Sarò lapidario, peccato perché almeno un punticino ieri sera si poteva portare via dal Meazza per la totalità dei valori messi in campo invece l’Atalanta esce sconfitta seppur a testa altissima avendo costretto i nerazzurri di Milano alla difesa totale.
L’Inter vince la partita con l’unica occasione netta sfruttata a dovere sugli sviluppi di un calcio d’angolo e per la Dea non è stato possibile ribaltare il risultato nonostante la pressione totale applicata nella seconda metà del secondo tempo. Purtroppo i cambi effettuati dal mister non hanno sortito effetti, Ilicic su tutti e Muriel non sono riusciti a sgretolare la retroguardia interista.
Sinceramente non li biasimo, portarsi a più sei sulla seconda valeva la pena di difendersi in undici una volta andati in vantaggio. Semmai avrei da ridire sull’Atalanta proprio per come non è riuscita a fare l’Atalanta seppur creando qualcosina ma senza impensierire Handanovic che è stato bravo in un paio di occasioni a tenere a galla i suoi, a volte sono proprio gli episodi a decidere una stagione.
Non mi dilungo oltre, sapete che scrivo queste righe dopo molte ore dalla partita, un po’ per avere le idee più chiare non offuscate dalla gioia o rabbia del momento e un po’ per cercare di analizzare con più criterio logico le cose sempre con molta obiettività slegata da quella che può essere la passione per la Dea che a volte di primo acchito mi rende cieco.
Ripeto, peccato perché un punto in più avrebbe fatto comodo ma sapete che le motivazioni muovono le montagne. Ieri sera loro avevano più motivazioni valide di noi, come detto in telecronaca su sky da Bergomi per la Dea raggiungere il quarto posto è ancora fattibile con alte percentuali di riuscita, per l’Inter ieri sera era più importante allungare sul Milan.
Testa allo Spezia per l’anticipo di venerdì sera, 3 punti in tasca e dimentichiamoci questa serata.
Forza Atalanta!
