ancora oggi. CHE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!! il CSM dovrebbe aprire un fascicolo su questo Giudice di pace di Roma estensore di questa ORRIDA sentenza e dovrebbe MUOVERSI anche il ministro della Giustizia. La legalità deve assolutamente essere riaffermata. Quanto a te, Mastella, meriteresti di essere fatto nero di botte dagli italiani onesti, quelli, per intenderci, che pagano le tasse e le MULTE. Fai schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Prendo atto del fatto che avete censurato e, quindi, non pubblicato i miei commenti non lusinghieri su Mastella. Bene il potere di quest’uomo insulso prendo atto che non ha limiti. CHE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. Hai la faccia dell’idiota e il brutto è che hai preso per il culo gli Italiani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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