Quando un’artista scavalca il secolo ARTE SOGNATA ARTE VISSUTA Laura Marcucci Cambellotti

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ARTE VISSUTA. Io li chiamo Querce, uomini, donne, artisti, prossimi e oltre i 90 anni fino a sconfinare il secolo di vita. Alberi con vaste radici e chiome di presenza centenaria.  La classe dei primi del novecento che arriva sin qui è rara, di ferro, e non solo resistente. Si porta dietro ogni corrente di pensiero, di filosofia e storia; di arti. Tormenti e difficoltà,  nelle more dei due conflitti mondiali, volontà di sopravvivenza e capacità di rinascita: un bagaglio che è del sapere e soprattutto del fare, dagli albori della conoscenza moderna .

“L’arte sognata L’arte vissuta” è la mostra dedicata all’artista Laura Marcucci  Cambellotti (106 anni a febbraio) che non manca di realizzare, nel suo secolo e oltre di vita, tra arte pittorica  e arti femminili applicate, ceramiche, arazzi, incisioni e  gioielli di scena ( collana per il film Cleopatra del 1963 in foto).

La mostra, dal 1 marzo al 31 2019 Scuderie Aldobrandini Frascati,  patrocinata dai comuni di Frascati e Lanuvio e Assessorato alla cultura – è  sostenuta dall’Archivio dell’Opera di Laura Marcucci,  curata da Vincenzo Scozzarella con il gallerista Claudio Tosti (Galleria Theodora), coordinatore, e collaborazione del Centro Studi Cambellotti.

Figlia di Alessandro Marcucci, artista educatore legato all’impresa di alfabetizzazione dell’agro romano, sposerà Adriano Cambellotti, il primogenito di Duilio Cambellotti, uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau italiana . Cresciuta oltremodo nello studio di Giacomo Balla, protagonista del futurismo italiano, in virtù del matrimonio dell’artista con Elisa Marcucci, sua zia paterna, imparerà e sperimenterà le sue arti,  in un ambiente familiare che è un crocevia di strade artistiche tra Realismo magico, energia del tardo futurismo e lirismo dell’astrazione.

SIT N.Zero ANTEPRIMA

 

Quando un’artista scavalca il secolo ARTE SOGNATA ARTE VISSUTA Laura Marcucci Cambellottiultima modifica: 2019-02-25T19:08:22+01:00da Dizzly

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3 Comments

  1. Bellissimo. Mi ricorda Giovanni Fattori. Oltre la luce c’è tanto spazio.

    • Lo spazio Lalla lo ricrea in modi che l’osservatore ne sia rapito, quasi casualmente; la combinazione con Fattori che intuisci è nei dettagli lievemente macchiaioli. Grazie

  2. peccato però per il naso un po’ fuori asse rispetto al labbro superiore, a sua volta, fuori asse con quello inferiore. Dettagli che non rovinano l’insieme. Ma se non mi fa un buono sconto, non lo compero.

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