Diario notturno (Reloaded)

Aforismi - Ricchezza e salute


"La ricchezza non è tutto, ma è molto meglio della salute. Dopo tutto, non è che si possa andare dal macellaio e dire: "Guardi che bell'abbronzatura che ho, e non solo, ma non prendo mai un raffreddore",  e aspettarsi che vi incarti un filetto (a meno che il macellaio non sia completamente idiota)"

                                                                                                               Woody Allen

L'ironia di Woody Allen è sempre superlativa, oltre che fonte di interessanti riflessioni. In particolare, questa sua battuta si adatta agevolmente a vicende italiane, anche recenti.

Che la ricchezza non sia tutto è un luogo comune, ma di sicuro sta diventando sempre più una condizione necessaria per la salute. Come dice Allen, la ricchezza è molto meglio della salute, ma proprio perché la seconda sembra non poter più prescindere dalla prima.

Il sistema sanitario pubblico italiano, in molte Regioni, nel corso degli anni ha visto contrarre notevolmente la tutela dei livelli essenziali di assistenza. Se lasciamo da parte alcune Regioni del Nord (Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Province di Trento e Bolzano) che garantiscono cure decisamente maggiori, nelle altre realtà regionali le prestazioni mediche garantite dal sistema sanitario sono molto ridotte. Con ospedali affollati e fatiscenti, lunghe liste di attesa per esami e visite di controllo, coloro che hanno buone disponibilità economiche decidono di rivolgersi a strutture private, gli altri non possono che affidarsi alla buona sorte.

E fin qui, parliamo di vicende tristemente note. Poi, però, le notizie diffuse in questi giorni sulla condanna per frode della casa farmaceutica italiana, la Menarini di Firenze, ci fanno capire che la realtà è di gran lunga peggiore.

La Menarini per quasi trent'anni avrebbe perpetrato una colossale frode ai danni del sistema sanitario nazionale, usando società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi dei farmaci, per poi aumentarne il prezzo finale grazie a una serie di false fatturazioni. Lo Stato avrebbe, quindi, rimborsato in questi anni medicinali con prezzi gonfiati con un danno di 860 milioni di euro. In poche parole, i vertici della Menarini hanno sottratto risorse al Sistema sanitario pubblico, che sarebbero state utilizzate altrimenti per assistere pazienti gravemente malati, condurre ricerche scientifiche per la scoperta di nuove cure o ristrutturare ospedali.

Quindi, parafrasando Woody Allen, questi soggetti hanno certamente ritenuto che la loro ricchezza fosse molto meglio della nostra salute. Pagheranno davvero per tutto ciò?