E niente, sto proprio a invecchià

Ora…io non è che volessi proprio proprio la vita spericolata di Vasco eh…cioè, anche sì. Magari al netto della cocaina e del Roxy Bar, ecco, ma solo per una questione di abbigliamento: ci ho due vestitini da sera che non metto da duecentordici anni e al Roxy Bar non sarebbero molto indicati. Però gnari, madonna la pesantezza dell’habitat che c’è in giro. Mamma mia l’ansia. E che coglioni, figli miei, ma ve lo dico col cuore eh. Ovunque mi giro c’è gente che si lamenta di quant’è stanca. Ma manco andassero a zappare h24 nei campi di cotone, ma io non lo so. Che poi la maggior parte fanno i medici ( quindi un cazzo, diciamocelo ) o lavorano in uffici climatizzati e condizionati dove la fatica maggiore è picchiettare con l’indicino sulla tastiera o guardare il culo della collega che per festeggiare la primavera ha messo i jeans chiari. Ora…lunghi da me criticare l’importanza del lavoro intellettuale ma, oggettivamente, spaccare pietre sotto al sole è n’altra roba. Che forse ci farebbe bene a tutti, me inclusa, anzi me per prima.

Vabbè io sono una iperattiva e, probabilmente, ci ho un problema. Infatti poi puntualmente crollo e dormo 112 ore di fila che manco le campane mi svegliano…e ok, so’ fatta male io. Però…io sono anche un’entusiasta. Se decido di fare una cosa la fo. Se mi infilo in un progetto lo faccio. Sennò piuttosto dico no. Se vado a bere l’aperitivo con le mie amiche ci vado con tutti i crismi: tacco, trucco e decisione a metter giù una conversazione stimolante. Se poi mi ritrovo seduta a un tavolo dove pare che stiamo a discute quanto ci costa la rata del mutuo…portatemi il Pampero. Ma tanto. Un barile, per dire.
Io giuro non vi capisco come fate a campà così: ma non vi dispiace? Che ne sai, magari domani cadi dalle scale e muori e tutta la vita che hai fatto se non trascinarti da qui a lì sbuffando e sbofonchiando? Ovvio che non è che ogni giorno capiti l’avvenimento eclatante.

Per dire: non è che tutti i giorni ti innamori e ti parte il branco di farfalle nello stomaco e i violini nelle orecchie con La Vie En Rose a tre milioni di decibel che ti stordisce. Però se decidi di stare con una persona, minchia fritta e impanata, e ogni tanto suonatela te ‘sta cazzo di Vie En Rose perchè sennò dopo tre mesi si è al che noia che barba che si va fuori a cena e si sta ognuno collegato su Facebook a chiedere a uno sconosciuto che mutande ci ha addosso. Ma che tristezza.
Non è che tutti i giorni al lavoro ti capita il caso superclamoroso che ti fa scattare il cipiglione da Sherlock Holmes, anzi, solitamente lavorare è un cacamento di cazzo continuo e costante…ma ogni tanto metticelo ‘sto po’ di entusiasmo, in fin dei conti l’hai scelto te di far quel lavoro lì…e pure se non l’avessi scelto…ma ringrazia gli Dei che ce l’hai. E su, un po’…
E sì che non è che ogni giorno c’è qualcosa di super gossipposso succosso eccintatoso da raccontare alle amiche ma dai un po’ di romanzo, e falla ‘na battuta su una cosa normale capitata che passiamo ‘sti due secondi in interesse. No perché “ciao come va?” “sì bene?” “allora?” “solito” “ah” “sì” “ciao”. Macheduecoglioni.

Io sono sempre stata una sostenitrice della cosa fatta come va fatta. Se non la puoi fare come va fatta non la fare che l’è istess. A me, le robe fatte tanto per fare mi fan venire l’eczema seborroico. Nel cervello. Non capisco quelli che discutono e non si fanno prendere…ma io dico…non è che si sta litigando per forza o dopo bisogna uccidersi le mamme…stai discutendo? Stai parlando? Si sta facendo un confronto? Cazzo ma fallo come si deve…ma entraci, fatti coinvolgere, ma levati ‘sto palo dal culo santiddio ma non ti fa male a tenerlo lì tutto il tempo? Coinvolgiti. Dopo amen, finita la discussione finito tutto, amici come prima e ti reinserisci serenamente il tuo palo ma chissenefrega ma intanto che stai parlando con me dimostrami un minimo di interesse. Del resto io lo faccio. E non è che tutte le conversazioni che mi propongono mi riempiano di gioia e di gaudio anzi, spesso e volentieri le trovo delle cagate di proporzioni transoceaniche però se decido di dar spago a una persona glielo dò come si deve sennò dico “ehm scusa devo scappare ho la coscia di mammuth sul fuoco che mi diventa stopposa” e ciaoninetta. Se decido di avere un’amicizia le dò l’importanza che merita: non è che oggi mi va e allora cippicioppi e domani un c’ho voglia e allora gnegne. E che è. Se decido di fare la dieta, per dire, la fo bene. E muoio di fame. E che caz. Se fai una cosa falla come si deve. Così come quando ho deciso di avere ‘sto blog che mi ha portato più rogne che soddisfazioni…sono anni che ce l’ho…non mi serve a un cacchio, ora come ora meno che mai. Però ho deciso di farlo? L’ho scritto per anni? Ho conosciuto persone che amo veder passare di qui tutti i giorni? E continuo. Con lo stesso entusiasmo di una volta, oltretutto, coi miei pipponi, con i miei dialoghi quotidiani, con le mie litigate e con le mie battute da rincoglionita. E uno dice “non cambi mai? Male!”  io dico “eh lo so ma non in tutto si deve cambiare”.

E comunque devo ammettere che è arrivata ufficialmente anche per me. Fino a qualche tempo fa pensavo di no e la mia fantastica felpa di Barbie era lì a testimoniare, orgogliosamente, il non avvento della traggggedia e invece è arrivata. Sono ufficialmente invecchiata. Di botto e di brutto. Ho anche una ruga sulla fronte, nuova. Adesso ci manca il primo capello bianco e ‘amo fatto tombola. Sono invecchiata perché sono arrivata a dire la frase che segna l’inizio della fine “va bene così”. E in questi giorni l’ho detta ‘nsacco di volte a ‘nsacco deggente. Non è uno starnuto di passaggio è proprio un raffreddorone coi fiocchi. “Va bene così” sto distribuendo in giro. Mi son rotta i maroni. E quando ti rompi i maroni è la fine di tutto. Io lo so…osssseloso. Come diceva Eros, Santo Eros, Lui Che Tutto Sa “si comincia a morire nell’attimo in cui cala il fuoco di ogni passione”. Ed è vero eh. II declino senza ritorno, a palla di neve proprio, frtttttfrtttt rattatatatata….fino allo splat finale. Si parte dal “lassa perde dai” e si arriva al corso di ricamo a punto croce con tanto di “non ci so’ più le mezze stagioni signora mia”. Matematico. Scientifico. Come lo scopone. Io sono arrivata a ‘sta cosa qua. Al va bene così. Cosa? Tutto. Basta che non mi spappolano la minchia ormai mi sta bene tutto. Passo sopra, passo oltre, faccio finta di niente…un sacco di azioni che fino a qualche mese fa mi erano non solo sconosciute ma anche ostiche. Mi sono integrata alla pesantezza generale. Tra due giorni comincerò a lamentarmi che sono stanca, sbufferò per il meteo e comincerò a dire che si stava meglio quando si stava peggio e che ai miei tempi si saltavano i fossi per il lungo. Contestualmente a questo raggiungerò la pace dei sensi, la pace del cervello, la mia vivacità intellettuale andrà in vacanza alle Maldive dove si sbercerà di batida de coco e si diseneuronerà per sempre. E comincerò a dire che se torna la DC la voto. E inizierò anche a non digerire più il latte…che io non ho capito come possa essere possibile ma la gente che conosco io…compie 40 anni…e un’ora dopo non digerisce più il latte. Ma è incredibile eh. Fino al giorno prima si allattavano direttamente dalle mucche…il giorno dopo intolleranti al lattosio mo’ io devo capire se sta cosa è una moda che fa figo o è vera per davvero…ma dirò che va bene, facessero un po’ tutti come cazzo glie pare.

Basta. Questo mondo sbuffoso ha vinto pure su di me. Mi si è inceppato l’entusiasmo, la joie de vivre e probabilmente anche la scassacazziggine che per qualcuno potrebbe essere una cosa positiva ma secondo me no. Quando la gente smette di rompere il cazzo è perché non gliene frega più niente e un mondo fatto da persone a cui non frega niente è un mondo difficile e ostile.

Che poi, come dice sempre Alice…e ha ragione…perché Alice è noiosa eh. Alice è una di quelle a cui è dedicato questo post perché è una noiosa che si lamenta dalla mattina alla sera che davvero non la si sopporta ( e pure il mio collega Genio…quello è n’altro…pare che porta sulle spalle tutti i drammi mondiali e i problemi politici internazionali…Berlusconi è meno stanco di lui…arriva in canile la mattina che già è stanco al solo pensiero di quello che forse probabilmente ma non si sa potrebbe anche per caso capitare…un peso massimo ) Però come dice Alice La Noiosa Cronica…le uniche passioni che non muoiono mai sono quelle per i figli e per le squadre di calcio. E infatti, secondo me, il paragona da fare con la gente sarebbe proprio quello: cioè…io ho sempre voglia di vedere e stare con mia figlia. Sempre. Non è mai capitato che abbia pensato “oh che balle mi tocca un intero pomeriggio con la Nana”. Se capita che lo penso per qualcun altro allora evidentemente non è che ci tengo così tanto…e per il calcio è uguale. Avete mai sentito un tifoso che abbia detto “uh che palle oggi c’è la partita” o “no no non parlarmi della mia squadra che oggi non c’ho voglia”. Uguale. Quando non si ha voglia…gnari…meglio levà di mezzo. Oppure dire che va bene così. Che va bene così in effetti. Quantomeno finché non andrà più bene.

E niente, sto proprio a invecchiàultima modifica: 2017-04-03T02:37:02+02:00da Tiffany.2016

7 pensieri su “E niente, sto proprio a invecchià

  1. Urca Tiff!!!!!! Ma noooooooo!!!!!!!! Tu sei ancora giovanissima!!! una pupa!!!!!!! Non ti far prendere dalla noia di vivere, ti assicuro che è una noia veramente. che da quando mi hanno spostato in avanti l’età della pensione son furibonda, ma mica perchè son stanca ehhhhh, noooooo è che vorrei fare altro, qualche cosa di più entusiasmante che emettere fatture, controllare rapportini e incacchiarmi se qualcuno non segna come si deve la mezzora che ha impiegato nel Condominio di via della peppina!!!!!! Per quello che riguarda la stanchezza, mahhhh, non saprei, che io sento in giro questi che dicono “ahhhh, ma bisogna andare via, per staccare” ma che stacchi dico io????? stacchi il cervello?????? mohhhhh, io penso che se vuoi divertirti il cervello lo devi sempre tenere collegato, mica è un aifone, o un samsung o un uauei, che spingi il tastino e lo spegni, che poi non lo spegni mai che puta mai caso che ti perdi una notifica di facebook e son traggggggedie!!!!!!!! Io per dire, non ho bisogno di “staccare”, se mi voglio riposare, casa mia va benissimo, l’ideale senza nessuno che venga a rompere i cabasisi, ma come sto bene a casa mia nessun hotel di lusso o resort mi può dare la stessa sensazione di benessere.

  2. Per quanto riguarda le discussioni, ecco io invece sono diversa, evito, proprio non mi piace scontrarmi, non mi piace litigare e lascio perdere. Per dire mo’ ti racconto quel che è successo l’altro giorno. Sabato era il compleanno della mia dolce metà e io già dalla settimana prima avevo organizzato di festeggiarlo insieme ai nostri amici in un locale con cena, ballo, torta e brindisi, poi con la famiglia avremmo festeggiato il giorno dopo con pranzo pantagruelico preparato dalle mie manine sante. Senonchè, venerdì sera intorno alle sette, per caso, che io il cellulare lo tengo in borsa e non è che lo vado a vedere ogni tre per due, scopro un watzappo di figliolina che mi comunica che il giorno dopo è il compleanno di suo padre (che io son rincoglionita e magari non avevo fatto mente locale….) e che lei come regalo gli aveva preso un biglietto per uno spettacolo comico per quella sera, spettacolo unico e biglietti non rimborsabili finendo con “spero che tu non abbia organizzato nulla”. E lì a qualcun altro sarebbe partito l’embolo e conseguente vaffa a destra e a manca. Invece io molto educatamente le ho fatto presente che certo che avevo organizzato, e che lei prima di prendere un’iniziativa del genere avrebbe magari dovuto avvisarmi, e questa mi risponde che ero io a dover avvisare lei!!!!!! Ora lei sa benissimo che noi tutti i sabato sera usciamo, che è un caso straordinario che magari capita due volte l’anno che non si esce e secondo lei dovevo essere io a dirle “guarda cocca che noi sabato sera usciamo”. A quel punto ho ritenuto che non fosse più il caso di darle corda e non le ho più risposto, non ho aperto i suoi messaggi e ho chiuso la questione. Sono sicura che un’altra al mio posto avrebbe raccolto la sfida e si sarebbe lanciata in una lite furibonda con insulti da ambo le parti e successivo coinvolgimento del rispettivo padre e marito, cosa che io invece voglio evitare che credo che non ci sia cosa peggiore che costringere un uomo a scegliere se stare dalla parte della moglie o della figlia, specie se la figlia è solo sua.
    E comunque sabato sera la festa è stata quella organizzata da me, e io il palo lì dove hai detto tu non l’ho sentito nemmeno per un secondo. Ma evidentemente abbiamo caratteri diversi e quello che va bene per te, non va bene per me, io a litigare sto male, ma veramente male, ad un certo punto sento che mi manca l’aria, faccio fatica a respirare, mi si chiude lo stomaco e mi vengono le palpitazioni.

    • Sì ma questa qua s’è messa di impegno a voler rompere le palle, eh Gil. A un certo punto ha più di 40 anni, credo no? Che si dia una regolata. Non so davvero cosa consigliarti, sai, son situazioni così tanto delicate…equilibri così in bilico…io non so davvero che pazienza hai anche se temo lo scoppio prima o poi eh…

  3. Non fa una grinza il discorso (la fronte invece mi pare di sì ma questo fa parte delle differenza masculo femmena perché a tutt’oggi anche se le esprimo non le ho e non so come mai
    forse perché ne sorrido?
    neppure capelli bianchi ma parlo di quelli rimasti aggrappati al terriccio che compone il cranio AH AH AH
    Paliamo della voglia di stare
    del fuoco della passione
    fate tutti caso alla cosa e riprendo un discorso fatto ad una comune amica tempo addietro
    la passione è un fuoco che scalda non che brucia e distrugge ogni cosa nel suo cammino
    si accende con una intensità che non brucia mai ogni volta che la si cerca
    ma riscalda e protegge dal gelo del sonnolente susseguirsi delle giornate.
    quando gioca una amichevole estiva ci si informa… si guarda il risultato e magari anche le sintesi in tv
    come quando si segue la tappa del giro
    magari le prime non danno grandi spunti ma poi il tappone dolomitico
    Ed è lì che si fatica… che entra ancor più forte la passione perché è maggiore lo sforzo
    come la finale di Champion’s League dove si arriva dopo tanto camminare e sforzarsi
    E poi ricomincia… dopo cinque anni di scudetti sono prontissimo ad esultare se arrivassimo al sesto
    e con questa affermazione è chiaro anche un particolare
    finora non ho parlato di prole dato che non ne ho (quindi per un buon numero di interlocutori non capisco… anche se personalmente non credo sia così tanto matematico) ma anche con la prole si usa il noi
    andiamo all’asilo
    o un lui che ci inserisca nel discorso con un sottinteso aggettivo possessivo
    lui (che è mio figlio) va a scuola lui (che è mio figlio) è bravo
    e lo si vede quando ce ne estraniamo
    la sua maestra non capisce niente… di lei (che è mia figlia)
    un poco come per le squadre
    l’arbitro non capisce niente (della mia squadra)
    Essere passonali significa fare un grande sforzo… una sorta di trasferta in un pulmann… di parto… e riceverne la fiamma da custodire e non da sprecare in giochi pirotecnici
    questo penso
    il contropipponatore Max 😉

    • E non hai torto Max. Certo, è una fatica, certo, è un problema, certo, ci si può scottare. Ma l’alternativa alla passione qual è? Qual è il naturale contrario? La morte. Se si è pronti a morire si può smettere di far fatica,altrimenti…no. E o la trovi nella Champions League…o la trovi nella pallavolo, per dire. Ma la devi trovare. E se manca te la cerchi. Nel curling, per esempio…guarda che il curling è sottovalutato sa’.

      • a me pare che la alternativa alla passione sia il buttarsi da una rupe dimenticando il cordino di aggancio
        la passione naturalmente porta alla morte
        la morte della naturale ambizione a intingere biscotti in molte tazze o di farsi intingere da pennelli sporchi di altre vernici.
        ma per il resto cacchio se si vive con la passione… anche doppo la consistente decessatura.
        Quanto al curling… BEH… sono un appassionato del genere e sto intere serate a guardarlo quando posso
        vuoi mettere un gioco dove al posto delle bocce si vedono due scemi con la scopa che si divertono a spazzare un sercio piatto che viene tirato?
        AH AH AH

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