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Oncologo di Bari condannato a 9 anni: vendeva farmaci 'miracolosi' a pazienti terminali


C'è un oncologo a Bari, avido di denaro e privo di morale, anche sua moglie è così, d'altra parte chi si somiglia si piglia, e così i due, lui oncologo e lei avvocato, si sono approfittati del dolore e della paura di malati terminali, orchestrando una truffa con farmaci che l'oncologo assicurava fossero miracolosi, e questi farmaci se li faceva pagare migliaia di euro a somministrazione. Ovviamente il miracolo purtroppo non lo facevano e i poveretti morivano con il conto corrente svuotato. Lui si chiama Giuseppe Rizzi e lei Maria Antonietta Sancipriani, la coppia avida e perversa è stata condannata a 9 anni di carcere lui e a 5 anni e 6 mesi lei dal tribunale di Bari che li ha interdetti dai pubblici uffici e condannati a risarcire le famiglie delle vittime. L'oncologo truffatore somministrava farmaci che assicurava salvavita e vendeva a 7000 euro a iniezione, nel Caf gestito dalla moglie usato come ambulatorio. Il caso è partito dalla denuncia del figlio del foggiano Ottavio Gaggiotti, morto nel 2019 che fu indotto a pagare fino a 130mila euro nella speranza di guarire da un carcinoma definito "irreversibile". Il figlio del signor Gaggiotti insospettito dal comportamento dell'oncologo per le sue continue richieste di denaro e perchè non vedeva alcun miglioramento nel padre, iniziò a  filmare gli incontri con il medico e a raccogliere materiale che è stato depositato in Procura dando il via alle indagini. Una testimone ha raccontato questa conversazione in tribunale: Dottore la mamma è morta". E lui rispose: "Si, ma si ricordi di saldare la parcella" Diciotto sono i poveretti truffati dal medico le cui famiglie potranno adesso anche rivalersi in sede civile. Non scrivo quello che penso di questo 'medico' e della moglie perchè diventerei scurrile, che la galera sia loro fonte di grande sofferenza ed espiazione, che ne pensate?