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Ciak in Mostra
Orrore a passo di danza sul red carpet nel primo sabato in Mostra.
È di scena l’attesissimo (molti lo aspettano al varco…) remake dell’epocale Suspiria (Venezia 75) di Dario Argento da parte di Luca Guadagnino. 

Protagonista Dakota Johnson alle prese con un mondo oscuro  e nei  panni della Mater Suspiriorum la poliedrica Tilda Swinton.

 

Dakota Johnson Susie Bannion, un’aspirante ballerina dalla chioma rossa che, giunta nel 1977 a Berlino, città dalla quale si è sempre sentita misteriosamente attratta, scopre gli oscuri segreti in una prestigiosa compagnia di danza europea, la Markos Tanz Company, guidata dalla carismatica e rivoluzionaria coreografa Madame Blanc, interpretata con minimalista eleganza da Tilda Swinton, che sembra sintetizzare figure come Pina Bausch, Mary Wigman, Sasha Waltz. Le danzatrici infatti sono anche delle streghe, alle prese con un duro conflitto all’interno del gruppo e con inevitabili riflessioni sul senso della magia nera, mentre nel mondo esterno, oltre le mura che circondano la compagnia, lo scontro coinvolge chi non ha ancora fatto i conti con le colpe del nazismo e chi protesta violentemente contro la generazione dei padri, senza esclusione di colpi, come i giovani della Rote Armee Fraktion.

Tra citazioni e tradimenti, visioni orrorifiche, scene raccapriccianti, simboli e riti, sulle note di Thom Yorke, Guadagnino dilata gli spazi del suo incubo, esce dai luoghi chiusi e lascia che la luce, sebbene plumbea, penetri negli interni.

«Con ogni film che faccio – ha dichiarato il regista – attraverso i miei sogni di adolescente, e Suspiria è il sogno di megalomania adolescenziale più nitido che abbia. Vidi il poster a 11 anni, poi a 14 il film, che mi segnò profondamente. Cominciai subito a sognare di farne una mia versione. Ero solo un ragazzo alle prese con un film che l’ha fatto diventare quello che è. Ecco come mi sono avvicinato al progetto, un omaggio all’incredibile, potente emozione che provai quando lo vidi. L’arte umana non si basa sull’invenzione dell’originalità, ma sul trovare un nuovo punto di vista»
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Grande attesa anche per il nuovo lavoro di Victor Kossakovsky, molto apprezzato nel 2011 a Venezia con il documentario ¡Vivan las antípodas! . Questo Aquarela è un omaggio all’acqua nelle sue infinite forme in tutto il pianeta. Un progetto ambizioso e significativo che ci offre uno sguardo inedito, personalissimo, sul pianeta blu. Inglese di rango, ottimo autore di film che raccontano fatti storici poco noti.

Arrivals1 °

e poi Your Face Peterloo Zen ...
Press Sit 75
dizzly

 

 

75 ARRIVALS 1° Aquarela e Suspiria Mater Suspiriorum. Acqua e fuoco e poi Your Face Peterloo Zen …ultima modifica: 2018-09-01T15:15:02+02:00da Dizzly