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I russi massacratori di Bucha anche miserabili razziatori, spediscono a casa...


Scrive Repubblica: "Alla fine di marzo i reparti militari russi che per cinque settimane hanno tentato di assediare la capitale Kiev si ritirano dall’Ucraina, varcano il confine e arrivano in Bielorussia nella città di Mazyr. Tra loro ci sono anche soldati che occupavano le posizioni tra Bucha e Hostomel e che in questi giorni sono accusati di avere commesso crimini di guerra. Sabato 2 aprile alcuni militari entrano in un ufficio di spedizioni della Cdek, un corriere russo che lavora anche sulle lunghe distanze, e cominciano a spedire a casa tutto quello che hanno saccheggiato nelle case dei civili ucraini: molti televisori, vestiti, condizionatori, gadget elettronici e altro ancora. Sono colli che pesano fra i 50 e i 450 chilogrammi per un totale di due tonnellate. Nell’ufficio però c’è una telecamera che registra tutta la scena per più di tre ore e la registrazione finisce in mano al Progetto Hajun, che è un gruppo di volontari bielorussi (anonimi, per sfuggire alla repressione) che monitora tutte le attività militari che avvengono nel loro paese. In pratica i razziatori di case ucraine compilano da soli davanti alla telecamera un registro delle loro razzie. Esempio: Kovalenko Yevgeny Yevgenievich manda 450 chilogrammi di attrezzi, casse audio, un tavolo, una tenda e altro a casa sua a Rubtsovsk. Segue numero di telefono. E ancora: Serdtsev Andrei Nikolayevich manda 150 chilogrammi di attrezzi, vestiti e un televisore a casa sua, di nuovo a Rubtsovsk. Segue numero di telefono. C’è da considerare che si tratta di una registrazione di sole tre ore in un ufficio spedizioni qualsiasi. È lecito supporre che la stessa scena si sia ripetuta altrove, per giorni, con altri corrieri." Sapevamo da varie intercettazioni di telefonate fatte a casa da questi miserabili assassini e predatori che hanno saccheggiato molte case degli ucraini fuggiti o uccisi da loro stessi. I soldati nelle comunicazioni ascoltate per motivi militari e poi pubblicate, descrivono quello che hanno rubato, spesso con i familiari che li guidano nelle razzie, chiedono questo e quello... Insomma alle scene di orrore di Bucha si aggiungono queste miserabili razzie dei loro beni.