Giro d’Italia |Il giro 2019 e il gotha del ciclismo.

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Campioni in Arrivo, grandi calibri del ciclismo, Campioni di Giro e del Mondo. 11 maggio Bologna 2 giugno Verona

 Il Giro d’Italia 2019  si preannuncia eccezionale perchè più campioni correranno la gara: lo slovacco Peter Sagan, tre volte consecutive Campione del mondo, dal 2015 al 2017; l’italiano Vincenzo Nibali  lo “Squalo dello stretto”, scalatore e campione del giro d’Italia 2016 (e 2013); professionisti come lo spagnolo Alejandro ValverdeEl imbatido”, scalatore grimpeur, medaglia d’argento nella Gara in Linea maschile Elite (che si disputa durante  i campionati del mondo di ciclismo su strada); il velocista, ciclista su strada e pistard, l’italiano Elia Viviani. Il colombiano Nairo Quintana, scalatore puro, soprannominato “Condor e Nairoman”, che conquista la Maglia rosa del Giro d’Italia nel 2014 e la Maglia rossa a Vuelta a España, nel 2016. L’olandese Tom DumoulinBelli capelli”, Maglia rosa del 2017, passista – scalatore e cronoman.

Il keniota naturalizzato britannico Chris Froome, passista-scalatore e cronoman,  campione nel 2018 della gara a tappe italiana, passa invece il testimone allo scalatore colombiano Egan Bernal, che affronterà la Corsa Rosa da capitano di Team Sky.

Tra le altre notizie Sagan è autore del Libro “My Word” (ed. Mondadori) e promotore di Accademie per giovani ciclisti. Molti altri professionisti  sono impegnati in campagne solidali.

Dizzly

Giro d’Italia |Il giro 2019 e il gotha del ciclismo.ultima modifica: 2019-02-17T12:18:04+01:00da Dizzly

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8 Comments

  1. mi piacciono gli sport veri ed il ciclismo, in quanto a verità, viene subito dopo il wrestling…

    • Fuori e subito la lista degli sport veri ..-.-

      • indubbiamente: calciopoli, ippica, atletica e tanti altri non è che siano così veri ma nella mia classifica vengono dopo il ciclismo dove le classifiche vere le hanno sempre fatte i laboratori d’analisi e non gli ordini d’arrivo.

        • credo che questa probelematica sia molto sentita anche dagli stessi campioni del mondo, Sagan nel suo libro- My word (anche i ciclisti scrivono)-, racconta lo sforzo mentale e fisico di dimostrare e valere per il contrario

          • p.s.: E’ vero, anche i ciclisti scrivono ma su questo non ho nulla da recriminare, tranne che in termini più ampi e generali, credo che sarebbe il caso, per questione di diritto, che i controlli antidoping venissero estesi anche agli scrittori e, perché no, anche ai blogger. Anche ai parlamentari che partoriscono leggi, ai chirurghi prima che entrano in sala operatoria e così via. Sarebbe sicuramente una carneficina ma cominceremmo a ridurre tanta carta stampata salvando foreste di conifere, avremmo leggi meno ridicole e qualche pinza o forcipe resterebbe nelle attrezzature ospedaliere piuttosto che nel ventre dei pazienti.

  2. Anni fa fui invitato, quale autorevole esperto, ad un convegno sul “sesso degli angeli” ed il discorso scivolò sul doping nel ciclismo. All’epoca nessuno si permetteva di dubitare di Armstrong perché le sue urine risultavano bevibili alla stregua di quelle dei neonati.
    Quando fu chiesto il mio autorevole parere, spostai la cosa sulla biologia molecolare deduttiva e liquidai la domanda rispondendo:
    “Sappiamo che il doping è proibito perché migliora, in modo truffaldino, le prestazioni sportive. Su questo non ci piove. In linea teorica e statistica sappiamo anche che l’individuo ha dei limiti in Kw sviluppati. Ora, per quanto mi riguarda, se le analisi del secondo arrivato, del terzo e pure del quarto risultano tendenti all’infinito in termini di dopaggio, io squalificherei anche chi arriva primo anche se le sue analisi sono illibate. A meno che lui non si chiami Superman anziché chiamarsi Armstrong. Potrei evitare di squalificarlo solo nel caso in cui la scienza medica facesse outing affermando che hanno detto cazzate sul miglioramento delle prestazioni rispetto al dopaggio.”
    Raccolsi un applauso, anche dagli angeli presenti, che durò 14 minuti. Dovetti però aspettare qualche anno ancora perché ad Armstrong cancellassero tutto il pedigree accumulato. La biologia molecolare deduttiva non si era sbagliata.

  3. p.sssss.: buon 25 febbraio. 🙂

  4. Grazie! Complimenti aggiungo un clap alla deduzione; come i vaticini prendono forza. Vedrò da vicino molti campioni prossimamente, gli controllerò le ali 🙂

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