Dieci e zerosei

Post impegnativo ( per tutti )


MESSAGGIO PERSONALE: Alla "Signora Svedese" che mi ha dedicato un post con tanto amore...cioè grazie. Io avrei anche voluto rispondere che, lo sapete, io quando c'è da rispondere ad una cazzata non mi tiro mai indietro...il punto è io, di quel post, non ci ho capito una mazza...limite mio eh. Ma non ho capito cosa cacchio si volesse da me. Cioè...volevi una risposta pesa? O volevi solo che venissi a fare un po' di caciara, litigare un po', perché adesso c'è un post da +100 commenti lì "dai tre" ( mi piace chiamarli i tre :D ) e vi parte l'invidia? Gnari io ve lo dico chiaro: io, a litigare sui vostri post, ci vengo, eh. Tranquilli. Se è questo che volete...ditemelo. Io ci vengo volentieri, magari convinco due o tre a venire pure loro e veniamo a scannarci, tanto siamo abituati. Capirai. Gratis, eh, ci vengo. Però ditemelo chiaro che io son tonta non capisco..."Tif vieni a mandarti affanculo con un po' di gente che mi langue il blog?" "Pronti! Subito!" Ma DITEMELO. MESSAGGIO PERSONALE DUE: lo dico solo per evitare equivoci. Non scrivo questo post per litigare su "un dato argomento" visto che pochi giorni fa abbiamo sottolineato una mezza divergenza di idee con E. Lo scrivo perché Simona ( posso dirlo Simo? ) mi ha detto che le sarebbe piaciuto un confronto sul tema e io l'accontento perché è interessante anche per me, in caso, sentire altri pareri. APPROCCIO ALLA LETTURA DEL POST ( CHE PRETENDO pena la fanculizzazione come ai vecchi tempi ) A) io non sono una pediatra. Ho delle competenze scientifiche sui vaccini e non ho nessuna intenzione di esibire documenti, attestati, specifiche, gratifiche e magnifiche. Lo so IO quali sono. Punto. E le condivido qui: gratis, alla luce del sole, senza dare né consigli, né prescrizioni, né verità assolute. Condivido ciò che so. Non "come e perché" lo so. Chi ritiene che scriva cose interessanti ne farà tesoro, chi ritiene che scriva cazzate dirà "che cazzate". Punto. B) il post è scritto in base ALLE MIE COMPETENZE ( inopinabili. Punto. Le mie competenze, dico, non quello che penso sul tema ) a conoscenze apprese grazie alle mie frequentazioni lavorative, a discorsi scientifici seguiti, fatti, parlati, ascoltati nel mio ambiente che può essere parificato PER CERTI VERSI all'argomento C) ovviamente, non essendo io pediatra, il tutto va preso COME BASE DI RIFLESSIONE e non come verità che mi esce dalla bocca. Io sono una persona INTELLIGENTE, con SPECIFICHE COMPETENZE che RIFLETTE su un argomento. Nessuna verità assoluta, tutti pareri. D) in medicina IL PARERE non sempre è legittimo. Laddove scrivessi cose che NON SONO UN PARERE MA UN DATO SCIENTIFICO lo farò presente. Su tutto il resto...è riflessione, discussione, opionione personale Il post sarà neutrale. La mia opinione personale ( perché bisogna esporsi, è giusto ) è che io, tendenzialmente, sono pro-vaccini. Con qualche eccezione. Poche. Che si capiranno nel post. Lungo, impegnativo, barboso. Non per tutti. ( minchia sto esagerando con sto tono da Sticazzi? ...mi sa di sì...mi so' fatta prende...scusate...) Tema " I VACCINI: PERICOLO O SALVAVITA?" Cos'è un vaccino? Prima cosa da dire è che il vaccino non è un farmaco. Non si può essere "allergici" al vaccino. Sarebbe come dire "sono allergico alla bronchite". Si può essere allergici ad alcuni eccipienti che si usano per miscelare il prodotto ma questo, è imprevedibile così come se un neonato fosse allergico alla caseina, la prima volta che gli dai il formaggino Mio va in shock anafilattico. C'è qualche mamma che quando svezza il neonato si fa venire le convulsioni prima di dare il formaggino Mio o lo yogurtino al biscotto? Però può succedere. Il vaccino è UN VIRUS. Si prende il virus, lo si abbatte e si inocula nell'organismo. Questo attiva il sistema immunitario che, avendo a che fare con un virus "rincoglionito" riesce a sconfiggerlo facilmente. A quel punto l'organismo avrà "appreso la capacità" di combattere quel virus. Chi è vaccinato contro il morbillo non è che "non prende il morbillo". Lo prende lo stesso. Solo che prima ancora che la malattia si sviluppi la debella e nessuno se ne accorge. Ed è per questo che, prima dei 6-8 mesi di vita o in qualunque condizione di deficit immunitario E' PROIBITO VACCINARE. Se il neonato ha il raffreddore IL MEDICO NON LO VACCINA, se il neonato ha una patologia immunitaria uguale. Perché inoculare un virus, per quanto abbattuto, in un sistema immunitario non a bolla è rischioso. Molto rischioso. Quindi: pericolo di REAZIONE AVVERSA COME SHOCK ANAFILATTICO a un qualsiasi vaccino...equiparabile a quella di essere allergici ad una qualunque cosa presente nel mondo. Rischio esistente...ma non diverso da milioni di altri rischi di allergia. Vaccini più o meno sicuri? Dunque. Per arrivare a capire la faccenda dell'immunizzazione e per raggiungere il giusto grado di abbattimento del virus...non è che ci son voluti 2 giorni, eh. Ci sono andati decenni e decenni di studi, prove, test su animali, test in vitro ecc. Adesso: quando si dice "quest'anno l'influenza è cambiata non è più XXX1 ma XXX2" vaccinatevi col vaccino nuovo! Ecco...lì io, personalmente, ci penserei un po' meglio rispetto al vaccino per il morbillo. Perché un vaccino sparato sul mercato farmaceutico in 2 mesi dall'inizio "dell'epidemia", francamente...come margine di non aver fatto proprio le cose a modino...così, per non saper né leggere né scrivere, mi fiderei fino a pagina uno. Magari è fantastico eh. Ma magari no. Diciamo che un vaccino dato a tappeto a tutta una popolazione senza aver avuto una finestra di osservazione a lungo termine...tutte 'ste garanzie, DA MAMMA, non me le dà. In quel caso FORSE vale seguire più il ragionamento di rischio/beneficio: ho un bimbo che, se prende l'influenza, a causa di condizioni particolari, rischia veramente tanto? Allora meglio accettare il rischio del vaccino nuovo. Ho un bimbo sano e ruspante e pimpante? Meglio correre il rischio che becchi l'influenza. Vaccini obbligatori per i bambini? La polio. Parliamo della polio. Oggi non esiste più. Ma ha reso disabili e ucciso migliaia di piccini. Purtroppo l'agente patogeno della polio non è "estinto". Esiste. Siamo noi che non la prendiamo più perché tutti sono vaccinati. Smettere di vaccinare equivale ad aprire non una finestra ma proprio un balcone alla polio e, tra venti anni, riavere sul territorio l'esatta percentuale di malati di quando la polio mieteva vittime come mosche. Il morbillo: l'abbiamo fatto tutti e nessuno è morto. Non è vero. Ne sono morti a mazzi, per morbillo, solo che adesso su FACEBOOK parlano solo quelli l'han fatto senza morirne. E le nonne di 90 anni a cui son morti i figli di morbillo FACEBOOK non lo usano. Uguale per la rosolia che ha fatto nascere migliaia di bambini ciechi. Vaccinare i bimbi per le malattie esantematiche e per quelle obbligatorie equivale a due azioni sociali: 1) non metterli a rischio 2) non mettere a rischio contagio tutte quelle persone, bimbi e adulti, che per condizioni particolari non possono essere vaccinate. Quindi non si fa solo per sè: un bimbo sano, magari, col morbillo rompe le balle come senza. Ma se il mio bimbo sano infetta un bimbo con la leucemia o un neonato di 3 settimane...eh. Ricordiamoci che il morbillo non si infetta "quando escono le bolle" ma nella settimana precedente. Quando arriva la febbre ed escono le bolle...ormai la malattia è in via di guarigione. L'incubazione è prima: non puoi saperlo se tuo figlia sta covando il morbillo e durante quel periodo è altamente contagioso per gli altri. Vaccino e autismo? Bon. Qui si apre il delirio. RIFLESSIONE. L'autismo è una malattia NEUROLOGICO-PSICHIATRICA. Non è detto che sia genetica ( non si sa, anche se si presume che una piccola porzione di un determinato cromosoma possa essere la chiave di volta per la ricerca ) non è immunitaria, non è virale, non è batterica. Come potrebbe un virus abbattuto intaccare il cervello e rendere un bambino autistico? Domande da porsi:  1) perchè l'autismo viene correlato col vaccino solo nei bambini? Nessun adulto, nemmeno quelli che hanno avuto conclamati o ipotizzati problemi post-vaccino è mai diventato autistico. 2) l'autismo si diagnostica su base cognitiva. Lo sviluppo cognitivo nei bambini inizia subito ma si manifesta e può essere visto, compreso e verificato solo verso l'anno, anno e mezzo, due. Se un bimbo è autistico i sintomi li mostrerà in quel periodo, non prima. Prima è un bambino normale che piange, fa gagagaga, mamamama, pipipipi come tutti, perché prima di quell'età i bimbi quello fanno. E i vaccini, tendenzialmente i richiami, si fanno proprio in quel periodo. 3) è sempre autismo? L'autismo, a 2 anni, è difficile da diagnosticare. Esistono una rosa di ritardi cognitivi, di sviluppo, cerebrali...si parla di centinaia e centinaia di patologie e varianti. A 2 anni sentenziare con sicurezza "autismo" è molto difficile. Inoltre, SCIENTIFICAMENTE, non esiste nessuna correlazione vaccini-autismo. Quindi: è sbagliato dire "è impossibile" perché, non essendoci uno studio scientifico abbastanza ufficiale bisogna usare il condizionale. Però...però...diciamo che è un'ipotesi scientificamente poco attendibile, ecco. Se fosse...sarebbe una scoperta che lascerebbe di sasso tutti i genetisti, virologi, immunologi del mondo e metterebbe in discussione almeno cent'anni di medicina. Può essere che un vaccino leda il cervello di un bambino? Certo che può essere. Essendo un virus abbattuto può, in rarissimi casi, non venir distrutto adeguatamente dal sistema immunitario e attaccare il cervello, provocando neurodegenerazioni, anche non remissive. E causando problemi cerebrali che, a 2 anni, possono essere scambiate con l'autismo. Attenzione però: anche la febbre...la semplice febbre alta, nei bambini entro i 3 anni può provocare la cosiddetta "meningite pura" cioè un qualsiasi virus o battere ( influenza, polmonite, laringite, enterite ) in un bimbo piccolino può arrivare al cervello, compromettendone per sempre il corretto sviluppo. Ma non è "il vaccino" che lede il cervello è "il virus". E così come può succedere col vaccino può succedere se il bimbo prende la tonsillite e gli spara la febbre a 41. Motivo per cui quando ai neonati viene la febbre alta i pediatri ti urlano nel telefono "lo spogli subito tutto e lo infili nella vasca da bagno piena di acqua fresca!!!!!!" perché la febbre alta è pericolosa per le meningi. Se invece, un ragazzino, un adulto o io becchiamo la febbre a 41 il medico ti dice "pigliati la tachipirina e non scassare la minchia". Questo perché l'alta percentuale di danno cerebrale da febbre o virale o batterica scema col passare del tempo. Ed ecco perché i bambini diventano "autistici" quando hanno un problema post-vaccino e gli adulti no. Evidentemente, quei bambini, sarebbero diventati "autistici" anche in caso di una febbre a 41 per morbillo o per influenza ( sempre col condizionale eh ). A questo punto il pensiero su cui basarsi è questo: quanto è alta la percentuale che mio figlio "prenda male il vaccino" ed abbia questa reazione, comparata al rischio di una malattia che se la prende gli fa venire la febbre a 41? Quanti sono i bambini lesi cerebralmente a causa di un vaccino e quanti a causa di una febbre alta comune? I dati sono inquietanti. E tutti a favore del vaccino. Conclusione? Vaccini sì? Vaccini no? Per quanto mi riguarda io penso questo: in Italia alcuni vaccini sono obbligatori e, tu mamma, se tuo figlio è idoneo ad essere vaccinato, lo fai. Punto. Su quelli non obbligatori...io mi baserei, appunto, sulla questione rischio beneficio e, PERSONALMENTE, darei meno fiducia a quelli che arrivano sul mercato nel giro di 2 settimane. SCIENTIFICAMENTE: i vaccini obbligatori sono sicuri. Hanno, come TUTTE LE PRATICHE MEDICHE, un margine di rischio che è bassissimo. E' molto, molto e dico MOLTO più probabile morire per la tachipirina, alla prima somministrazione durante la vita. E' molto molto molto più comune avere reazioni avverse agli antibiotici, ai cibi, alle piante. Numericamente e scientificamente. E questa è SCIENZA CONCLAMATA. Così come è conclamato che il numero di puerpere che hanno un grave ictus o trombosi nel 40 giorni post parto è il 10% mentre i rischi conclamati di donne che prendono la pillola e hanno un evento del genere è di 12 su 10.000. Però tutte partoriscono, anche se fumano, anche se hanno più di 35 anni, anche se hanno difetti circolatori...e per prendere la pillola si fanno venì le crisi isteriche e il dottore ti fa misurare il colesterolo 700 volte prima di prescrivertela. E tutti dicono "la pillola fa venire l'ictus" ma nessuno dice che pure il parto te lo fa venì. Altra nota: SCIENTIFICA. Le allergie sono reazioni immunitarie. Il sistema immunitario dei bambini raggiunge il completo sviluppo verso i 6 anni. Tant'è che i prick test li fanno, sotto quell'età, solo in casi gravi e sono comunque da ripetere dopo i 6 anni, sia se negativi che se positivi, perché SCIENTIFICAMENTE INCERTI. Un bambino sotto i 6 anni che abbia una grave reazione allergica...è difficile. Molto difficile. Proprio perché un sistema immunitario immaturo non è in grado di provocare una reazione così importante da scatenare shock ( tranne al cibo...perché lì, invece, si tratta di reazioni immunitarie scatenate dalla digestione e dal metabolismo, che portano importanti reazioni a livello intestinale e i bimbi rischiano la vita per disidratazione, elettroliti che vanno sottozero e shock da chetosi ) Pertanto, SCIENTIFICAMENTE, si può dire che ai bambini è più pericoloso dar da mangiare un cibo nuovo anziché dar loro un antibiotico mai usato prima. Negli adulti il contrario: più pericolose le allergie da farmaci che non quelle da cibo. Chiariamola bene: quando un bambino "è allergico" non muore avvelenato "dalla cosa a cui è allergica" ma da SE STESSO. Ad uccidere per shock anafilattico non è "il farmaco" ma la reazione del corpo a quel farmaco, così violenta da mandare in shock il corpo. Quando, invece, si è allergici al cibo non si muore "avvelenati da quel cibo" ma un bimbo di 6 mesi allergico, chessò, al pollo, potrebbe avere una reazione così grave di dissenteria, vomito...che in in bimbo piccino, nel giro di poche ore può ucciderlo. Ecco perché lo svezzamento a 6 mesi esclude i principali allergeni: latte di mucca, uova, pollame, pomodoro. Quelli glieli dai a 1 anno...perché a un anno, se è allergico, non rischia di morire per i motivi di cui sopra perché è meno vulnerabile e due giorni di cagotto li sopporta. Detto volgarmente. Io penso di aver detto tutto. Ecco. Voi, invece, che ne dite? Ha senso 'sto discorso?   BOX CANE E GATTO Personalmente, per quanto riguarda i cani, io tendo ad essere favorevole a tutti i vaccini a disposizione tranne: la rabbia, laddove non esistano comportamenti a rischio specifici. Ergo: inutile un'antirabbica al cagnetto di casa che non vedrà mai nella vita un procione o una volpe e che non va a passeggiare per boschi incontaminati di zone sarde, toscane o dell'isola d'elba. Utile invece per tutti quei cani che: praticano la caccia sportiva, fanno expo internazionali a contatto con cani esteri, provengono da allevamenti esteri ( il vaccino è retroattivo e in questo caso si rischia a farlo anche a 40 giorni d'età, per la faccenda che il rischio che ce l'abbia e la passi al proprietario è più inquietante di quello che il vaccino gli faccia male ) i randagi, i cani di canile, tutti quei cani che sono esposti a rischio quindi che passeggiano in boschi incontaminati spesso, che praticano pastoraggio in zone montane o di aperta campagna. l'anti-filaria: è un vaccino che copre 12 mesi quando il rischio filaria è circoscrivibile al massimo a 7. E' un vaccino che ha ripercussioni epatiche di una certa importanza. Con la profilassi per bocca ( pastiglie specifiche ) si suddivide la quota del vaccino in puntura in 5/7 dosi annue mentre con la siringa si spara tutto il quantitativo in un'unica somministrazione. Consigliato solo ed esclusivamente per chi porta il cane in vacanza in zone tropicali o calde più volte l'anno e per i cani che non reggono la pastiglia e ne traggono problemi a livello gastrico. ( tipo: se il cane per 3 volte di seguito vomita la pastiglia...alla quarta non gliela dai più e fai la puntura ) l'anti-leish: è un vaccino che stanno proponendo a tappeto. Diffidare. Lo fanno proprio perché occorre la finestra di controllo, visto che è nuovo. E non mi sembra il caso di offrire la ricerca sulla pelle dei propri cani e pagandoli pure. Le ricerche se le facessero in università. A dirla tutta, comunque, la statistica ottenuta fino ad adesso è anche poco incoraggiante: pare che non arrivi al 40% di copertura, infatti, anche i cani vaccinati devono essere comunque trattati con antiparassitari topici. Ergo, no. Meglio, a mio avviso, utilizzare in modo corretto i classici anti-zanzare che offrono copertura 90%. PER I GATTI Favorevole a tutti, tranne che per la filaria ( stessi motivi cane ) e le sperimentali FELv e FIP. Non garantiscono risultati che stimolino al rischio. Soprattutto quello per la FIP pare che sia tipo acqua fresca, la FIP non può essere annientata, in quanto è un virus che vive nell'intestino di tutti i gatti, fin dalla nascita e può attivarsi come no ( soprattutto in tenera età, entro i 4 mesi e in casi di stress organici: parto, allattamento, convalescenza da gravi malattie ) quindi nessuno può sapere al mondo se un gatto svilupperà la FIP in compenso possiamo dire che tutti ce l'hanno potenziale. Vaccinare un gatto contro se stesso lo trovo stupido soprattutto perché il vaccino va fatto a 3 mesi...il rischio FIP davvero elevato è nei primi 35 giorni di vita. Se fossero davvero così sicuri, i Sciur Ricercatori Farmaceutici, lo consiglierebbero alla nascita, no a 90 giorni.