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A 10 anni dal ritrovamento: "Mi chiedo ancora oggi perché l'aereo andava in quella direzione"


Fu un sabato terribile per la famiglia e per tutto il paese che seguiva la vicenda, era scomparsa 3 mesi prima una ragazzina di 13 anni, Yara Gambirasio di Brembate, era uscita dalla palestra, bravissima nella ginnastica artistica, non era mai rientrata a casa. Il 26 febbraio del 2011 fu ritrovata morta in un campo di Chignolo d'Isola, a una decina di chilometri da Brembate. Un ritrovamento del tutto casuale:  Ilario Scotti, 48 anni, è un impiegato di Bonate Sotto, appassionato di aeromodellismo, fa volare due aeroplanini radiocomandati tutti i sabati, verso le tre del pomeriggio sopra il campo di Chignolo, uno di questi gli cade: "Vedendo dove era caduto, mi recavo per riprenderlo, quando vicino all'aereo scorgevo una sagoma di colore nero, posta sul terreno. All'inizio mi sembrava che fosse un manichino, ma dopo essermi ripreso e avvicinato meglio alla sagoma, mi accorgevo che era il corpo di una persona di giovane età, anche se non riuscivo a capire se maschio o femmina. Immediatamente alle ore 15 e 21 telefonavo al servizio di emergenza 113 rimanendo in attesa dell'arrivo di personale della Polizia di Stato.  Qualche anno dopo in una intervista confiderà: "Non sono molto credente, ma devo dire che qualcosa c'è. Mi chiedo ancora oggi perché l'aereo andava in quella direzione, perché è caduto proprio in quel punto, a due metri da Yara, perché non ho trovato nessun guasto quando l'ho controllato". Yara morì per queste cause: il sanguinamento delle ferite (non mortali), inferte sia al corpo sia alla gola della vittima, da vestita, da "una lama molto affilata", le contusioni al capo e al volto, l'ipotermia. Nessuna ferita da difesa, nella mano destra stringeva arbusti tipici della zona, sotto le unghie e persino nel braccialettino di stoffa che portava sono attaccate le spine di quel campo. Una lunga agonia che si è conclusa solo verso mezzanotte o nelle prime ore della mattinata seguente. Povera bambina ebbe una terribile agonia dopo la crudeltà dei colpi inferti dal suo assassino, sono passati 10 anni ma il ricordo è ancora vivissimo, almeno per me, Bossetti in carcere si proclama ancora innocente, che ne pensi?