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Picasso Méditerranée. Siamo inconsapevolmente abituati a pensare a Picasso come a quel genio della  pittura, sceso nella provocazione propria dell’arte, solo su tela. Pablo Picasso è stato anche ceramista.

Il MIC di Faenza presenta Picasso. La sfida della ceramica, oggi in anteprima stampa 50 pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris. Un nucleo di inestimabile valore e un prestito eccezionale che affronta tutto il percorso e il pensiero creativo dell’artista spagnolo nei confronti dell’argilla.


Nella mostra faentina verranno analizzate le fonti di ispirazione di Picasso, proprio a partire dai manufatti presenti nelle collezioni del MIC. La ceramica classica (con le figure nere e rosse), i buccheri etruschi, la ceramica popolare spagnola e italiana, il graffito italiano quattrocentesco, l’’iconografia dell’’area mediterranea (pesci, animali fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte delle culture preispaniche che saranno esposte in un fertile e inedito dialogo con le ceramiche di Picasso.
E una se sezione speciale verrà dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza. Nel 1950 arriva il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura bombardata nel maggio 1944 dagli alleati. 

Merito dell’’allora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante.

Seguirono altri piatti nel 1951 con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico e il grande vaso “Le quattro stagioni” (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili, le cui forme sinuose vengono sostanziate dalla curvatura accesa del vaso.

La mostra fa parte di «Picasso – Méditerranée»: un’iniziativa del Musée national Picasso-Paris. Un evento internazionale che si svolge dalla primavera del 2017 alla fine del 2019 con più di sessanta istituzioni che hanno immaginato una serie di mostre sull'opera "ostinatamente mediterranea"* di Pablo Picasso. Su iniziativa del Musèe National Picasso-Paris, questo percorso nel lavoro dell'artista e nei luoghi che l'hanno ispirato presenta una nuova esperienza culturale dedicata a rinsaldare i legami da entrambi le parti del Mediterraneo.
La mostra curata da Harald Theil e Salvador Haro con la collaborazione di Claudia Casali è aperta al pubblico dal 1 novembre 2019 al 12 aprile 2020. Sarà integrata con l’esposizione di documenti e fotografie, mai esposti, ed appartenenti all’archivio storico del MIC. Completerà il ricco apparato didattico e fotografico un video storico di Luciano Emmer del 1954 (Picasso a Vallauris).
Sponsors 
Regione Emilia-Romagna, Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, La BCC – Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese, SACMI, CAVIRO Confindustria Ceramica, Banca Generali, HERA, APT Servizi Emilia-Romagna, Romagna Acque – Società delle Fonti SpA 


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Picasso inedito con le sue ceramiche. Un prestito eccezionaleultima modifica: 2019-10-31T08:15:41+01:00da Dizzly