[caption id="" align="alignnone" width="640"] Jacques Derrida[/caption]
Vi avverto, oggi sono invasata da incontenibile spirito
rivoluzionario! ;.........______-----;;;;,,,,,,,,,<<<<<<<<<<>>>>>>>>>>
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Sono forse uscita di senno? Cosa sto facendo? Semplice! Sto mettendo in atto una sorta di rivoluzione, anzi, per dirla alla Derrida*, una "deconstruction". Sto accentuando il potenziale sovversivo della scrittura che pare risieda proprio negli elementi fonetici non fonetizzabili, nei "senza suono": la punteggiatura, le spaziature, le virgolettature, i corsivi, i grassetti e tanto altro ancora. Questi elementi scritti non "dicibili" hanno una carica rivoluzionaria e consentono di operare differenze di senso inaudite. Derrida praticando una "aggressione grafica" al termine francese "differ(e)nce " scrivendola con la "a" invece che con la "e" (differ(a)nce) senza che ciò sia rilevabile a livello fonetico, lo fa per sottolineare proprio l'azione silenziosa della scrittura. Non è dunque essa veleno, nè "figlia bastarda e parricida" come sostiene Platone preferendole il dialogo, la voce, la parola, l'unica per lui in grado di avvicinarsi alla Verità. Per Derrida invece le cose non stanno proprio così, la parola non aderisce perfettamente al concetto, all'Essere; tra i due termini di paragone c'è uno scarto che non può essere mai definitivamente colmato. C'è appunto differance! In quel che si dice e si racconta si cela dunque l'inganno, c'è tanto di non detto e taciuto perchè indicibile e mai si potrà dire. La grammatica del testo scritto è il luogo dove si aliena l'Essere: non la voce in cui è meno evidente il "farsi differanza" dell'Essere: ma la grafia, il segno scritto,la scrittura, dove "questo farsi altro è più evidente". La verità, l'essere però non è neanche nel testo scritto ma è tra le righe, nell'interlinea del testo scritto, nel non detto del testo scritto di cui il testo è la traccia. A noi non resta che seguirle! Che dite blogger? Non considerate eccitante trovare tracce dell'Essere nei vostri post? Sorry.... vado a continuare la mia Rivoluzione!!!!!!!!!!!!!!!!!!! W LA DIFFERANCE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ???????????????????>>>>>>>>>>>>>><< <<< .....................########### :-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))) ------------------------ * Liberamente e malamente sintetizzato da: "La farmacia di Platone" di Jacques Derrida