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Su queste Montagne, il nuovo docu film di Andrea Sbarretti apre più di un quesito rispetto all’apparente semplicità del racconto. Lo spettacolare silenzio dei luoghi di montagna della Valnerina umbra, location sempre al centro delle riprese  del regista, non lascia adito a dubbi. Il silenzio è una cornice, in quella gli uomini si muovono dotati di buona volontà, anzi come maestri.

Il film, in concorso in almeno 35 festival di cinema del mondo e diffuso ieri nello storico Mario Monicelli di Narni (TR), ha incantato per 76 minuti un numeroso  pubblico sino al dibattito con l’autore e la presenza di uno dei protagonisti  Dante Pellini che nel film interpreta se stesso.

Le inquadrature lente, minuziose, girate spesso nella dorata controluce di fine sera, disegnano un  tempo scandito dalle attività quotidiane di lavoro, fuori dagli artifici della città: la cura degli animali, il pascolo, la raccolta delle olive, le riparazioni e anche la preghiera, quando ai pochi abitanti di Castellonalto e Colleolivo si aggiunge l’eremita Pietro che abita, su, ai mille metri. Unici rumori i motori lenti dei trattori, dello scacciapensieri, dell’acqua  o della pioggia che si trasforma in neve, infine, mentre tutto sembra aspettare una soluzione.

Ma nulla accade se non l’esercizio ripetuto che tempra, lo sguardo acuto sul sacrificio che mantiene ancora integro un mondo. Per questo sono maestri Dante e Pietro.  Uno consolidato dal vissuto, l’altro per vocazione.

Un fine esistenzialismo tra essere e tempo che Sbarretti evoca  tramite la voce della natura, di quel mondo “nido dell’uomo”, dell’aquila che vi vola bassa  senza intervenire, come è suo stile di solitario osservatore e medium del «messaggio». Assenza di copioni strutturati e di sceneggiatura, di una trama vera e propria, dialoghi liberi che assumono in modo quasi impensabile il senso di un oracolo;  una timeline di produzione senza una scadenza. Iniziato a girare nell’agosto del 2021, Sbarretti lascia parlare a oggi voci cristalline che seguono previsioni naturali e ci rendono la bellezza, la coerenza e perseveranza del soggetto e oggetto delle riprese di una cinematografia indipendente.

Tra i prossimi impegni di Sbarretti, un sequel del Lento Inverno, “piuttosto una denuncia” Norcia sei anni dopo – anticipa lo stesso Sbarretti –  del dopo terremoto la Norcia ancora incompleta nella ricostruzione. Around the incomplete work

dy Sitnewsfeel. Narni 2023

Omaggio ai maestri delle montagne | Andrea Sbarrettiultima modifica: 2023-06-06T17:58:10+02:00da Dizzly