Share on Facebook

stai-zitta_200#StaiZitta giornalista. «Cessa», «maestrina», «vai a fare la calza ragazzina maleducata», «meriti di morire», «sei solo brava con la bocca», «un mostro di bruttezza e cattiveria», «strega», «parli delle donne stuprate, a te non sarebbe successo», «ritorna casalinga», «la vedo bene come cassiera», «le donne utilizzano in modo surrettizio il sesso per fare carriera o presunta tale».

“Stai zitta cretina”, “Sii bella e statti zitta” e  “fai quello che dico io” a queste aggiungerei le intimidazioni mafiose: «visto che hai famiglia forse è meglio che fai un lavoro meno pericoloso»( Federica Angeli).

Il libro cade a cavallo del quarto anno del manifesto di Parole Ostili e i fatti accaduti alla deputata Giorgia Meloni, tanto per dire che gli odiatori non si fanno mai mancare nulla e gli attacchi alle giornaliste sono solo la punta dell’iceberg hate in rete.  Lo scopo è ridurre al silenzio.

#StaiZitta giornalista di Silvia Garambois  presidente di Giulia Giornaliste e Paola Rizzi è un catalogo di insulti e oscenità scientificamente censiti, dall’hate speech allo zoombombing, ovvero quando le parole imbavagliano. Raccoglie le testimonianze delle colleghe su cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news, analizzare i fatti, sapendo che questo avrà come  conseguenza una grandine di insulti e minacce. Tornare a casa e guardarsi le spalle, passare le notti a cancellare commenti infami, denunciare alla polizia postale.

Nella prefazione Laura Boldrini: ci sono ”tre elementi a fungere da brodo di cottura del virus della misoginia”, ovvero ”il permanere nel nostro paese di una radicata mentalità maschilista e patriarcale”, il secondo ”sminuire la gravità del sessismo derubricandolo a goliardia, a scherzo”, il terzo ”la banalizzazione e la sottovalutazione della pericolosità di ciò che avviene online”. Senza dimenticare che la misoginia non è un’esclusiva maschile, molte le donne che si scagliano contro altre donne.

Ad utilizzare lo slut-shaming come arma contro le donne dal profilo pubblico – aggiunge Elisa Giomi, commissaria Agcom, nel suo intervento – non sono solo i comuni odiatori on e offline ma anche i personaggi pubblici stessi. Nel corso degli ultimi anni sono stati numerosi i politici e i giornalisti che hanno dato il via a vere e proprie campagne di slut-shaming a colpi di tweet, editoriali, e persino performance su veri e propri palcoscenici del mondo offline”.

L’attacco sessista, le minacce, gli insulti beceri, un quadro preoccupante che mai avevamo visto […]

“#StaiZitta giornalista!” è disponibile in ebook e si può acquistare anche nella versione su carta dal sito edizioniallaround.it in attesa dell’uscita in libreria.

#StaiZitta giornalistaultima modifica: 2021-02-23T10:22:45+01:00da Dizzly