Il caso Battisti. Dai un significato alla giustizia (e alle parole) . Capitano delle notizie “Eccovelo, un regalino per l’Italia” firmato nuovo governo brasiliano. Sembra una proposta di colorizzazione per bambini, Colora tu. Ti do il disegno in bianco e nero. Prosegui tu. Geopolitica e giustizia passpartout. Come le personalità: il pentitismo per garantirsi sconti di pena degli anni ’80.
Processi in contumacia e il diritto all’evasione: l’ex terrorista politico sarebbe stato disposto a consegnarsi all’Italia, se gli fosse stata garantita la revisione del processo con la presenza di osservatori internazionali.
(Metodo Mitterand obsoleto): Peripezie per sottrarsi alle responsabilità? Un comunismo radicalizzato, oggettivato a metanarrazione del capro espiatorio dei compagni armati o di una macchina processuale tardiva e vendicativa dell’antiterrorismo (cogliendo anche gli aspetti più oscuri della destra – di questi giorni è anche ricorrenza della bomba a pzza Fontana Roma 12 dicembre 1969), di una macelleria sociale …?
Non pare semplice parlare di giustizia, soprattutto nel ricordo delle vittime di un “mostro”, gli stessi che lo vorrebbero fuori dai c******ni fallacemente indicano quelli che si sono “messi fuori” come persone che vivono in agio, appunto. La citazione al quotidiano è casuale, una delle tante, ma Feltri in sè – pane al pane e “quelli che si riconoscono dalle facce”, – nella sua sboccatezza (l’italiano puerile e sbottonato e quello che ci piace sentire dire) è una cartina tornasole. Come le stesse dichiarazioni Salvini#Bolsonaro : Bolsonaro aveva promesso ai suoi avversari – guardacaso ndr – “la prigione o l’esilio” – Salvini #Brasile i cittadini hanno mandato a casa la sinistra.
Strali di parole che massificano e giustiziano pensieri e ideali, (pur sommariamente morenti ) con quelli del terrorismo politico, mostrando candidamente il loro lato persecutivo.
L’epopea Battisti allora ci darà il “delinquente assicurato alla giustizia” come fatto punto a capo o, ragionando se ne siamo capaci, una revisione del gioco delle parti , il balletto cui si assiste da decenni, anche di questa geopolitica fredda (guerra) : colora tu.
dizzly
arienpassant
Cesare Battisti è solo uno dei tanti oggetti del marketing della politica. Così come Riina, Falcone, Borsellino. Vengono tutti utilizzati, con contenuti ovviamente diversi, come testimonial del prodotto che il politico di turno batte nelle aste televisive dei talkshow.
Dizzly
Si certo ma a mio parere ciò non deve allontanare da riflessioni ampie, specie al rischio di ascoltare i “peggiori” sterotipi (ormai sdoganati) e riflettere nello stesso modo. (Che se fosse così, verrebbe voglia di non parlare più 🙂