Ferdinando Gatta. “In Agone”, Fotografia
Lo Still life delle divinità
Negli scatti e nella post produzione di Ferdinando Gatta, il contesto urbano assume il ruolo di Studio di Posa e Scenografia, una scura quinta teatrale di fondo per la Ricostruzione dell’Arte della scultura focalizzata sull’attore e oratore più illuminato: la divinità. A volte, nascondendo il pregio più considerevole del tessuto abitativo nel proposito di cogliere nell’inquadratura un segno univoco, mostrandone gli aspetti meno conosciuti, una separazione nomen omen.
Come nell’Agone si dibattevano i contrasti primordiali di combattimento e commedia, serietà e gioco, affetto e lite quei domini in grazia dei quali sorse la cultura, “In Agone”, trittico col primo piano del maestoso dio Nettuno nel combattimento con la piovra marina, la “coppia” con la dolce nereide della fontana di Giacomo Della Porta e il dettaglio della scultura che rappresenta il Rio della Plata nella Fontana dei quattro fiumi del Bernini (“una mano protesa per ripararsi”), fornisce riflessioni per quella coppia dei contrari esistenti nel polemos Roma Amor e diversamente vista: la natura simbolica dei 4 Fiumi convergenti in una Roma al centro della spiritualità e le Ninfe oceanine con Poseidone “il dio che racchiude e tiene prigioniera la Terra”. Sacralità e cosmogonia antica.
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