Share on Facebook

Topology joke 3d printed

…di una ciambella. Qualche volta prendo spunto da ciò leggo qua e là, senza poter esser esaustiva, se non in un saggio intero. Tutto diventa copia, immagine, idea, sospesa in un cloud informazionale senza spazio e confine. Ma l’informazione è più simile a un bacio che ad una moneta. Soprattutto l’informazione non conserva la realtà.

Si crede possibile che il diritto d’uso di un oggetto fisico tipizzato cioè l’esemplare di un oggetto (copia di un file di testo, a.e) conti quanto il suo tipo (il tuo file di testo, di cui la mia copia è un esemplare). Diritto di uso  giudicabile almeno tanto importante quanto quello di proprietà. E una delle questioni più sottili per la salvaguardia dei beni virtuali è proprio la stipulazione di assicurazioni che garantiscano la protezione dei beni.

In Pennsylvania,  un avvocato ha patrocinato una causa contro l'editore di Second Life, un simulatore di vita virtuale, per avergli confiscato un valore di 10mila dollari di terra virtuale..

Tuttavia mi domando che mole di lavoro può avere uno sgogoolatore di rete che copia testi per farsi salutare da un gruppo davvero limitato di persone, da esserne ripagato.

Metto un primo punto alla premessa.
Lo scienziato rappresentativo della quarta rivoluzione, quella  delle ICT e dell’informatica, è Alan Turing che descrive l’umanità come inforg, ovvero “organismo informazionale interconnesso” nell’infosfera, cioè in un ambiente globale di  artefatti ingegnerizzati. E’ lui col suo test a far propendere che un computer possa sostituire una mente. Ognuno pensa? In realtà un semplice manipolatore di simboli o testi può utilizzare la sintassi (grammatica) ma non la semantica (significato). Questa è la controtesi di John Searle in “stanze cinesi” .

Tuttavia la preponderanza del digitale (immateriale) per  Luciano Floridi, in particolare che conia e sviluppa La Filosofia dell’informazione,  la nostra natura informazionale  è quella che si registra,  oggi, come  priorità dopo quella materialistica  e fisica, in un eterno presente di connessione.

La qual cosa ha i suoi vantaggi, non dobbiamo mostrare alcuno status. Le ICT non  migliorano né aumentano un sistema ma lo “costruiscono” e lo  “riontologizzano“,  apportando una trasformazione radicale della natura intrinseca del mondo. Da percezione a interazione.

C’è di più: l’ubiquità computazionale il sottile distacco che c’è tra il qui analogico e il là digitale. Presenza, assenza o cancellazione, ogni variazione nel sistema infosfera rappresenterà un’informazione rispetto allo stato precedente e dunque ancora interazione.

In ogni caso in un futuro prossimo cessando la differenza tra online e offline l’Infosfera, cessando di essere considerata un modo di fare riferimento allo spazio della sola informazione, diventerà sinonimo di realtà: On-life

Ma tornando al quesito primo” tutto diventa copia” : Un messaggio scontato, è davvero necessario? Un’informazione che ha un’alta probabilità di essere emessa dalla sorgente, che contiene poca informazione, rispetto un messaggio inaspettato, poco probabile ma contiene una grande quantità di informazione, è apprezzabile nell’infosfera?

Esso genera entropia (John von Neumann), ridondanza e rumore e dunque distruzione o corruzione degli oggetti informazionali, da evitare per il  benessere informativo.

E con ciò restiamo sul pezzo sociale contemporaneo senza corromperlo. Tanto più che si potrebbe essere incredibilmente ubiqui e topologici persistenti. Deformazione di modelli. O  Topologic joke. O Nati forse solo per essere muli.

Non resta che giocare, allora:  (Solo il gioco e l’imprevedibilità può garantire la libertà) qua e là.

Letture diverse.

Approfondimenti

L’incredibile ubiquità della topologia persistente

 

La Quarta Rivoluzione: Infosfera. L’Eterno presente di connessione…ultima modifica: 2019-10-10T19:55:48+02:00da Dizzly