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Oleg Dou. C’è una sottile inquietudine nello sbiancamento digitale che rende quasi esangue il modello trasformato in opera fashion e surrealista, nei primissimi piani che inchiodano lo sguardo. I volti  diventano color latte, levigati come porcellane, estramente precisi, impreziositi da dettagli colorati che spezzano la solennità e al contempo la confermano. Quasi alieni, stranieri, silenziosi che scrutano l’infinito o come mostra di un paradiso interno “Heaven in my body” vivente.

Oleg Dou

Una sorta di post-umanità possibile in cui i caratteri di attraente e inquietante, bello e brutto, vivente ed inerte, e i sessi contrapposti e  gender raggiungono un raro equilibrio espressivo pur  velatamente narcisistico e autobiografico.

“Il giovane fotografo russo Dou ama shockare la gente creando opere attraverso la combinazione di realtà e artifizio, mescolando sapientemente arte e design. Ritocca digitalmente il viso delle persone fino a ricavarne una plasticità eterea tra essere umano e androide.

Mappatura di altri volti possibili : “Another Face” in cui l’artista ricostruisce  identità, e rimestando la memoria del suo family album – My 80s “Based on my family album” il suo essere  clownesco creatore.

Oleg DouOleg Dou

Oleg Dou

Oleg Dou

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Lanciato al grande pubblico da Elegy Magazine, nel 2007 e 2009 riceve l’International Color Awards e l’International Photography Awards; Interessante il suo fb.

dizzly NEUTRALIA

 

Oleg Dou il fotografo russo che “sbianca” tuttoultima modifica: 2018-06-24T12:20:18+02:00da Dizzly