La storia perfetta

A: “Che c’hai?”
T: “Son depressa.”
A: “Ma è impossibile, tu non sei mai depressa.”
T: “Eh e invece è possibile. E infatti non mi caga nessuno, proprio perché non lo sono mai e quando lo sono nessuno me se fila. Che vita di merda.”
A: “Comunque pure io son depressa.”
T: “Ah, non avevo dubbi. Se domani io dicessi che sono una damigiana diresti che lo sei pure te. Son circondata da gente dell’anche io. Vabbè. Che ci hai da esse depressa tu, a parte un fidanzato idiota?”
A: “Un fidanzato idiota, appunto.”
T: “Ma perché ti innamori sempre degli idioti, te? Di’ la verità…è per uno studio scientifico? Per una tesi? Correlazioni e differenze tra maschio umano e scimpanzè poco evoluto? Tra l’altro…nessuna…né correlazioni né differenze.”
A: “A parte che lo scimpanzè, di fronte a una femmina in calore non dice mai di no.”
T: “Ah ma quello neanche i maschi evoluti: l’importante però e non essere la loro femmina. Capisci? Bisogna essere la femmina di un altro per stimolare il calore nel maschio umano e questa è una regola antropomorfica, non è mica colpa loro.”
A: “Cioè? Quindi, per andare a letto col mio moroso devo mettermi con un altro?”
T: “E certo. E’ semplice. Tu ti metti con un altro e allora poi vedi che quello con cui stai ti guarda con lo stesso interesse con cui guarderebbe un comodino dell’Ikea…e invece quello che vuoi tu che era il fidanzato prima decide che…oh, Alice, non lo so, ma non potevi innamorarti di uno scimpazè che sarebbe stato tutto più facile?”
A: “Mi stai dicendo di mettermi insieme a uno scimpanzè, Tiffany?”
T: “Beh, che c’è di male? Guarda che alcuni son meno pelosi di certi uomini eh…ok…devi cospargerli di antipulci e può essere noioso…ma molti uomini devi cospargerli di Lasonil tutte le volte che fanno ‘na rampa di scale…”
A: “Ma perché non ti ci metti te con lo scimmione?”
T: “Perché non sono io quella che si lamenta del fidanzato idiota!”
A: “Vabbè, basta. Piano scientifico.”
T: “Come lo scopone?”
A: “Ma sei fissata eh!”
T: “Iooo? Ma se sei tu che stai persino pensando di metterti insieme a uno scimpanzè in calore con l’antipulci!”
A: “Basta, basta…allora. Cosa deve esserci per forza in una storia d’amore per essere perfetta. Dimmelo.”
T: “E che ne so?”
A: “Come che ne so. Le cose che non devono mancare. Le cose irrinunciabili.”
T: “Beh…per esempio l’amore? E, volendo, una villa in Sardegna. Sai, per l’estate. La Sardegna è romantica.”
A: “Che banalità.”
T: “Eh certo. Ora dire che in una storia d’amore deve esserci l’amore è una banalità. E cosa ci deve essere, allora, sentiamo. Sentiamo l’espertona qua.”
A: “Allora…la mia storia ideale…deve essere un intreccio tra Via col Vento, 50 sfumature di Grigio e Sex and The City.”
T: “Uhm. E Dumbo.”
A: “Dumbo?”
T: “Beh…un elefante che vola…vedi un po’ te.”
A: “Ma perché la vedi tanto difficile fare con me un po’ di Via col Vento, un po’ di sfumature e un po’ di Sex and The City? Cosa mi manca? No, per sapere eh.”
T: “Aliiiice…santi lumi!”
A: “Santi numi no lumi. Che so’ i santi lumi?”
T: “Non si dice santi lumi?”
A: “Seee. I lumi. Lo sai cosa sono i lumi? Le candele.”
T: “Quelle della macchina?”
A: “Tiffany…tu lo sai, vero, che le candele della macchina non sono quelle che si accendono in mezzo alla tavola, ve’?”
T: “Mah. Secondo me…le candele della macchina sono le luci. Quelle che accendi col pulsantino sul soffitto.”
A: “Sul soffitto?”
T: “Sì, il soffitto della macchina.”
A: “Vabbè…tornando a noi…”
T: “Ah sì. Allora: Via col Vento è romantico ma non te lo consiglio. Te la ricordi la povera Rossella? Non poteva mai mangiare sennò non le si chiudeva più il bustino. E poi, Alice, ma ti rendi conto andare in giro col bustino? Poi dicono del burqa…ma ti immagini che razza di fastidio…”
A: “Tif…ti ricordo che tu giri con un reggiseno che ti fa i lividi perché hai deciso che ti devi schiacciare le tette.”
T: “E infatti io sono scema. Non a caso. Poi…50 sfumature di grigio…ma Alice ma sei pazza? Ma li hai visti che fanno quelli? Ma noi ormai ci abbiamo un’età…è un attimo e ci vie’ ‘na lombosciatalgia che camminiamo piegate a sandwich per tre giorni…oooh Anastasia ci aveva 19 anni, bella de casa, e persino lei in certi momenti non è che sembrasse proprio così entusiasta eh…ma lassa perde…ma una bella partita a Monopoli di quelle luuuuunghe che ti compri Viale dei Giardini, ci piazzi tre alberghi e tutte le volte che lui ci capita sopra parte l’Inno alla Gioia parodiato che dice “e ora mi paghi / brutto stronzo / così impaaaaari / son millecento e stai muto / tanto peeeeerdi / sto vincendo che gran goduria / sei davvero una nullità/” no?”
A: “Monopoli al posto di 50 sfumature di grigio?”
T: “Mais oui. Monopoli is new ciulatina del sabato sera, vecchia mia. Noi donne a spennare soldi agli uomini siamo imbattibili. Non possiamo perdere. Vuoi mettere la soddisfazione?”
A: “Tu non stai bene, eh.”
T: “Io sto benissimo. Ho solo cambiato prospettiva riguardo la linea mediana dello svolgimento del percorso della vita.”
A: “Cioè?”
T: “Ma che cazzo ne so! La pianti di far domande inopportune? Ma che si chiede il significato di un aforisma così pregno di cultura, filosofia e tracotante saggezza? E’ da cogliere, Ciccia. O lo cogli o non lo cogli. Come la prima mela. E per finire…Sex and The City, Alice? Ma ti rendi conto che quelle quattro poveracce son dieci anni che stanno lì e nessuna di loro ha incontrato uno non dico figo…non dico perfetto…non dico come Raz Degan…ma normale? Manco uno glien’è capitato normale. Hanno raccattato orde di burini che manco su Badoo…”
A: “Quindi?”
T: “Quindi è questo il problema. Sei insoddisfatta perché parti da aspettative sbagliate. Le vere cose che non devono mancare in una storia d’amore non sono quelle che dici tu.”
A: “E sentiamo, Genio. Sociologa dei miei maroni sfranti. Quali sono le cose che servono in una storia d’amore?”
T: “Un divano, un microonde per i pop corn e Netflix.”
A: “Ah ecco. E basta?”
T: “E un amante. A testa.”
A: “Ma Tiffany…”
T: “Hai ragione, l’amante no. Poi che amante…io so’ fedele come un San Bernardo, povera rincoglionita che sono pure io…non riuscirei ad avere un amante manco se avesse la villa in Sardegna…allora un divano, il microonde, Netflix delle grosse, grossissime, immense…”
A: “Palle?”
T: “Ma che palle! Ciabatte, Alice. Ciabatte. Grosse, giganti e pelose. Guarda che stare sul divano tutta sera coi piedi freddi è una iattura. Io te lo dico. Se i piedi sono caldi è tutto caldo.”
A: “Ma Tiffany…”
T: “Eh ma Tiffany. Ma Tiffany ‘na fava. Non mi dai mai retta poi ti lamenti…50 sfumature di grigio…ti ci vorrei vedè…vuoi mettere con le ciabatte pelose e le serie tv di Netflix? I pop corn da microonde dolci li faranno?”
A: “….”

La storia perfettaultima modifica: 2017-04-06T05:24:17+02:00da Tiffany.2016

20 pensieri su “La storia perfetta

  1. ma ancora cor push?
    lasci staVe che fa ceVti lividiiiii signoVa mia che tutto qui sembVa che ho la pelliccia che poi oggi fa molto assassina di animali
    premesso che cello cello me manca
    come fate a favve paga’ viale de li ggiardini si c’ho Parco de la Vittoria?
    AHA già… in quer modo
    eccerto… ma noi che semo furbi se famo intanto vicolo corto e vicolo stretto che insiemme a li arancioni e rossi appena che vai in priggione ce caschi e paghi mentre er fiaschetto m sarta sempre queli due 😀
    e ve lasciamo le aziende che intanto le bollette tocca sempre pagalle a noi maschietti
    riguardo invece lo svolgimento della linea mediana del percorso della vita suggerirei anche di trarre anche un grafico di variabilità in modo da supporre statisticamente l’eventuale futuribilità dei percorsi intraprendibili allo scopo di non farsi trovare impreparati senza tailleur e eye liner al risveglio dalla ennesima camminata su banchi di vapor acqueo.
    PS se i piedi sono caldi significa che hai messi i calzini AH AH AH

  2. E comunque le ciabatte nooooooo!!!!!!! so’ peggio dei pigiamoni con gli orsetti o le paperelle, non c’è niente che faccia precipitare l’ormone come le ciabattone

    • Ma è quello il senso Gil..mettere un po’ a riposo gli ormoni. Baaaasta con sti ormoni, che ansia, andassero a dormire un po’… è arrivata la primavera e io anziché svegliarmi non ci ho più voglia di nulla…guarda…non mi sveglierebbe manco Raz 😀

      • Quando arriverai alla mia età, ragazza mia, allora rimpiangerai gli ormoni “mossi”, ma mica solo quelli dell’altro ehhhhh, pure i tuoi si son dati e ….. niente, allora sì che potrai indossare pigiamone e ciabattone, a meno che non ti arrivi un’ondata di caldana, e allora ti spogli pure se in casa c’hai sedici gradi, ti sembrerà di stare ai tropici, ma l’ormone ormai s’è dato e non lo recuperi più. Quindi, come diceva una mia cara amica, cogli il fiore prima che sfiorisca, che dopo è troppo tardi: i petali cadono, secca e pure puzza di marcio….. ehmmmmm, vabbè, lo diceva lei, noi facciamo la doccia tutte le sere!!!!!!

        • Guarda Gil…io mi so’ portata avanti col lavoro. So’ sfiorita prima 😀 Seccata come la begonia quando te la scordi sul balcone a Ferragosto. La morte del cigno. Ormai ho altri svariati e interessanti passatempi: per esempio ho trovato una simpatica guida intitolata “come cucinare le lenticchie in 50 modi diversi”. Ora che mi riescono tutti…so’ arrivata alla menopausa pure io 😀

  3. alloraaaa
    le ciabattone agli uomini piacciono perché le trovano un gioco (un poco come i cani) ma se le piazza ai piedi una tipa coi bigodini e la faccia pittata a lucido che poi infila fuseau attillati qualcosa nun torna
    esistono tempi opportuni anche per non radersi la faccia se è per questo
    anche andare con la canotta sopra l’ombellicolo è dapaura
    ma poi ci sono momenti nei quali magari un pigiamone con le brrrrr-che-freddo ciabattone fa sentire il masculo un tantino più masculo del quasi nulla nel quale viene giornalmente precipitato da esseri di forma femminile e il resto di burinia city
    Le storie perfette esistono ma non vi piacciono perché non somigiliano neppure lontanamente al mulino bianco o al film di pertinenza
    vediamo i titoli
    gonna with the wind
    vai cor vento
    una tipa si sposa un tipo e l’amica se lo vorrebbe lei ma poi a lei tanto piace l’altro che però non gliela da vinta allora si getta su lui che ama l’altra
    in finale lei si rimbocca le maniche e lui va dove lo portano gli affari mentre i due sposati hanno avuta una storia che finisce in tragedia
    morale
    una storia che poteva essere perfetta non l’ha capita nessuno perché guardavano tifando la moretta contro la biondina.
    sex and the city
    già aver riscritto il libro con differenze sostanziali fa capire quanto sia una ricostruzione più falsa di quelle di amore infedele
    quali?**

    **dal web
    “Carrie Bradshaw non è la protagonista principale del libro, è solo uno dei tanti.
    Charlotte York non è una americana puritana ma una ninfomane inglese, nonché giornalista e non gallerista
    Miranda Hobbes è un dirigente televisivo e non un avvocato
    Stanford Blatch non è un talent scout ma un artista, inoltre non è un uomo brutto, basso e calvo, ma anzi è un ragazzo bello, alto coi capelli ricci e lunghi.
    Inoltre le tre amiche della protagonista non hanno tutto lo spazio che hanno nel telefilm: nel libro è dato molto più spazio a Stanford e ad altre amiche, che compaiono a volte nello show televisivo.”
    Veniamo a noi
    neppure calcolo il terzo… si commenta da solo
    i lumi NON sono le candele semmai la fiamma sullo stoppino!
    questo per la precisione
    essendo un maschietto seppure del genere batrax batrax ci tengo ad essere preciso come un paio di calzini appena lavati
    😉

    • Il punto Max è che noi siamo imperfetti, la vita è imperfetta, il mondo è imperfetto e l’imperfetto diventa la sublimazione del concetto di perfetto. Ma siccome noi siamo tutti molto sciocchi pensiamo sempre che il giardino del vicino sia sempre più verde. E magari stai lì a dire “oh il marito della mia amica, che figo” ma in realtà se ci vivessi tu, con lui, dopo un mese ti renderesti conto che figo una beata fava, è uno come tutti e ha difetti come tutti e ti lamenteresti come per tutti. Stesso dicasi per la Belen: è stata lasciata pure lei, un motivo ci sarà. Evidentemente, dopo un anno, neanche più Belen è comparabile a Belen. Il punto è viviamo nell’epoca del fast food, dell’autoabbronzante e dei sette kg in sette giorni: abbiamo tutti la data di scadenza timbrata sulle chiappe. E se il primo giorno per quelle chiappe uno farebbe follie…al settimo giorno…s’è già rotto er kaaaa…e va al supermercato a comprarne un altro paio diverse. Questa è l’imperfezione del mondo: tu sei perfetto per quella persona lì. Molto perfetto. Perfettissimo. Desiderabilissimo. Per sette giorni però. Dopodiché scadi. Amen. Come fare? Semplice: cambiare ogni settimana. E che devi fà. Per questo sono nati i siti di incontri: così tu il lunedì ti metti in caccia, il sabato sera ci esci, la domenica lo lasci e il lunedì ricominci. Almeno così dicono quelle che ne sanno.

      • il punto è questo!
        se il libro viene ambientato fra ninfo e begli gnocchi e diventa di belle puritane con bestie si racconta una storia diversa e chi la vede legge altro è semplice
        come chi vede la coppia perfetta e legge checarino lui o chebravadonnina lei e magari fanno gli scambisti per dire
        oppure si tirano dietro il mobilio tipo
        che strano… che fine avrà fatto il vaso ming?
        oh no… sai… ci è andato a sbattere il chowchow è si è rotto!
        ma… non valeva milioni?!
        che vuoi… son disgrasie… capita!
        e te pensi lo avesse combinato il mio labrador con l’orribile statuita feticista della suocera oggi saremmo fuori di casa entrambi.
        La nostra percezione è fallata dalla non convivenza
        tipo lei che mangia schizzinoso
        NO
        È vegana
        e te non te ne accorgi perché mangi vegetariano per la dieta
        ma appena viene un pupo te (che sei stato stordito fino ad allora) ti svegli e scopri il succhialinfa che hai vicino
        Si tratta di finzioni Tiff… di maschere che volenti o nolenti abbiamo addosso alle volte neppure nostre
        Alle volte abbiamo il diritto ad essere stanchi e invece dobbiamo tenere altrui pesi
        capita
        ma questo non fa di noi dei superuomini o wonderdonne
        magari lo facesse
        avremmo tutti la tartaruga al ventre e una quarta abbondante in un fisico da sballo e sapremmo vederci e sentirci anche a kilometri di distanza
        resta da capire come lo facciano quei due a distanze siderali ma vabbé
        come dicevo ogni mela ha un baco
        ma se fosse da seta?
        non sarebbe buono anche il baco?
        🙂

        • Capo 1: chi tiene un labrador dentro casa è da arrestare 😀 ( scherzo…sai che io ho la Milka e la adoro ) però i labrador, con quella coda, so’ peggio dell’uragano Katrina. Cioè meglio un mastino tibetano in casa che un labrador…sono dei danni ambulanti. Sai che la Milka, quando era ancora col suo allevatore ( che è lo stesso di Snup…te lo ricordi il signor Eros sant’uomo? Che mi faceva parlare tutti i giorni con Snup quando era piccolino e aspettavo di poterlo prendere e io gli facevo puccipucci nel telefono e il signor Eros pensava Mioddioquant’èscemaquesta? ) una notte, al rientro dalla passeggiata, s’è mangiata le chiavi e son rimasti fuori di casa tutti e due ? 😀 😀 Potevo non prendere una simile cagnolotta idiota? Era proprio la mia eh: l’unica femmina del mio branco poteva essere solo più scema dei maschi 😀 Je l’adore. Mi assomiglia un sacco: culona e cretina. Solo che lei è bionda. Sul resto, Max, ti dò ragione figurati…lo sai che sui rapporti tu sei il mio guru indiscusso, quello che dici tu è religione per me.

          • un guru fracico sarei dato che i miei rapporti con l’alteo sesso sono nel seNso unico ovvero mi sa che ci sta il cartello non entrare dal capo opposto del vicolo stretto AH AH AH
            Per il cretina lo sai che se non te la pianti vengo lì e ti scataramarro di legnate
            Per la culona… devo chiedere… a me non pare ma evidentemente non conosco l’argomento per cui dimanderò a chi ne sa qualcosa
            quindi scansati che parlo un momento con Lupo 🙂

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